L’appello di Osa e Pai: “Salviamo migliaia di agnelli e capretti: a Pasqua mangiamo vegano”
- Postato il 17 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Salviamo migliaia di agnelli e capretti: a Pasqua mangiamo vegano”. È l’appello dell’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e del Partito Animalista Italiano (PAI) per festeggiare una Pasqua “davvero religiosa ed eticamente rispettosa di ogni essere vivente”.
“Per il pranzo di Pasqua, in nome di una tradizione anacronistica e crudele, almeno 500.000 agnelli e capretti finiscono anzitempo la loro breve e sofferta esistenza, dopo essere stati brutalmente allontanati dalle madri. Un rituale che si ripete ogni anno, ma che oggi, fortunatamente, inizia a essere messo in discussione. Non mancano infatti segnali positivi che evidenziano un’inversione di tendenza: da diversi anni: il consumo pasquale di carne di agnello e capretto è in costante diminuzione”.
“Le cause sono molteplici: dalle ridotte capacità economiche degli italiani all’aumento progressivo di vegetariani, vegani e persone più consapevoli del destino degli animali. Il loro numero sfiora ormai il 10% della popolazione, mentre la ricerca sulla carne coltivata sta facendo passi da gigante. E presto – nonostante le resistenze del ministro Lollobrigida e della Coldiretti – sarà possibile gustare bistecche e cosce di pollo senza uccidere alcun animale, evitando la distruzione delle foreste e destinando le colture agricole non al bestiame, ma all’umanità affamata”.
PAI ed OSA ricordano “quanto sia semplice e gratificante scegliere un menù senza sangue animale e comunque gustoso: basta infatti navigare su internet per trovare moltissime proposte di piatti privi di carne e pesce. Con un po’ di creatività e attenzione, si possono preparare ricette deliziose utilizzando ingredienti della tradizione contadina, in particolare le eccellenze delle produzioni agricole liguri. Così facendo si onora davvero la vera tradizione e si rispetta il decoro autentico della cultura materiale dei nostri contadini”.
“Scegliere una Pasqua senza crudeltà significa scegliere una Pasqua più umana, più vera. Una Pasqua gentile”.