Il ceto medio si è impoverito e il governo Meloni risponde col riarmo. Forse ci vuole ricattati e vilipesi

  • Postato il 12 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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di Stefano Maciocchi

Dopo mesi in cui i tg di stato e quelli in libro paga del centrodestra ci hanno descritto l’Italia come un paese di benestanti, i nodi cominciano ad arrivare al pettine.

Gli stabilimenti balneari di tutta Italia sono quasi vuoti e il tanto sbandierato esodo di questo weekend da “bollino nero” non c’è stato: il traffico autostradale e non, al netto di locali incidenti, si è mantenuto scorrevole e in linea con quello degli altri fine settimana.

Si è detto che la colpa è del rincaro dei prezzi degli ombrelloni e dei lettini degli stabilimenti: in parte è vero ma gli aumenti (calcolati attorno al 5%) non sono tali da giustificare la diserzione di massa degli italiani. La verità è che il ceto medio, ossia i lavoratori dipendenti, le partite iva e i proprietari delle piccole e medie imprese, si è drasticamente impoverito. Per la maggior parte degli italiani la vacanza è diventata un bene non più accessibile a cui si è costretti a rinunciare.

Altro indicatore della estrema difficoltà del ceto medio sono le immatricolazioni delle automobili nuove: il crollo delle vendite è sotto gli occhi di tutti e il nostro paese ha il parco circolante dall’età media tra le più elevate della Unione Europea. Infine la diminuzione della produzione industriale italiana misura la contrazione della domanda di beni e servizi: un numero sempre maggiore di italiani ha difficoltà ad arrivare a fine mese e dunque deve rinunciare a tutto ciò che è superfluo e a volte anche a ciò che non lo è come, ad esempio, le cure specialistiche.

Qualcosa si poteva fare per contrastare questa deriva. Si potevano tassare gli extra profitti delle banche e delle imprese energetiche. Si potevano tassare le imprese della Information Technology che fanno profitti enormi nel nostro paese ma non versano un euro all’erario perché hanno la ragione sociale in paesi al di fuori della Ue.

Il governo Meloni nulla ha fatto di tutto questo anzi, si è impegnato in una costosa quanto inutile corsa al riarmo che pagheranno tutti gli italiani, a cui verranno sottratte risorse per lo stato sociale, la sanità e la scuola.

Il ceto medio è l’ossatura dello stato sociale. Il suo impoverimento è il preludio della fine dello stato così come era stato concepito dai nostri padri costituenti, uno stato fondato sul lavoro, sul diritto allo studio e alla salute. Forse è proprio questo l’obiettivo della destra che ci governa: trasformarci da un popolo di cittadini ad un popolo di schiavi, ricattati e vilipesi. Un popolo di servi facilmente manovrabili.

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