Napoli celebra i 65 anni di Maradona tra arte, musica e solidarietà
- Postato il 30 ottobre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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                                                                            Il Quotidiano del Sud
Napoli celebra i 65 anni di Maradona tra arte, musica e solidarietà

Napoli celebra i 65 anni di Maradona tra arte, musica e solidarietà. Sui social del Napoli: «Passano gli anni, rimane la leggenda. Buon compleanno Diego».
NAPOLI – Oggi, 30 ottobre, Diego Armando Maradona avrebbe compiuto 65 anni. E Napoli — la sua Napoli — non dimentica. Non può. Perché in questa città, il tempo non cancella, ma scolpisce nel cuore. Cinque anni dopo la sua scomparsa, Diego è ancora ovunque: nei vicoli che profumano di pizza e malinconia, nei murales che ne custodiscono lo sguardo fiero, nel sorriso dei bambini che tirano calci a un pallone sognando la stessa magia.
All’alba, il Napoli ha pubblicato un messaggio semplice, poche parole e un’immagine che vale più di un romanzo: «Passano gli anni, rimane la leggenda. Buon compleanno Diego». Sui social, immagini, dediche e lacrime digitali. Gli ex compagni, riuniti nell’associazione Napoli Legend, hanno diffuso un video che sa di abbraccio collettivo: Careca, Bruno Giordano, Carnevale, Alemao, Castellini, Renica, Francini, Galli, Ferrario, Muro. Tutti uniti in un’unica voce, piena d’affetto: «Ci manchi tanto. Sei stato un grande capitano e un amico sincero». Parole semplici, ma cariche di una nostalgia che non conosce confini. Perché Diego non è stato solo un capitano: è stato il fratello maggiore di un popolo intero.
Una canzone per Diego Armando Maradona, tra cielo e terra
E in questo giorno carico di emozione, arriva anche la musica a farsi preghiera. Nicola Di Bari e Vittorio Grigolo gli dedicano “De vez en cuando”, un brano nato dal cuore — scritto da Egale Cerroni, musicato da Sergio Rendine, arrangiato da Demo Morselli. Una melodia in spagnolo che sa di Buenos Aires e di Napoli, di abbracci che attraversano l’oceano, di un talento che non conosce confini. Il brano, dolce e malinconico come il tocco di Diego sul pallone, sarà pubblicato il 14 novembre da Clodio Music.
«Abbiamo voluto ricordare una stella che non verrà mai dimenticata», ha dichiarato Di Bari. E mentre le note si alzano leggere, sembra quasi di vederlo danzare ancora, con quel passo leggero e divino che trasformava il calcio in poesia.
Napoli accende la luce della solidarietà
Nel cuore della città, la mensa di San Vincenzo de’ Paoli ha accolto una cena solidale in onore della leggenda del calcio. I tavoli si sono riempiti di piatti e di sorrisi, in un abbraccio partito da via Santa Sofia fino a Buenos Aires, collegata in diretta per condividere l’emozione. Perché Diego appartiene a due popoli, a due mondi, a due mari — quello del Plata e quello del Golfo.
Intanto, la statua di Domenico Sepe, dedicata al Pibe de Oro, lascia il suo museo ai Quartieri Spagnoli per un pellegrinaggio simbolico: dal Maschio Angioino a piazza del Plebiscito, passando per l’ospedale Santobono, fino a Poggioreale, dove sarà restituito alla comunità il campetto Claudio Miccoli. Lì, tra le voci dei bambini e l’odore di terra bagnata, verranno donati 200 palloni, come 200 promesse di sogni da rincorrere. Come se ogni sfera fosse una scintilla del suo tocco, un piccolo frammento del suo genio.
Cene e brindisi per D10S
Dalle 20.30, in diverse pizzerie napoletane, sarà attiva l’iniziativa del “tavolo sospeso”: quattro posti offerti ai bisognosi, nel nome di Diego. Un gesto che profuma di umanità e di pizza margherita, un atto d’amore semplice e disarmante — proprio come lui. E all’Ostaria Pignatelli Privé, in via San Pasquale a Chiaia, in programma una cena-tributo dedicata a D10S: una serata tra cibo, musica e ricordi, in cui ogni brindisi ha il sapore di una carezza al cielo.
Napoli non dimentica. Napoli non dimenticherà mai. Perché Maradona non è solo una leggenda del calcio: è una parte dell’anima di questa città. Ogni volta che un bambino calcia un pallone nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, ogni volta che il vento porta via un coro dallo stadio, ogni volta che un sogno sembra impossibile — Diego è lì. Con il suo sorriso perspicace, con la sua mano tesa, con il suo cuore grande come Napoli.
Il Quotidiano del Sud.
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