Nella vetrina della più antica libreria d’Italia a Milano è ospitata un’installazione d’arte contemporanea
- Postato il 21 aprile 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Dagli Anni Trenta è un punto di riferimento della cultura e della storia milanese e italiana: così si può definire la Libreria Bocca nata all’interno di Galleria Vittorio Emanuele a Milano all’inizio del XVIII Secolo con Antonio Secondo Bocca (stampatore ad Asti), per poi seguire con i fratelli Giuseppe, Carlo e Maurizio Bocca a Torino, titoli dell’azienda e libreria di famiglia. Una storica libreria che vanta il titolo di essere la più antica d’Italia celebrando i suoi 250 anni con una serie di eventi e progetti come Radicata, la mostra di Marco Di Giovanni (Teramo, 1976) che anima la vetrina della libreria con un’installazione d’arte contemporanea (visibile sino al primo maggio).
A cura Paolo Repetto, il progetto espositivo si inserisce nell’ambito di un ricco programma di iniziative per valorizzare e promuovere la storica libreria.

La mostra di Marco Di Giovanni alla Libreria Bocca a Milano
“L’installazione di Marco Di Giovanni costa di tre nuovi lavori”, spiega il curatore Paolo Repetto. “uno di grande formato, alto circa quattro metri, che si intitola Radicata,l’altro più piccolo, Enciclopedia della donna,e infine Impossibile catalogo di Gino De Dominicis: una copertina decorata con il nome dell’artista ‘scritto’ con un filo d’oro”. Per ciò che concerne Radicata, l’opera si compone di “ventiquattro agende di tre formati diversi rappresentano un ideale rampicante, in realtà tre rami che si intrecciano, una presenza insieme vegetale e metafisica, una sorta di DNA inventato, un codice segreto come testimonianza e denuncia. La testimonianza e il simbolo di una presenza, una resistenza, in questo caso quella della prestigiosa libreria d’arte, quasi schiacciata da realtà commerciali molto più potenti: i grandi brand della moda internazionale”.






Libreria Bocca a Milano: una radice che spacca le rocce pur di trovare il suo spazio
“Quando ho osservato la vetrina di questa storica, magnifica libreria stretta e quasi compressa tra quelle sfavillanti dei grandi marchi del lusso mi è subito venuta in mente l’idea di un tenace rampicante, di una radice che spacca le rocce pur di trovare il suo spazio vitale”, così parla l’artista Marco Di Giovanni intercettato da Artribune. “Contemporaneamente, l’installazione composta da agende leggere e sospese lavorate delicatamente a matita, restituiscono tutta la fragilità e la precarietà di un luogo che difende oggi il pensiero delle ‘cose alte’, rischiando di venire fagocitato dalla potenza economica dei brand dell’alta moda”.
Libreria Bocca a Milano: la storia
Nel corso della sua lunga vita, la libreria Bocca ha vantato sedi in Italia e all’estero, ma ad essere attiva è solo quella di Milano, sotto la guida della famiglia Lodetti che la gestisce dalla fine degli Anni Settanta. Specializzata nella vendita di testi, monografie e cataloghi d’arte, la libreria è diventata anche un luogo per ospitare eventi, progetti espositivi e iniziative culturali. La cultura nazionale ha un grande debito nei confronti della casa editrice che annovera tra i suoi autori Gioberti, Pellico, Previati, Segantini, Nietzsche, Kierkegaard, Lombroso.
Opere come Le mie prigioni del 1832 di Pellico hanno contribuito a sconvolgere antichi equilibri sociali o ad aprire, come nel caso di Sante De Sanctis I Sogni, Fratelli Bocca 1899, citato da Freud nella prima edizione dell’Interpretazione dei Sogni, edito in tedesco nello stesso anno, nuovi sentieri all’evolversi del pensiero umano. Una storia lunga oltre due secoli contenuta nel libro Editoria e Arte a Milano, curato da Donatella Bertoletti e Giacomo Lodetti, edito dalla Libreria nel 1999 e nel volume Archivio Storico di una Famiglia di Librai Milanesi, Libreria Bocca dal XVIII secolo, a cura di Giorgio Lodetti testi di Giacomo Lodetti e Cristina Muccioli, edito dalla Libreria nel 2023.
Valentina Muzi
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