Le spiagge di sabbia a Maratea, le più belle per l’estate

Maratea, in Provincia di Potenza, è uno di quei posti dove il mare si prende tutto lo spazio che può, incastrandosi tra rocce a picco, calette nascoste e una costa frastagliata che ha poco a che vedere con l’idea classica di spiaggia sabbiosa. Da queste parti, infatti, la sabbia è merce rara, perché la costa è perlopiù fatta di ciottoli, scogli e fondali profondi. Ma proprio per questo, i pochi arenili che esistono hanno un valore speciale. Sono piccoli, raccolti e spesso meno battuti. Hanno sabbia scura, di origine vulcanica, e un’atmosfera quasi intima. Ecco quali sono.

Spiaggia di Fiumicello

Iniziamo questo viaggio in Basilicata dalla Spiaggia di Fiumicello, situata nella frazione Santa Venere (detta anche Fiumicello), a meno di 2 km dal porto di Maratea. Incuneata tra la macchia mediterranea e il promontorio dell’Ogliastro a nord e Punta Santavenere a sud, è ampia, divisa in due dalla foce del torrente Fiumicello (che in estate aggiunge un dettaglio curioso, perché acqua di mare e di fiume si mescolano creando giochi di temperatura tra freddo e tiepido), e oltre a sabbia grigia presenta anche ciottoli e qualche superficie rocciosa.

Non parliamo quindi della spiaggia “caraibica”, ma senza ombra di dubbio di un luogo che ha un fascino autentico, grazie anche all’acqua cristallina e calma, ideale per lo snorkeling. A nord, inoltre, ci sono le suggestive Grotte di Fiumicello, dove nel ‘60 furono trovati reperti paleolitici, mentre a  sud, tra gli scogli, spunta la Torre Santavenere, una delle antiche torri costiere.

In zona ci sono stabilimenti attrezzati, con ombrelloni, lettini (a noleggio), docce calde, bar e snack, canoa, sup, kayak e persino Wi‑Fi. La spiaggia, inoltre, è accessibile anche a sedie a rotelle nelle zone attrezzate, e l’area famiglia è ben servita.

Spiaggia di Fiumicello, Basilicata
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Veduta della Spiaggia di Fiumicello

Cala Jannita

Cala Jannita, nota anche come la “Spiaggia Nera” per la sabbia scura composta da minuscoli ciottoli rocciosi locali e felce nera, è un gioiello della Marina di Maratea incastonato tra rocce a nord di Punta della Matrella. Per raggiungerla bisogna scendere per pochi minuti lungo un sentiero immerso nella macchia, che sfocia in una scenografica scalinata sul mare.

A colpire sin da subito è il contrasto tra l’arenile nero, il mare turchese e le pareti vegetate, un luogo in cui sembra di vivere la sensazione primordiale di camminare su piccoli ciottoli neri che, d’estate, possono scottare i piedi. La spiaggia offre aree attrezzate con ombrelloni, lettini, bar, spogliatoi e kayak, ma conserva anche una zona libera dove godersi la natura in tutta tranquillità.

Dietro l’arenile si trovano la Grotta della Sciabella, famosa per la leggenda di Isabella, e, più a sud, la Grotta della Tartaruga, esplorabili in canoa o a nuoto.

Cala Jannita, Maratea
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Veduta di Cala Jannita

Spiaggia d’i Vranne

Davvero splendida è la Spiaggia d’i Vranne di Maratea, un angolo di paradiso incontaminato, premiato nel 2016 come il lido più bello d’Italia dal concorso web di Legambiente “La più bella sei tu”. Situata tra il Porto di Maratea e il borgo di Marina, questa piccola insenatura è raggiungibile esclusivamente via mare, rendendola un rifugio esclusivo per chi desidera tranquillità e bellezza naturale.

L’arenile è caratterizzato da sabbia fine e scura, incastonata sotto una falesia rocciosa, e interrotto da un gruppo di scogli che la divide quasi a metà. Alla punta meridionale si apre la suggestiva Grotta di Giorgio, una delle più grandi della costa, accessibile solo dal mare e abitata da specie marine come polpi, cernie e murene.

Nonostante la sua bellezza, la spiaggia rimane priva di stabilimenti balneari e servizi, mantenendo intatta la sua autenticità e offrendo un’esperienza di contatto diretto con la natura.

Spiaggia d’a Gnola

Lungo la costa della frazione di Castrocucco, a sud di Maratea, vale la pena esplorare la Spiaggia d’A Gnola, una delle più ampie e suggestive della zona. Caratterizzata da una sabbia fine mescolata a ciottoli (soprattutto vicino alla riva), offre acque cristalline e un fondale dolcemente digradante che la rende ideale per famiglie con bambini.

Facile da raggiungere in auto, mette a disposizione stabilimenti balneari ben attrezzati con ombrelloni, lettini, bar e servizi, ma anche ampi tratti di spiaggia libera dove immergersi nella natura più pura. Alle spalle della spiaggia si erge il suggestivo Castello di Castrocucco, che regala una vista panoramica sul golfo, mentre la vicinanza del fiume Noce aggiunge un tocco di fascino naturale speciale, con la foce che crea un piccolo ecosistema interessante da esplorare.

Una piccola curiosità: questa spiaggia si è formata in parte grazie a materiali di scavo ferroviari tra gli anni ’50 e ’60, un aspetto storico-geologico poco noto ma affascinante.

Calaficarra

Nella frazione di Marina di Maratea vale la pena rilassarsi anche a Calaficarra, detta anche “d’A Scala” o “del Fico” per l’antica scalinata ricavata nella roccia (ora spazzata via da qualche mareggiata). Qui il mare è di un azzurro limpido perfetto per lo snorkeling, e ci sono stabilimenti, noleggio lettini e ombrelloni, bar, chiosco e parcheggio anche a pagamento.

La gente del posto la ama per il suo doppio volto: una parte attrezzata per la comodità e una zona libera che conserva il fascino selvaggio, ideale per tuffi nella grotta naturale a nord e per chi cerca un angolo autentico lontano dalle ressa estiva.

Spiaggia di Santa Teresa

Infine la Spiaggia di Santa Teresa, conosciuta anche come Cala ‘i Don Carlo, che sorge proprio sotto la Marina di Maratea, a pochi passi dalla stazione. Nei fatti è una lunga baia ottenuta dall’unione di tre calette, con un litorale misto di sabbia chiara, ciottoli e qualche scoglio, incorniciata da una scogliera verticale dove si aprono piccole grotte visibili da terra e mare.

Le sue acque, limpide e trasparenti, le hanno valso riconoscimenti come la Bandiera Blu per la qualità ambientale e la vivibilità in famiglia, una garanzia per chi viaggia con i bambini, che qui trovano fondali digradanti e scenari sicuri. Al centro della spiaggia emerge lo “Scoglio del Falchetto”, rifugio durante l’estate dei falchi pellegrini.

È attrezzata con stabilimenti balneari, bar, ristoranti e comodi parcheggi a pagamento, accessibile tramite scalette, anche se non agibile per chi ha mobilità ridotta. Dietro questa zona, si apre una parte più tranquilla dove tuffarsi dalle scogliere o esplorare grotte misteriose.

Autore
SiViaggia.it

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