In una grande biblioteca in Cina è allestita la mostra di un artista italiano 

Nasce con l’obiettivo di stabilire relazioni di scambio artistico a lungo termine tra Italia e Cina il nuovo progetto di residenza artistica avviato dalla galleria di Milano Numero 51 con Thus Arts (Shanghai Shishouwenhua Ltd.), organizzazione dedicata all’esplorazione della cultura orientale e occidentale di Xiamen, in Cina. Ad avviare il programma è l’artista Michele Guido (Lecce, 1976) che, a seguito di un periodo di residenza, ha realizzato un corpus di opere riunite in Atalantia Garden Project 2025, la mostra ospitata nei due spazi della biblioteca Paper Times di Xiamen, fino al 23 settembre. 

La mostra di Michele Guido alla libreria Paper Times di Xiamen

La mostra si sviluppa in due spazi gemelli: il primo è visibile solo dall’esterno ed è inteso come un habitat all’interno del quale la “scrittura” assume connotazioni diverse date dalla relazione tra insetti e regno vegetale. Sulle pareti, attraverso tre lavori in frottage, vediamo la superficie del tronco di un albero del genus Zelkova e le scansioni di foglie di Robinia insieme a una serie di fogli A4 distanziati e fissati con spilli. “Il giardino che ricopre la pavimentazione prende forma con migliaia di sezioni sia dello stelo che del bulbo del loto; l’impianto della forma è generato da una serpentina verde su foglia di Atalantia, da cui proviene il nome della mostra”, spiega ad Artribune Julia Rönnqvist Buzzetti della galleria Numero 51 a Milano. “Visto che ci troviamo in una biblioteca, il secondo spazio contiene sei grandi foglie di tarassaco disegnate sempre dalla serpentina verde, esposte ad intervalli tra delle nicchie che contengono libri sul giardino, sulle piante e insetti”, conclude la gallerista. “Gli spettatori, quindi, possono entrare e leggere i libri e vedere nei lavori quello che succede nella relazione tra i viventi non umani”. 

L’intervento libreria Paper Times di Xiamen. Parola all’artista Michele Guido

Lo spazio e il tempo sono gli strumenti dell’opera, con lo spazio che è legato a un luogo e allo stesso tempo è qualcosa che sta tra le cose, e quindi è ‘relazionale’; il tempo è legato all’occasione, al momento opportuno, e quindi alla qualità del tempo, come una stagione propizia”, spiega l’artista Michele Guido.Nel momento in cui si sta nel tempo nasce quindi l’arricchimento: facendo attenzione alle cose che ci circondano avviene un processo di ‘stagionatura’”.

Un concetto dove pittura e calligrafia sono intercambiabili

“Il paesaggio non viene rappresentato, ma viene figurato, si scrive o si dipinge secondo un concetto dove pittura e calligrafia sono intercambiabili, continua l’artista. “Si può scrivere un dipinto e dipingere una poesia. Il concetto di ’opera naturale’, è l’opera che si dà da sé, come se si fosse fatta da sé. L’artista quasi scompare, retrocede, si rende invisibile affinché qualcosa accada attraverso di lui, o di lei”. 

Valentina Muzi

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Autore
Artribune

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