Perugia ha aperto il museo del cioccolato più grande al mondo
- Postato il 1 novembre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Perugia consolida il suo legame secolare con il cioccolato con l’inaugurazione della Città del Cioccolato, all’interno dell’ex Mercato Coperto, un’esperienza immersiva, multisensoriale e culturale che ripercorre la storia del cacao dall’antichità ai giorni nostri..
Il progetto è il risultato di un lungo percorso di riqualificazione urbana e di una visione condivisa tra istituzioni, imprese e realtà culturali. L’edificio, ristrutturato nel 2016 con il sostegno di Regione Umbria e Fondazione Perugia, è stato oggetto di un ambizioso piano di valorizzazione che ha portato, nel 2024, alla nascita della società Destinazione Cioccolato Srl SB, concessionaria trentennale dello spazio.
Un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro ha dato forma a un centro tematico unico nel suo genere, sostenuto dal programma ministeriale “Italia Economia Sociale” e dal contributo di Intesa Sanpaolo e di una vivace campagna di equity crowdfunding che ha coinvolto quasi duecento investitori privati.
Un legame indissolubile con la storia di Perugia
Non poteva che sorgere qui, nel cuore della città che ha dato i natali alla Perugina e al celebre Bacio, la nuova capitale del cioccolato mondiale. L’ex Mercato Coperto, costruito nel 1932 per volontà di Giovanni Buitoni, oggi si rinnova come tempio del gusto e della memoria. La grande terrazza, affacciata su uno dei panorami più suggestivi dell’Umbria, diventa così la cornice ideale per un’esperienza che unisce cultura, storia e dolcezza.
A pochi passi, in Via Alessi, è stato restaurato anche il primo laboratorio Perugina, risalente al 1907, grazie alla collaborazione con Luisa Spagnoli Spa. All’interno si ritrovano strumenti e dettagli originali, come il banco di marmo su cui la stessa Luisa Spagnoli sperimentò le prime creazioni al cioccolato. Accanto, nei locali storici di Via Angusta, è nato il LAB – Luisa Annibale Base, un laboratorio esperienziale diretto dal maestro degustatore Roberto Caraceni, dove si svolgeranno degustazioni, masterclass e workshop dedicati alla cultura del cacao.
Il viaggio nella storia del cacao
La Città del Cioccolato si estende su 2.800 metri quadrati distribuiti su due piani: il viaggio inizia al piano superiore, dove un cielo digitale riproduce suoni e atmosfere di una foresta tropicale, per introdurre alla geografia del cacao. Tra proiezioni interattive e installazioni artistiche firmate da Manuel Gardina, si attraversano i secoli e i continenti: dalle antiche civiltà del Sud America che veneravano il cacao come bevanda sacra, fino alle corti europee dove la cioccolata divenne simbolo di lusso e raffinatezza.

Una passerella di legno, o per i più curiosi un divertente scivolo, conduce poi al piano inferiore dove, tra luci soffuse e profumi evocativi, prende vita una piantagione di cacao in cui osservare da vicino le cabosse crescere sui tronchi, seguire il processo di fermentazione e di essiccazione delle fave e scoprire il percorso che trasforma il seme in cioccolato. A impreziosire l’ambiente, la mostra fotografica “Mujeres del Cacao” del venezuelano Jesús Ochoa, un omaggio alle donne che lavorano nelle piantagioni di Chuao, in Venezuela.
La visita si conclude in un’area dedicata alla fabbrica bean to bar firmata FBM, dove il pubblico può cimentarsi nella creazione della propria tavoletta di cioccolato.
Sostenibilità, ricerca e biodiversità
Pannelli interattivi e installazioni multimediali illustrano temi come la sostenibilità ambientale, la tutela della biodiversità e l’impatto del cambiamento climatico sulle coltivazioni. Tramite speciali visori, è possibile esplorare a distanza la piantagione di Playa de Oro, in Ecuador, dove Eurochocolate sostiene progetti di miglioramento sociale per i coltivatori.
All’interno del museo trova spazio anche il Programma Cacao of Excellence, trasferito da Roma a Perugia, che coordina un laboratorio di analisi e ricerca scientifica sul cacao sostenuto dall’Alliance of Bioversity International and CIAT. Qui vengono selezionati i migliori 50 campioni di cacao del mondo, un riconoscimento che premia qualità, sostenibilità e diversità genetica.
Un museo per tutti, grandi e piccoli
Ancora, le aree Piantalab e Coloralab invitano i bambini a scoprire, giocando, come nasce una tavoletta di cioccolato, mentre la Snap Room sorprende con un’installazione sonora che riproduce lo scrocchio del cioccolato spezzato.
C’è spazio anche per la salute e il benessere, grazie a un allestimento curato con ISCHOM che spiega, con modelli anatomici e proiezioni, gli effetti positivi del cacao sul corpo umano.
Il lato glamour del cioccolato
Oltre alla produzione e alla storia, il museo celebra anche l’impatto del cioccolato sull’immaginario collettivo, con sezioni dedicate alla moda e al design italiani. Spicca l’abito ideato da Nicoletta Spagnoli, un raffinato omaggio in tessuto e colore alla dolce materia prima, e una selezione di opere ispirate al connubio “Circo e Cioccolato”, firmate da celebri stilisti italiani.
Nel settore del design trovano posto oggetti simbolici e curiosità industriali, come la genesi della celebre bottiglia della Coca-Cola, ispirata proprio alla forma della cabossa, e creazioni firmate da designer come Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Paolo Ulian e Odoardo Fioravanti, in collaborazione con il Museo Alessi.
La Sala Choco Expo, invece, ospiterà mostre temporanee e progetti internazionali: la prima sarà dedicata alla Colombia, con un focus sul programma Agrocadenas, che sostiene oltre mille famiglie di piccoli produttori agricoli grazie alla cooperazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il regno del gusto
La visita si conclude tra profumi e tentazioni. Il Choco Shop, accessibile anche dall’esterno, è il più grande negozio di cioccolato al mondo: un paradiso di etichette internazionali, produzioni artigianali e specialità firmate Costruttori di Dolcezze by Eurochocolate. Ospita 150 aziende, provenienti da Europa, America, Africa e Asia, per una vetrina globale di sapori e tradizioni.
Dalla boutique del cioccolato si accede all’area dell’Arcone, un soppalco storico che collega il museo a Piazza Matteotti, custode di antiche leggende perugine.
Infine, sulla terrazza panoramica, il Chocolate Bar invita a concedersi una pausa golosa tra praline, bevande e creazioni originali come il “Colpo di Fulmine” o le “FetteXfette”, da gustare sia in versione dolce che salata.
