L’evento Panorama a Pozzuoli. Arte, mito e paesaggio nella mostra diffusa del consorzio delle gallerie d’arte italiane
- Postato il 9 settembre 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Dal 10 al 14 settembre 2025 Pozzuoli ospita la quinta edizione di Panorama, il progetto espositivo diffuso ideato da ITALICS che ogni anno intreccia arte contemporanea, architettura, paesaggio e antichità in dialogo con territori sempre diversi. Dopo Procida, Monopoli, L’Aquila e il Monferrato, l’appuntamento approda nel cuore dei Campi Flegrei sotto la curatela di Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz. Quest’anno l’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione e al sostegno della Regione Campania e di Scabec, con il patrocinio dell’UNESCO e della Città di Pozzuoli, si apre a un tessuto di sponsor e partnership che testimoniano la forza condivisa del progetto.
“Panorama Pozzuoli 2025”: la mostra diffusa di arte contemporanea nei Campi Flegrei
Città nata dal fuoco e dall’acqua, Pozzuoli si mostra nel suo essere scenario unico, sospesa tra i vapori sulfurei della Solfatara, il bradisismo che ne scandisce il respiro e la memoria di culti antichi che hanno segnato la sua identità. Qui, la stratificazione storica e culturale si intreccia con una sacralità pagana quasi fatalista, che non smette di evocare domande radicali sull’umano, sul naturale e sul divino. Panorama Pozzuoli sceglie di leggere e far vivere questa complessità senza indulgere nella nostalgia né in una celebrazione musealizzante, ma ponendo un interrogativo urgente: come, nel contemporaneo, questi elementi possano continuare a ridefinirsi nello spazio visibile.






“Panorama Pozzuoli” una mostra concepita come una promenade
L’intera mostra si articola come una promenade attraverso luoghi emblematici della città e del territorio flegreo – dall’Anfiteatro Flavio al Rione Terra, dal Parco archeologico di Cuma fino al Lago d’Averno – in un percorso in cui rovine e rigenerazioni convivono in una tensione viva. L’intento curatoriale è profondamente ecologico: le opere, piuttosto che imporre segni invasivi, instaurano un dialogo permeante con i luoghi. In alcuni casi, l’assenza stessa di interventi appare come un gesto curativo, un atto di rispetto e di ascolto che restituisce valore alla memoria e all’identità del territorio.
A Pozzuoli, con Panorama la divinizzazione diventa un fenomeno concreto
Il nucleo tematico della divinizzazione caratterizza questa edizione in stretta consonanza con la natura del territorio che la ospita. Non si presenta come concetto astratto, ma come dimensione concreta inscritta nei luoghi, dove il mito ha assunto forma geografica e il divino si è stratificato nel quotidiano. In tale prospettiva, le opere contemporanee non si limitano a occupare gli spazi, ma si misurano con la densità storica e simbolica del paesaggio, generando cortocircuiti critici tra tempi e linguaggi differenti: dai maestri secenteschi come Luca Giordano e Viviano Codazzi, alle sperimentazioni radicali di Jannis Kounellis, Anish Kapoor e Maurizio Cattelan, fino alle ricerche delle nuove generazioni rappresentate da Giusy Pirrotta, Rebecca Moccia e Felix Shumba.

“Panorama Pozzuoli” un ecosistema di incontri ed eventi
Ma Panorama Pozzuoli non è solo esposizione: è un ecosistema di incontri e partecipazione. Tra i momenti più attesi, le colazioni con gli artisti, realizzate in collaborazione con la Fondazione Morra Greco, aprono spazi di confronto informale tra chi ha portato le proprie opere a radicarsi nei luoghi e il pubblico che li attraversa. A questo si affiancano gli speaker’s corners, ispirati alla tradizione oratoria di Hyde Park di Londra: postazioni mobili in cui filosofi, poeti, attivisti e studiosi locali offrono brevi interventi, innescando riflessioni condivise e un dialogo vivo con la comunità.
Panorama: una manifestazione che attiva il territorio all’insegna dell’arte contemporanea
Spicca tra i sostenitori la partecipazione di Valmont, con l’intento di esplorare il legame sottile tra l’arte e la bellezza in tutte le sue forme, e del Jumeirah Capri Palace, che porta a Pozzuoli il pop-up del ristorante aMaRe Capri: un gesto che ribadisce l’attenzione dell’ente caprese verso le manifestazioni artistiche, soprattutto quelle capaci di esaltare il dialogo profondo tra creatività e territorio. Emerge come con Panorama le città non si riducono a mero palcoscenico per l’arte, ma divengono esse stesse protagoniste, un soggetto vivo che dialoga con gli artisti e con chi lo abita, fungendo da mappa di visioni e geopoetica del presente. Una manifestazione che, giunta alla sua quinta edizione, riafferma il valore dell’arte come esperienza collettiva e trasformativa.
Diana Cava
Sul sito di ITALICS l’agenda con la programmazione degli appuntamenti.
È consigliata la prenotazione.
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