UNICAL VOICE – Gli studenti dicono: “Basta sottovalutare le discipline umanistiche!”

  • Postato il 23 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
UNICAL VOICE – Gli studenti dicono: “Basta sottovalutare le discipline umanistiche!”

Gli studenti delle materie umanistiche dicono “Basta!”. Non si riconosce l’importanza di cultura, comunicazione e della filosofia.


Vi siete mai chiesti quanto può essere frustrante investire tempo, denaro e salute psico-fisica per anni nello studio di una disciplina per poi sentire sminuire il proprio percorso? Questo è quello che accade quotidianamente dentro e fuori l’ambiente universitario agli studenti e alle studentesse delle discipline umanistiche.

In Italia, ma anche in molti altri Paesi del mondo, la richiesta lavorativa riguarda principalmente l’ambito STEM, la biomedicina e l’economia, e questo si ripercuote sulle offerte formative di questi corsi di laurea. I dati Excelsior sul prospetto di fabbisogno lavorativo tra il 2024 e il 2025 evidenzia che le necessità in ambito STEM (84.400-92.900 posti), economico-giuridico (47.600-52.800 posti) e medico-sanitario (38.700-39.000 posti) sono maggiori di quelle in ambito letterario, storico-filosofico, artistico e linguistico messe insieme (16.400-18.100 posti). Fanalino di coda l’ambito psicologico (4.300-4.500 posti).

L’offerta formativa è minore negli ambiti più richiesti e maggiore in quelli meno richiesti, per questo le università investono maggiormente sul riempire questo vuoto a favore delle aziende.

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STEM VS STUDI UMANISTICI: BASTA

Come analizzato dalla sezione news dell’Unical, solo 1 articolo ogni 30 riguarda l’evoluzione della ricerca o una nuova offerta formativa in ambito umanistico e nell’ultimo spot dell’università per pubblicizzare l’apertura dei TOLC sono stati considerati solo i corsi di laurea in matematica, ingegneria e psicologia, introdotta di recente nell’ateneo.

Nel ranking QS che classifica le migliori università del mondo in base a richiesta lavorativa, reputazione e impatto accademico, l’Unical ha guadagnato un posto solo in Matematica, Scienze dei Materiali, Chimica e Computer Sciences e neanche una postazione per le discipline umanistiche.

Questo evidenzia che il mondo accademico e del lavoro non riconoscono l’importanza della cultura, della comunicazione e della filosofia senza le quali sarebbe impossibile avviare qualsiasi ricerca scientifica tecnologica, medica o chimica poiché fanno studiano l’essere umano e dettano le regole per quello che necessita o meno per vivere e sopravvivere.

La ricerca accademica umanistica è fondamentale e università come l’Unical dovrebbero collaborare a favore della cultura, anziché attuare offerte formative di puro marketing. È importante e interessante divulgare più spesso le notizie sugli eventi e sulle ricerche del Dipartimento di Scienze Umanistiche, pubblicizzare di più questi corsi di laurea e valorizzare il DISU. Senza cultura filosofica, politica, sociologica non c’è scienza e non c’è tecnologia.

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