Il governo vuol continuare con riarmo e catastrofe ambientale: popolo italiano, se ci sei batti un colpo

  • Postato il 2 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Fa caldo, il cambiamento climatico avanza, la guerra si avvicina e chi sta male sta sempre peggio. Fatalità? Assolutamente no, esiti necessari collegati alle precise scelte di favorire la sopravvivenza di questo sistema marcio spazzando via in nuce ogni possibile alternativa.

Non è solo la pur pessima Meloni. Il Fatto Quotidiano ha illustrato in modo convincente le contraddizioni e l’incoerenza di Lega e Partito democratico, pacifinti della domenica, usi a dichiarazioni demagogiche sul riarmo, puntualmente smentite dalla prassi parlamentare sia italiana che europea.

Non contenti di questo vaniloquio e di questa vergognosa incoerenza di alleati e finti oppositori, che continua a spianarle autostrade di consenso in un elettorato sempre più disgustato e disorientato dalla ”politica”, intesa come l’ignobile teatrino quotidiano di lorsignori, incapaci di articolare una parola chiara su di un tema qualsivoglia, Meloni e i suoi scherani, in prima fila Piantedosi e Nordio, affilano le armi della repressione, casomai ci fosse qualcuno non disposto ad essere narcotizzato da Schlein & C.

Il Servizio Penale dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione, destando le ire di Nordio, ha sottoposto ad acuta e dettagliata disamina il Decreto Legge impropriamente intitolato alla Sicurezza, ravvisandovi una nutrita serie di illegittimità costituzionali a cominciare dall’adozione stessa dello strumento del decreto in evidente assenza dei requisiti necessari di necessità ed urgenza.

Nel merito il Decreto in questione si caratterizza per un’abnorme estensione della sfera penale, inventando nuove fattispecie volte a colpire la mobilitazione sociale e il dissenso, anche non violento, attuando anche forme vere e proprie di criminalizzazione del libero pensiero. Altro che garantismo, di cui si riempiono spesso la bocca lo stesso Nordio e settori forzaitalioti e non solo. Per loro garantismo significa impunità assoluta della classe politica e imprenditoriale e dei ricchi in genere, la cui altra faccia è costituita dalla spietata persecuzione dei meno abbienti, anche in quanto tali, ma soprattutto se ardiscono prendere consapevolezza della propria condizione e organizzarsi in quanto tali.

Si delinea insomma una giustizia sempre più di classe, cui va opposto un garantismo che, per essere davvero tale, deve essere anch’esso necessariamente di classe.

L’ampio strumentario contenuto nel suddetto decreto vuole consentire una navigazione tranquilla al governo Meloni verso i lidi della catastrofe ambientale, del riarmo, della guerra sempre più probabile e della continuazione del sostegno al governo israeliano impegnato nel genocidio e nella soluzione finale della questione palestinese.

La possibilità di infiltrare agenti, anche con ruolo direttivo, nelle organizzazioni politiche antagoniste, corona un vecchio sogno dell’eversione antidemocratica e golpista che ha avuto in Licio Gelli l’esponente più noto. Evidentemente Meloni e Piantedosi ambiscono a controllare tutta l’opposizione, compresi i suoi settori più combattivi e genuini, tanto per il Pd non serve, data la folta presenza al suo interno di pinepicierno e simili che rivestono in modo egregio il ruolo di agenti del governo e del capitale senza necessità di investire risorse umane ad hoc.

Da qui la gravissima infiltrazione di un numero ancora imprecisato di agenti dell’”antiterrorismo” dentro Potere al Popolo e con ogni probabilità altre organizzazioni della vera sinistra.

Messi alle strette dalle interrogazioni parlamentari, Piantedosi & C. farfugliano e balbettano, data la loro evidente incapacità di giustificare simili mostruosità, come pure il proliferare delle intercettazioni telefoniche autorizzate o meno. Il tutto configura una crescita di apparati paralleli e incontrollati, magari a volte anche in conflitto tra loro. A quando sparizioni e torture, caro Piantedosi e cara Meloni?

Nell’inquietante panorama caratterizzato da una finta opposizione, compresa quella sindacale, votata all’incoerenza, all’inconcludenza e all’impotenza, il governo Meloni ci vuole trasformare, in accordo alle peggiori tradizioni nazionali, in un popolo di servi privi di ogni più elementare sentimento della dignità e della vergogna, pronti ad applaudire alle nozze dei potenti che, come Bezos, usano Venezia e i suoi oltre 1500 anni di storia gloriosa come scenario per il suo pacchiano e sfarzoso matrimonio.

E, ben più grave, a subire passivamente il riarmo a beneficio esclusivo del complesso militare industriale, sia esso yankee o germanico, con le appendici nostrane tipo Leonardo. Ovvero a tollerare il sostegno concreto e fattivo del genocida Netanyahu che ha già sterminato finora, secondo le credibili stime dell’Università di Harvard, circa 377mila Palestinesi, la metà dei quali bambini, e continua a farlo ogni giorno sotto gli occhi complici e compiaciuti della madre cristiana Giorgia Meloni, nel totale e vergognoso silenzio di gran parte della politica e dei giudici che pure abbiamo più volte sollecitato.

Riuscirà questo governo, col determinante appoggio dei suoi numerosi e potenti infiltrati nel Partito democratico, a portare a compimento il genocidio morale del popolo italiano? Ne riparleremo a aettembre, o forse anche prima. Popolo italiano, se ci sei batti un colpo.

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Il Fatto Quotidiano

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