Perché Dubai si è aggiudicata il titolo Città più sostenibile al mondo

  • Postato il 23 novembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Dubai ha ufficialmente ottenuto il riconoscimento di Città Sostenibile leader al mondo ai World Sustainable Travel & Hospitality Awards 2025, un risultato che la proietta al centro della discussione globale sul turismo responsabile e sulle strategie urbane a basso impatto. Il prestigioso titolo, assegnato dai votanti del WSTHA, è stato annunciato durante la cerimonia di gala ospitata al Terra di Expo City Dubai, dove centinaia di figure di riferimento del turismo sostenibile si sono riunite per celebrare i pionieri di un settore sempre più orientato al Net Positive Impact.

L’evento, organizzato in collaborazione con la World Sustainable Hospitality Alliance, ha distinto le realtà che stanno ridefinendo gli standard internazionali di un’ospitalità capace di integrare responsabilità ambientale, innovazione e crescita economica. Per Dubai, che negli ultimi anni ha lavorato per trasformare la propria immagine da capitale del lusso a laboratorio avanzato di sostenibilità urbana, tale riconoscimento rappresenta una conferma del percorso intrapreso.

Un approccio multiforme alla sostenibilità urbana

L’assegnazione del titolo non arriva per caso: la città ha messo in campo una strategia articolata che coinvolge energia, edilizia, infrastrutture e gestione delle risorse. Uno dei progetti più emblematici è il parco solare Mohammed bin Rashid Al Maktoum, oggi considerato uno dei più vasti impianti mono-sito al mondo dedicati all’energia solare. L’impianto non è soltanto un simbolo architettonico, ma un pilastro tecnologico che contribuisce in modo sostanziale alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e alla diminuzione complessiva delle emissioni di carbonio.

L’investimento in energia pulita si inserisce in una visione più ampia, in cui Dubai punta a una diversificazione delle fonti energetiche e alla costruzione di un sistema urbano resiliente. La transizione verso le rinnovabili è così diventata una delle colonne portanti delle sue politiche ambientali, dando forma a un modello di sviluppo che mira a combinare crescita economica e tutela del territorio.

Edifici intelligenti e riduzione dei consumi

Skyline di Dubai Marina City
iStock
Il futuristico skyline di Dubai Marina

In parallelo alla rivoluzione energetica, Dubai ha sviluppato un sistema di certificazione edilizia, Al Sa’fat, pensato per garantire standard elevati in termini di bioedilizia. L’implementazione delle linee guida ha portato oltre la metà dei nuovi edifici a rispettare i requisiti minimi di sostenibilità, contribuendo così a un notevole risparmio energetico.

Gli edifici certificati di livello Platinum, in particolare, possono raggiungere un’efficienza superiore del 35% rispetto alle costruzioni tradizionali e ridurre l’impronta ambientale dell’intero tessuto urbano. Un approccio che non si limita a definire criteri tecnici, ma incoraggia una cultura dell’edilizia responsabile, orientata a integrare tecnologie intelligenti, sistemi di climatizzazione efficienti e materiali a ridotto impatto.

In un contesto come quello mediorientale, dove il clima impone sfide significative nella gestione delle risorse, le innovazioni dell’edilizia sostenibile rappresentano uno strumento strategico che permette alla città di proiettarsi verso un futuro più equilibrato.

Il riconoscimento e le voci dei protagonisti

Nel ricevere il premio, Anas Al Ablam, portavoce del Dubai Tourism, ha sottolineato come questo risultato appartenga alla popolazione e rifletta un impegno condiviso verso modelli di sviluppo più responsabili. La cerimonia non ha solo valorizzato il lavoro di Dubai, ma ha evidenziato il ruolo centrale della cooperazione internazionale nel ridefinire gli standard globali del turismo sostenibile.

Tra i primi a congratularsi per la vittoria è stato Glenn Mandziuk, Presidente e CEO della World Sustainable Hospitality Alliance, la cui rete rappresenta oltre 66.000 hotel nel mondo e più di otto milioni di camere. Mandziuk ha sottolineato come il caso di Dubai dimostri che l’innovazione e la sostenibilità non siano elementi accessori, ma componenti essenziali per costruire un futuro improntato alla Net Positive Hospitality, capace cioè di generare benefici ambientali e sociali superiori agli impatti prodotti.

Anche Justin Cooke, Vicepresidente Esecutivo dei WSTHA, ha rimarcato il valore del premio, definendo Dubai un esempio credibile e concreto di città impegnata nella protezione del pianeta per le generazioni future. Le sue parole hanno ribadito l’importanza di una leadership capace di trasformare visioni ambiziose in azioni misurabili e rendere la città degli Emirati un punto di riferimento per il settore.

Autore
SiViaggia.it

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