Scambio di missili Iran/Usa, cosa c’è dietro a questa sceneggiata

  • Postato il 24 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Mentre scrivo pare che la guerra di aggressione di Stati Uniti ed Israele all’Iran e del rischio di una escalation verso la terza guerra mondiale sia scemato e forse si consolidi una tregua. Il succedersi dei colpi di scena mi porta a dire che quello a cui abbiamo assistito tra Usa e Iran, più che una guerra è la sua teatralizzazione, una sorta di mach di wrestling dove finzione, spettacolo, insulti all’avversario e ostentazione della propria vittoria vanno del tutto al di là di cosa succede concretamente.

Vediamo nel merito.

Gli Usa hanno bombardato siti nucleari iraniani dopo che questi li avevano svuotati e “sigillati” rendendo quindi inutile il bombardamento. Gli iraniani, dopo aver avvertito l’amministrazione statunitense, hanno lanciato missili su una base statunitense in Qatar sgomberata una settimana fa. Il Qatar ha dichiarato che aveva difeso il suo territorio “contrastando efficacemente i missili iraniani”, anche se pare che non ne abbia intercettato nemmeno uno. La Russia e la Cina hanno condannato l’aggressione Statunitense ma non hanno annunciato alcuna misura concreta di contrasto.

Al termine di questo scambio di bombe e missili – che se ho capito bene non ha prodotto vittime e nemmeno feriti – Trump ha annunciato la tregua tra tutti i soggetti coinvolti, dagli Usa ad Israele all’Iran. Una tregua che già scricchiola.

Proviamo a capire cos’è successo dietro la sceneggiata.

1) All’origine di questa vicenda vi è la politica criminale di Israele che non paga del genocidio che sta perpetrando ai danni dei palestinesi, ha aperto vari altri fronti di guerra, dal Libano, alla Siria, fino all’attacco dell’Iran.
2) L’attacco all’Iran da parte di Israele è stato motivato da pure e semplici invenzioni e cioè che l’Iran stesse per dotarsi della bomba atomica.
3) Man mano che anche l’agenzia atomica internazionale doveva ammettere che l’Iran non aveva l’atomica il regime israeliano ha cambiato versione e cominciato a motivare l’attacco con l’intenzione di decapitare lo Stato islamico e attuare un cambio di regime.
4) L’Iran, lungi dal collassare ha a sua volta risposto agli attacchi Israeliani mostrando come la presunta superiorità militare israeliana sia tutta da dimostrare. Così, per la prima volta da decenni, Israele ha esperimentato su di se i danni e le distruzioni che quotidianamente infligge ai propri vicini.
5) A questo punto Israele ha chiesto a gran voce l’intervento degli Usa, senza il quale non avrebbe retto una guerra di logoramento con l’Iran nemmeno per un mese. Non sappiamo con che tipo di argomenti Netanyahu abbia chiesto chiesto l’intervento Usa, ma sappiamo che Israele possiede illegalmente decine di bombe atomiche e ha elaborato la dottrina “Sansone” secondo la quale se Israele fosse in pericolo potrebbe utilizzare il complesso del suo armamento atomico per “difendersi”. E’ quindi possibile che il governo israeliano abbia posto i suoi interlocutori internazionali – Israele ha storicamente ottimi rapporti con la Russia e russi sono un milione e mezzo di israeliani – di fronte ad un ricatto mafioso: “o intervenite contro l’Iran o usiamo la bomba atomica”.

6) Parallelamente negli Usa si è attivata tutta la potente congrega neocon che ha gestito la politica guerrafondaia Usa degli ultimi decenni e la lobby sionista statunitense – fatta in maggioranza da cristiani sionisti e che in nessun modo deve essere confusa con gli ebrei in quanto tali.
7) A questo punto gli Usa hanno bombardato i siti nucleari iraniani – nel frattempo svuotati – l’Iran ha risposto tirando missili su una base Usa nel frattempo svuotata, la Russia e la Cina hanno condannato e dialogato ma non sono intervenute direttamente e forse si arriva alla tregua.

Se la lettura che ho dato degli avvenimenti è corretta mi pare necessario trarne due conseguenze:

1) Il 75% della popolazione statunitense era contraria ad un intervento Usa contro l’Iran, come la stragrande maggioranza della popolazione europea e mondiale. Dobbiamo registrare positivamente che oggi il buon senso popolare pesi di più dell’ideologia neocon che ha guidato l’imperialismo Usa negli ultimi decenni di guerre permanenti. Non siamo nel 2003 e nel mondo attuale, tendenzialmente multipolare, un movimento pacifista ampio e unitario può fermare la guerra e il genocidio dei palestinesi a Gaza. Do it!

2) La leadership sionista mette in pericolo la pace nel mondo. Segue a ruota la leadership ucraina coadiuvata dalle élites europee che di fronte alla disponibilità di Usa e Russia di trattare per la pace vogliono proseguire la guerra fino all’ultimo ucraino, ponendo le condizioni affinché la prossima guerra atomica si combatta in Europa. Il sionismo e il banderismo, cioè le ideologie di suprematismo occidentale e la Nato con il suo programma di criminale aumento delle spese militari sono oggi il peggiore pericolo per la pace. Fermare i pazzi è possibile, fermare i criminali è necessario. Boicottare Israele per fermare il genocidio e lottare contro la Nato e l’aumento delle spese militari europee debbono costituire il centro della nostra azione.

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Il Fatto Quotidiano

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