Piemonte, la montagna che cammina: esperienze outdoor tra borghi e natura sul sentiero CAI

La montagna può essere tante cose. Un rifugio, certo, ma anche una palestra naturale per chi ama mettersi alla prova. La tavolozza dei colori è infinita, mentre i profumi e i sapori attirano i sensi di chi va ancora in cerca di meraviglia senza avere troppa fretta. Il progetto Una montagna di esperienze, nato grazie alla collaborazione tra otto consorzi turistici del Piemonte – Conitours, Bardonecchia, Fortur, Valli di Lanzo, Valli del Canavese, Alpi Biellesi, Valsesia Monterosa e Valle Maira – si propone come una visione inclusiva, sostenibile, e che trova ispirazione in un territorio ricco di risorse.

Il principio guida è sempre il Sentiero Italia CAI con 69 tappe e 11 varianti che attraversano l’arco alpino piemontese e diventano metafora di un turismo che valorizza la montagna senza consumarla attraverso 2 Parchi Nazionali – Gran Paradiso e Val Grande – 77 aree protette e 3 Riserve della Biosfera MaB UNESCO nonché 20 chilometri di percorsi ciclo-escursionistici.

Lago Superiore di Roburent
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Lago Superiore di Roburent

Pascoli, erbe e foresta tra natura e tradizione

Immaginate di svegliarvi all’alba, nel silenzio degli alpeggi, proprio quando il respiro della montagna si confonde con quello del gregge. Fare il pastore per un giorno nelle Valli di Lanzo o in quelle Cuneesi è un’esperienza che ci riporta dritti verso il primo passo del ciclo della vita. Il tempo cambia ritmo e risponde alle esigenze degli animali, della mungitura e delle tradizioni custodite da quello che significa essere margaro.

Ma la montagna è anche curativa. Nelle Valli di Lanzo, si passeggia tra le erbe spontanee, e si impara a riconoscerle e trasformarle in rimedi o saponi. Un piccolo laboratorio a cielo aperto che ci aiuta ad assumere una nuova consapevolezza nella cura di noi stessi. La natura si fa quindi maestra, in un corso di botanica dal valore terapeutico. E poi i bagni di foresta, nelle Alpi Biellesi e in Valle Maira. Si cammina a piedi nudi sul muschio, rapiti dal profumo tagliente della resina che ci accompagna verso la calma degli alberi secolari che abbraccia corpo e mente.

Valli di Lanzo, Alta Via
Consorzio Valli di Lanzo
Valli di Lanzo, Alta Via

L’itinerario che parte dal Lago Nero conduce invece ai Laghi del Turlo, mentre dall’alto del Balcone della Val Grande, il cammino si apre verso l’Anello del Pian della Mussa, dove il paesaggio si fa più vasto; uno storico percorso collega invece il Rifugio Gastaldi e il Rifugio Cibrario. A Lemie, l’Anello della Religiosità racconta una storia di fede incisa nella pietra con piloni votivi, cappelle affrescate e alpeggi dimenticati in cui le cascate completano un quadro perfetto.

L’Ecomuseo della Brunetta testimonia invece la tenacia dell’uomo di fronte alla montagna, e poco più in là, la natura lascia spazio alla Reggia di Venaria e ai Giardini Reali che, insieme al Parco della Mandria, conservano l’eleganza degli antichi fasti sabaudi.

Dalla bici alle arrampicate, adrenalina in alta quota

Il Piemonte è un’arena di emozioni forti. Pareti d’arrampicata selvagge come quelle della Valle Maira, percorsi da mountain bike ed e-bike come la Gardetta Bike o la Via del Sale, da Limone Piemonte a Ventimiglia che arriva fino a 2239 metri, itinerari spettacolari tra creste, rifugi e borghi sospesi nel tempo. Le Alpi Biellesi sono invece una destinazione perfetta per gli amanti dell’outdoor, con vette che arrivano fino a 2600 metri.

Colle della Gardetta
Visit Piemonte, Ph I.com Multimedia
Colle della Gardetta

Dal Canavese al Marguareis, passando per la Valle Gesso e la Valsesia, le vie ferrate e i trekking sono aperte a esperienze di ogni livello, sempre accompagnate da panorami che tolgono il fiato in cui si alternano laghi glaciali, praterie, distese selvagge e conche silenziose, tutte inserite nel percorso tracciato dalle mulattiere utilizzate un tempo per le battute di caccia di Re Vittorio Emanuele II. E l’acqua? Nei fiumi impetuosi della Val Sesia e della Valle Stura si fa rafting, mentre nei laghi del Canavese si pagaia in canoa o ci si immerge tra rive erbose e pace assoluta.

Rafting in Valsesia
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Rafting in Valsesia

Fotografia naturalistica e wild watching

Cosa c’è di più emozionante che incrociare lo sguardo di uno stambecco? O sentire il fischio di una marmotta mentre il sole batte diretto sulle creste alpine? Il wild watching nel Parco del Gran Paradiso, il primo parco italiano fondato nel 1922, e nelle Valli del Canavese è un’attività che cambia il modo di vivere la montagna. Da qui si osservano aquile reali, gipeti, camosci e marmotte direttamente nel loro habitat, guidati da esperti naturalisti.

Conca dei rododendri
Oasi Zegna
Conca dei rododendri

Nelle Alpi Biellesi, la natura si veste di rosa con la fioritura dei rododendri nel parco naturale dell’Oasi Zegna, dando vita a uno spettacolo mozzafiato che sembra dipinto e che si può ammirare da metà maggio fino alla fine di giugno. E per gli appassionati di geologia e forme bizzarre, i “Ciciu” della Valle Maira — formazioni simili ai camini delle fate della Cappadocia — sono una tappa obbligata.

Riposo, benessere e turismo rigenerante

Dopo l’avventura, arriva il tempo di rigenerarsi. Il progetto Una montagna di esperienze propone numerosi pacchetti che spaziano dalle escursioni alle esperienze wellness. I voucher vacanza della Valle Maira e delle Valli di Lanzo, per esempio, regalano notti aggiuntive (una notte ogni tre e due notti ogni sette prenotate) in rifugi e strutture selezionate.

Ma il vero lusso è il silenzio, che qui si ricerca ancora con i ritiri di yoga in alta quota, i trattamenti forestali, le spa immerse nei boschi, e gli agriturismi dove si può staccare dalla frenesia quotidiana. Il Cammino di Oropa si sviluppa invece in diversi percorsi, costruiti su lunghezze diverse e su più gradi di impegno. Posto a 1200 metri di altitudine, il Santuario di Oropa rappresenta il maggiore complesso mariano d’Europa. Da qui si arriva anche alle cappelle del Sacro Monte di Oropa che fa parte del tracciato dei Sacri Monti, dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 2003.

Complesso del Santuario di Oropa
Visit Piemonte ph Giorgio Gulmini
Complesso del Santuario di Oropa

A pochi chilometri da Torino, la montagna cambia volto. Le Valli Olimpiche, casa dei Giochi Invernali del 2006 e che oggi accolgono il più vasto comprensorio sciistico del Piemonte, si trasformano d’estate in un teatro di esperienze da fare all’aria aperta. Da Sauze d’Oulx a Oulx, da Claviere a Cesana, passando per Salbertrand, Exilles e Chiomonte, si apre un territorio che si può raggiungere in treno, perfetto per chi vuole ricaricarsi.

Lago di Rochemolles
Archivio Consorzio Turistico Bardonecchia
Lago di Rochemolles

Gran parte delle strade salgono verso l’azzurro, tra sterrati leggendari come l’Assietta e Pramand o il Colle del Sommeiller, laghi alpini nascosti tra le rocce, torrenti freschi per gli amanti della pesca e piste ciclabili che tagliano i boschi. Lungo la Via Francigena, l’anima trova rifugio nella Sacra di San Michele e nell’Abbazia di Novalesa. Il Forte di Exilles, invece, continua a vigilare il confine, in un’atmosfera che sembra uscita da un romanzo fantasy.

Forte di Exilles con vista sulla Val di Susa
Visit Piemonte, Ph Ludovico de Maistre
Forte di Exilles con vista sulla Val di Susa

In Piemonte tra cultura, storia e patrimonio

Questo territorio è natura, tradizione e patrimonio dell’umanità. In Piemonte, ogni sentiero può condurre a un castello, a una residenza sabauda oppure ancora a un borgo medievale. Il Sacro Monte di Varallo in Valsesia, con il suo ciclo di cappelle, è l’ennesimo tesoro d’arte e spiritualità.

L’esperienza culturale si fa però completa con la visita alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, scrigno di luce e colore, con la straordinaria Parete Gaudenziana, affrescata da Gaudenzio Ferrari intorno al 1513: un’opera che racconta la Vita e la Passione di Gesù con prospettive di sorprendente modernità. Poco distante, il Complesso Monumentale, edificato a fine Quattrocento, custodisce l’identità che caratterizza tutta la Valsesia.

Varallo poi, insieme alla comunità di Otro, si prepara a vivere un 2025 speciale, che affonda le sue radici nel lontano 1025, quando un antico diploma imperiale ne attestava l’esistenza. Un anniversario che è che un’occasione per tornare a camminare nei luoghi dove tutto è cominciato. Dai villaggi Walser alle antiche contrade, dai sentieri verso Alagna alle vie del centro storico, si riscopre un passato che ha lasciato tracce nei nomi e nel territorio che oggi conosciamo.

Escursioni tematiche, passeggiate culturali, mostre ed eventi diffusi propongono una nuova lettura del paesaggio, con la pergamena dell’Imperatore Corrado II esposta in Palazzo dei Musei come simbolo tangibile di un’identità che dura da un millennio.

Valle Vogna
Visit Piemonte, ph I.Com Multimedia
Trekking in Valle Vogna

Ma è nel Canavese che il viaggio si fa ancora più denso, grazie ai laghi dove il vento spinge vele leggere, tavole da surf e canoe. Tra dimore storiche e corsi d’acqua, si raggiungono i quattro siti patrimonio dell’UNESCO: le palafitte preistoriche di Anzasco e Viverone, Ivrea, Città Industriale del XX secolo, il Sacro Monte di Belmonte e il Castello di Agliè, Residenza Reale Sabauda.

Ivrea, che sorge sulle rive della Dora Baltea, è la capitale del Canavese. Il Castello delle Rosse Torri custodisce storie secolari,  locali e botteghe del centro storico invitano a gustare sapori che parlano di tradizione, mentre il grande sogno di Adriano Olivetti si fa architettura concreta, sociale e moderna in un complesso di 32 edifici costruiti a partire dagli anni ’30 del Novecento e adesso patrimonio UNESCO.

Canavese vista lago
Visit Piemonte - Getty Images
Canavese vista lago

Gastronomia locale ed esperienze sensoriali

Il gusto fa parte dell’avventura. In Piemonte, ogni valle ha i suoi sapori e profumi, che si scoprono passo dopo passo. Nei rifugi delle Alpi Biellesi, il Ratafià di ciliegie, le birre artigianali, i formaggi e i salumi diventano parte dell’esperienza escursionistica per sei fine settimana tra giugno e settembre.

Le passeggiate del gusto nella provincia di Cuneo guidate da esperti di Confartigianato sono veri e propri tour sensoriali. E per chi ama l’enologia, in Valsesia, gli itinerari tra i vigneti di Gattinara sono una perfetta unione tra natura e cultura enogastronomica.

Eventi, festival e sport di resistenza

L’estate 2025 sarà ricca di eventi costruiti tra comunità, cultura e sport. Il Ciciufestival nella Riserva Naturale di Villar San Costanzo è un momento magico tra musica, laboratori e campeggio tra le straordinarie formazioni rocciose e che dura per diversi giorni, dal 19 al 22 giugno.

Gli appassionati di corsa in montagna hanno trovato pane per i loro denti nella Skymarathon e VK in Valsesia, in due giorni di trail ad alta quota. E chi ama la bicicletta, invece, potrà mettersi alla prova nella Route del Marguareis, un evento di cicloescursionismo transfrontaliero che si rinnova ogni anno in 70 km e 2000 metri di dislivello positivo che da Tende – in Francia – arriva fino a Chiusa di Pesio.

E ancora, da non perdere l’escursione del Millennio a Otro, alle origini di Alagna il 20 settembre 2025, e l’escursione tra i villaggi dell’antica Alpe Alania – Alagna Valsesia fino a ottobre. Dall’11 al 20 luglio vi aspetta invece Alpaà di Varallo, la manifestazione estiva che ogni anno conta su oltre 150000 presenze in 10 giorni di eventi, concerti gratuiti, artigianato, cultura e gastronomia.

Piemonte per tutti: famiglie, coppie o single

Il bello della montagna piemontese? È davvero per tutti. Le famiglie troveranno itinerari facili e servizi pensati per i più piccoli, come i percorsi nei boschi di Bardonecchia, Sauze d’Oulx o Valsesia.

Le coppie possono scegliere fine settimana romantici tra wellness e cultura, con cammini spirituali e trattamenti rigeneranti. Chi viaggia da solo, invece, troverà nei sentieri storici e nelle passeggiate meditative la compagnia perfetta: quella di sé stessi e della natura.

Autore
SiViaggia.it

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