A Napoli un’ex edicola si trasforma in spazio espositivo (il programma? Radicale!)

Propone un’esperienza di fruizione basata sulla sottrazione il nuovo spazio espositivo EDICOLA480 a Napoli. Qui ogni intervento, della durata di 30-40 giorni, non è accompagnato da alcun apparato: non è spiegato o inserito in un insieme progettuale, ma l’opera è “lasciata sola, esposta, collocata in uno spazio che ne concentra l’energia e ne amplifica la presenza”. L’obiettivo? Offrire una decantazione rallentata del tempo, in cui l’osservazione si fa più profonda e consapevole.

Il progetto EDICOLA480 a Napoli

Il progetto è ideato dal curatore e direttore artistico Massimiliano Bastardo e promosso dall’associazione culturale 480 Site Specific. E la sede è proprio un’ex edicola di Via San Pasquale, nel quartiere Chiaia, riconosciuto dai più come centro dell’arte contemporanea in città: “La scelta di un’unica opera non limita ma al contrario apre: rende possibile un contatto più diretto, intimo e consapevole con la ricerca degli artisti emergenti e mid-career invitati a partecipare”, spiegano dall’organizzazione.

Il format di EDICOLA480 a Napoli

Il format non è una novità. Infatti EDICOLA480 prende ispirazione da precedenti storici come la leggendaria Pièce Unique di Lucio Amelio a Parigi, riportandone l’intuizione nel contesto contemporaneo napoletano. E come l’edicola di un tempo distribuiva notizie e storie, oggi questo spazio rinnova la sua missione: l’arte come racconto, come possibilità di riflessione. Inoltre, EDICOLA480 non ha finalità commerciali. È pensato come piattaforma culturale, uno spazio etico e necessario, lontano dalle logiche del mercato e vicino invece a quelle dell’esperienza artistica.

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Sara Fenicia, LEOPARDI II, tecnica mista su tela, 100×100 cm, 2025

La prima artista di EDICOLA480 a Napoli

A inaugurare giovedì 18 settembre 2025 è l’artista Sara Fenicia, classe 1998, originaria di Pisa, con un background che unisce pittura e arti orafe. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Firenze e specializzata tra Venezia e Todi, Fenicia costruisce un linguaggio tra iconografie arcaiche e riferimenti orientali. Nel dipinto scelto per l’esposizione esseri umani e animali condividono la scena in un equilibrio tra gioco e sopravvivenza. “È un lavoro che seduce proprio per la sua dimensione sospesa, più evocativa che descrittiva”, scrive Bastardo.

Caterina Angelucci

L’articolo "A Napoli un’ex edicola si trasforma in spazio espositivo (il programma? Radicale!)" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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