Germania, il governo vuole reintrodurre la leva obbligatoria: “Obiettivo 60mila reclute in più e 200mila riservisti”
- Postato il 26 giugno 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
L’accordo di coalizione di governo in Germania – sottoscritto da CDU, CSU e SPD – prevede la creazione di “un nuovo servizio militare attraente” che “si basi sulla partecipazione volontaria“. Il ministro della Difesa, Boris Pistorius, vuole però adesso includere comunque nella nuova legge anche l’ipotesi della coscrizione obbligatoria. Entrerebbe in vigore nel caso in cui ci fossero troppo pochi volontari, come ha delineato il politico della SPD nel programma televisivo “Caren Miosga” dell’Ard. Pistorius aveva già ribadito in più occasioni che all’esercito tedesco occorrono almeno 60 mila reclute in più, ma soprattutto le forze armate devono poter contare su un contingente di 200 mila riservisti.
Campagne per indurre i giovani a scegliere una carriera nelle forze armate – con iniziative come la partecipazione a campus di prova, pubblicità nei social media o l’introduzione, da quest’anno, della giornata nazionale per i veterani – hanno prodotto dei risultati, ma si teme di non poter colmare le esigenze ricorrendo solo al volontariato. Secondo i dati diffusi dalla Osnabrück Zeitung nel 2024 le Bundeswehr (le forze armate tedesche) hanno raccolto circa il 19% di domande di vestire la divisa in più rispetto all’anno precedente (51.200 contro 43.200 circa) e pure le adesioni femminili sono aumentate: 8.200 circa nel 2024 con un più 14%, mentre 88.300 domande per i settori civili hanno rappresentato un incremento addirittura attorno al 41%. Nonostante questo, però, non aumentano realmente gli effettivi.
Da un lato non tutti i candidati sono idonei, dall’altro circa 20 mila reclute hanno contemporaneamente abbandonato il percorso: la Ard ha riassunto che complessivamente le forze armate nel 2024 sono diminuite di circa 350 unità. Per il ministro Pistorius, pertanto, la legge oltre a prevedere garanzie per rendere più attrattiva la ferma – con incentivi economici e di alloggio – deve già prevedere i meccanismi per una reintroduzione della leva obbligatoria.
Pistorius inizialmente vuole rendere le forze armate più attraenti per i volontari obbligando i ragazzi di diciotto anni a rispondere a dei questionari per dichiarare la loro disponibilità; possibilità invece, ma non obbligo, alle ragazze. La speranza è di attirare tante reclute quante se ne possono addestrare e soprattutto ospitare attualmente nelle caserme. Il ministro mira inizialmente ad elevare gli attuali 180.000 effettivi a 200.000 per arrivare nei prossimi anni a 260.000 circa; conseguentemente verranno costruiti nuovi alloggi. In effetti a fine aprile le truppe tedesche annoverano già oltre 260.000 persone, ma solo 182.496 in uniforme, mentre altre 80.770, pur contribuendo a garantire la prontezza operativa, sono civili.
Pistorius ha affermato quindi che se il numero di posti in caserma dovesse superare quello dei volontari, dovrà entrare in vigore anche la coscrizione obbligatoria. Specificando peraltro che non si tratta di chiamare alle armi un’intera annata – cosa che si scontrerebbe oltre che con le capacità logistiche anche con il tetto ammesso dal Trattato 2+4 siglato dalla due Germanie e le quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale nel settembre 1990 – bensì di avviarsi ad avere 60.000 effettivi in più dispiegabili in ambito Nato e poter garantire un bacino di almeno 200 mila riservisti (attualmente sono solo circa 34 mila).
Se dall’opposizione aperta contrarietà è espressa solo dalla Linke, nel governo l’idea trova il pieno appoggio del capogruppo della CDU Jens Spahn e del Capo della Cancelleria Thorsten Frei e pure Markus Söder (CSU) si è detto scettico che potrebbero bastare solo i volontari. Incertezze sono state invece espresse dal capogruppo della SPD Matthias Miersch per il quale di coscrizione obbligatoria si potrà parlare al più presto dalla prossima legislatura. Tuttavia, anche il presidente della SPD, Ministro delle Finanze e vicecancelliere Lars Klingbeil ha recentemente chiesto di prepararsi alla possibilità della sua reintroduzione. Il tema rientrerà prevedibilmente tra le oltre 320 mozioni di discussione nel congresso del suo partito del prossimo fine settimana che riassegnerà i ruoli direttivi. Nello sfondo rimane peraltro per ora l’assenza di maggioranze sufficienti per una riforma costituzionale, necessaria per aprire effettivamente in via paritetica la leva anche alle donne.
Lars Klingbeil ha anche appena diffuso il progetto di bilancio che prevede, tra le altre cose, una crescita progressiva delle spese di difesa da 95 miliardi quest’anno fino a 162 miliardi nel 2029 raggiungendo il traguardo del 3,5% del Pil per esborsi militari diretti con un ulteriore 1,5% per spese legate a tutela delle infrastrutture. In una dichiarazione al Parlamento il cancelliere Friedrich Merz martedì, prima del vertice Nato, ha d’altronde indicato che maggiori spese militari “non sono per fare piacere agli Usa e al loro Presidente, lo facciamo per nostra osservazione e convinzione, perché soprattutto la Russia minaccia attivamente ed aggressivamente la sicurezza e la libertà di tutta l’aera euro-atlantica”.
L'articolo Germania, il governo vuole reintrodurre la leva obbligatoria: “Obiettivo 60mila reclute in più e 200mila riservisti” proviene da Il Fatto Quotidiano.