La Manovra conterrebbe un articolo incostituzionale: così gli italiani fragili rischiano discriminazioni per residenza

  • Postato il 6 novembre 2025
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Ai meridionalisti – e non solo – è caro il nome di Marco Esposito, giornalista esperto di economia e soprattutto di zeri al Sud, come quelli sugli asili nido delle regioni meridionali che ebbe il merito di denunciare nel 2018, pubblicando sul tema un saggio (Zero al Sud, appunto, edito da Rubbettino) che ebbe il triplice riscontro del successo editoriale, di far emergere una stortura normativa che penalizzava i bambini del Sud nella distribuzione delle risorse nel Paese e soprattutto di spingere decine di sindaci a fare ricorso. Grazie a quella battaglia vinta, è stata finanziata l’apertura di 90.643 nuovi posti nel Mezzogiorno.

Nei giorni scorsi, il giornalista napoletano, candidato con Avs come indipendente alle elezioni Regionali in Campania, ha dichiarato che la manovra conterrebbe un articolo incostituzionale, nel quale si “sancisce che italiani fragili vanno discriminati per residenza”.

Riporto le sue parole, pubblicate da Ansa il 21 ottobre scorso: “La manovra di Bilancio del 2026 appena presentata dal governo contiene un articolo, il 127, (poi diventato articolo 126, nda) ‘palesemente incostituzionale'”. Nella nota, Esposito aggiunge che “nel riscrivere una norma già zoppicante si introducono dei coefficienti di riparto delle risorse tra i territori. Ebbene: il primo di tali criteri riguarda gli ‘effettivi beneficiari delle prestazioni’. Quindi un disabile o un anziano non autosufficiente che in un territorio riceve storicamente una prestazione assistenziale riceverà in base a tale regola più risorse di un disabile o un anziano non autosufficiente che vive in un’area con servizi scadenti. Certificando, quindi, che gli italiani fragili vanno discriminati per residenza”.

Questa denuncia impone di ricordare che, in base all’articolo 117 della Costituzione, i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), una volta definiti, “devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Anche Svimez, in audizione al Senato, ha dichiarato che coi nuovi Lep in Manovra “si cristallizzano i divari sociali”.

Sul punto, Esposito conclude con parole piuttosto dure: “Già solo pensare discriminazioni che colpiscono disabili e persone fragili sull’Assistenza è una vergogna, figurarsi scrivere e magari approvare una norma simile. Ma se dovesse accadere, il mio impegno in caso di elezione sarà promuovere un immediato ricorso da parte della Regione Campania alla Corte costituzionale”. Dopo averlo raggiunto, il giornalista napoletano ha aggiunto: “Trovo un peccato che la relazione tecnica allegata alla manovra sorvoli su questo punto. Già la norma sugli assistenti sociali in vigore dal 2020 favoriva i territori con i servizi già attivi, adesso si rende più raffinato un criterio che consolida le diseguaglianze, giocando con la vita dei più deboli”.

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Il Fatto Quotidiano

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