Un pugno di riso contro il riscaldamento globale. Dna senza più segreti, la adatteremo a caldo e siccità

  • Postato il 30 aprile 2025
  • Scienza
  • Di Blitz
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Nella notte dei tempi delle società matriarcali stanziate sulle pianure cinesi lungo le sponde dello Huang He, quando alle sole donne era concesso d’accostarcisi, quella varietà di Oryza sativa, comunemente detta riso, era coltivata con successo da millenni.

Svelati i segreti genetici del riso

Un paio di millenni più tardi le mondine delle pianure subalpine italiane, stessa fatica meno onori e danari: davvero il riso non ha più segreti (senza contare certe dimenticanze di Marco Polo)? Un pezzo della biografia del mondo da almeno 10mila anni (dicono che la denominazione d’origine debba indicare l’isola di Java).

pianta riso
Un pugno di riso contro il riscaldamento globale. Dna senza più segreti, la adatteremo a caldo e siccità (foto Ansa-Blitzquotidiano)

E ci sostenterà ancora anche quando tutto ciò che riguarda ambiente e clima sembra andare a rotoli, quando farà troppo caldo per metterci una pezza, sapremo come far germogliare comunque questo seme ostinato.

Il riso aveva infatti ancora da rivelare i segreti del suo genoma. Parliamo di una delle prime piante ad essere coltivate dalla quale oggi dipendono oltre 3,5 miliardi di persone.

Arma fondamentale contro la crisi climatica

I geni e le caratteristiche del Dna appena scoperte in uno studio costituiscono un’arma fondamentale contro la crisi climatica in atto e permetteranno a questa coltura, una delle più importanti del mondo, di adattarsi al caldo, alla siccità e a terreni più ricchi di sale.

Lo studio pubblicato sulla rivista Nature Genetics e guidato da Università di scienza e tecnologia King Abdullah (Kaust) dell’Arabia Saudita e da Università di Wageningen dei Paesi Bassi, con la partecipazione per l’Italia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, consentirà anche di introdurre la coltivazione del riso in regioni ora impossibili a causa delle condizioni climatiche.

La selezione fatta per secoli dagli agricoltori, che hanno puntato a migliorare le caratteristiche nutrizionali e massimizzare le rese ha molto ridotto e impoverito la diversità genetica del riso e, di conseguenza, la sua resilienza agli stress ambientali.

Invece, i parenti selvatici del riso potendosi evolvere indisturbati hanno accumulato una notevole varietà genetica e, con questa, la capacità di adattarsi a molte condizioni ambientali.

Per questo motivo, i ricercatori coordinati da Rod Wing di Kaust e Università dell’Arizona, Eric Schranz di Wageningen e l’italiano Andrea Zuccolo di Kaust e Scuola Sant’Anna, si sono concentrati proprio su questi parenti del riso.

Focus sui parenti selvatici del riso

I risultati mostrano che nei Dna delle specie selvatiche sono presenti geni che hanno rafforzato la resistenza della pianta alle temperature più elevate, ai terreni più secchi e salati e ad altri fattori ambientali che stanno diventando sempre più comuni in tutto il mondo a causa del cambiamento climatico.

“L’analisi del genoma svolta in questo studio – commenta Schranz – permette di comprendere come si sono evoluti il riso e i suoi parenti selvatici, e offre una base completa dalla quale potranno partire gli sforzi futuri volti a sviluppare colture più robuste, in grado di resistere ad ambienti difficili”.

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Autore
Blitz

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