Stelle cadenti come se piovesse a maggio. Picco di attività la notte tra il 5 e il 6, anche 50 meteore l’ora
- Postato il 5 maggio 2025
- Scienza
- Di Blitz
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“Qual rugiada o qual pianto, / quai lagrime eran quelle / che sparger vidi dal notturno manto / e dal candido volto de le stelle?”.
Per rispondere all’interrogaazione poetica dell’innamorato Torquato Tasso, il mese di maggio è quanto di più eloquente se parliamo di stelle cadenti.
Eta Aquaridi, figlie della cometa Halley
La risposta, visibile sui nostri cieli in maniera spettacolare proprio in questi giorni, è Eta Aquaridi. Stelle cadenti figlie della cometa Halley che lagrime usano spargere dal 19 aprile al 28 maggio.

Con un picco di attività previsto nella notte tra il 5 e il 6 maggio, quando è possibile ammirare anche 50 meteore all’ora. La stessa cometa, osserva l’Unione Astrofili Italiani (Uai), genera anche lo sciame delle Orionidi in ottobre.
L’appuntamento con gli sciami meteorici
Ma il mese di maggio si preannuncia particolarmente interessante per gli appassionati di stelle cadenti: saranno infatti visibili molti altri sciami meteorici, anche se meno intensi, come le Eta Lyridi che raggiungono il picco il 9, le lambda-Draconidi attive intorno all’11, le upsilon-Cygnidi del 15 e le epsilon-Draconidi, al loro massimo il 24 maggio.
La volta celeste del mese è dominata dalle costellazioni estive del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, ma le stelle più brillanti si trovano più a Nord-Est: Arturo nel Bootes e Vega nella Lira, regina delle notti d’estate. Continua, inoltre, il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
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