“Sotto l’ombrellone soltanto panini e snack per questione di igiene”: il lido risponde alla denuncia di una famiglia e del parlamentare Borrelli

  • Postato il 5 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Botta e risposta. Dopo la denuncia di una madre di famiglia che ha dovuto gettare il cibo non potendolo consumare sulla spiaggia del lido che aveva regolarmente pagato, è arrivata anche la risposta dello stabilimento. La vicenda è accaduta lo scorso 3 agosto, nel lido Villaggio Coppola, a Castel Volturno in provincia di Caserta. L’episodio è stato denunciato anche dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

“Il personale di servizio ha invitato la signora a consumare il proprio cibo in un’area dedicata al consumo degli alimenti, dove tutti possono mangiare in modo gratuito. La signora si è opposta, perché era arrabbiata per il contrasto con l’addetto. Nessuno l’ha costretta a gettare il cibo portato da casa. Noi non sappiamo se l’ha fatto. Sarebbe comunque un gesto grave che non si fa. Del resto, noi vendiamo ai clienti un servizio. Non possiamo far entrare persone con quintali di cibo. In un’area relax si va per rilassarsi, non per fare i picnic”, hanno risposto i proprietari dello stabilimento balneare.

I dipendenti del lido, infatti, avrebbero vietato alla famiglia di consumare cibo portato da casa (un’insalata di pasta) sotto l’ombrellone. Consumare il pasto sarebbe stato possibile in un’area appositamente dedicata, ammettono i proprietari: ”Noi non c’eravamo. L’episodio ci è stato riferito dal personale ed è avvenuto a nostra insaputa. Nessuno ha vietato alla signora di mangiare il cibo da casa. Lei non poteva consumare cibi sotto l’ombrellone, perché noi consentiamo il consumo solo di panini e snack. Non è consentito portare bottiglie di vetro o alcol per una questione di igiene e di etica. Cerchiamo di tutelare l’ambiente e l’arenile dall’inquinamento di olii e salse”.

Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha raggiunto lo stabilimento per avere spiegazioni, anche sul cartello che recita di non introdurre cibo e bevande nel lido. “Noi facciamo entrare chiunque porta del cibo. Non facciamo entrare bottiglie di vetro. La scritta è fatta in modo generale. È un errore di stampa. Il cartello è vecchio“. Dopo l’impossibilità di consumare il cibo portato da casa, la madre di famiglia ha acquistato una pizza al lido per lei e i suoi figli. Lo scontrino, però, è diventato oggetto di dibattito, in quanto non era fiscale e portava una data sbagliata (del mese di aprile). I proprietari hanno controbattuto: “Quattro giorni fa abbiamo avuto un controllo della Guardia di Finanza. Quello mostrato dalla signora si vede che non era di quel giorno”.

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Il Fatto Quotidiano

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