“Tutor non omologato” sulla A10 Genova-Ventimiglia: sanzione annullata
- Postato il 21 febbraio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Il giudice del tribunale di Savona ha annullato l’ordinanza-ingiunzione della Prefettura di Savona che aveva rigettato il ricorso di un autista, assistito dall’avvocato Roberto Iacovacci del Foro di Latina, sanzionato in seguito alle rilevazione di velocità effettuate con apparecchiatura Sicve-Tutor.
Lo riporta l’agenzia giornalista LPS, sull’autostrada A10, nel tratto lungo km 4,397, in direzione Ovest, nel territorio del comune di Albisola Superiore, era stato rilevato che il trasportatore aveva superato di 13 km/h il limite di 70 kmh stabilito in quel tratto autostradale.
L’utente aveva prodotto ricorso rigettato dal Prefetto di Savona attraverso l’ordinanza prefettizia impugnata poi dinanzi al Giudice di Pace di Savona, che aveva dato ragione alla Prefettura.
Ma l’utente sanzionato si è rivolto al Tribunale di Savona che ha ritenuto fondato l’appello e condannato la Prefettura di Savona al pagamento delle spese dei due gradi di giudizio e i compensi in favore dell’avvocato Iacovacci, accogliendo le ragioni sostenute dal legale.
Nei motivi della decisione si legge che “il Giudice di Pace sembra incorrere nel medesimo errore in cui cade la difesa di parte appellata (Prefettura di Savona), nel prospettare la piena equipollenza tra ‘approvazione’ ed ‘omologazione’ delle apparecchiature di rilevazione”.
Decisiva ed assorbente, ai fini della decisione, si è rivelata l’eccezione concernente la mancata omologazione del dispositivo elettronico di rilevazione della velocità, che risulta solo approvato: “L’onere della prova deve rilevarsi come non assolto, dalla Prefettura di Savona, con particolare riferimento alla documentazione relativa all’omologazione delle apparecchiature utilizzate”.
La stessa Prefettura, “si sarebbe limitata a produrre la documentazione comprovante la sola approvazione del dispositivo di rilevamento della velocità, non allegando di contro quella riferita alla procedura di omologazione” tentando di ovviare a tale omissione, prospettando la perfetta fungibilità tra omologazione e approvazione, sulla scorta di circolari del Ministero dell’Interno del lontano 2007 e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” le quali deporrebbero nel senso della piena equipollenza delle richiamate procedure.
Scrive ancora il giudice del Tribunale di Savona: “Trattasi di proposta interpretativa già confutata dalla giurisprudenza di legittimità, la quale ha chiarito che in tema di violazioni del codice della strada per superamento del limite di velocità, è illegittimo l’accertamento eseguito con apparecchio autovelox approvato ma non debitamente omologato, atteso che la preventiva approvazione dello strumento di rilevazione elettronica della velocità non può ritenersi equipollente, sul piano giuridico, all’omologazione ministeriale prescritta dall’art. 142, comma 6, di procedimenti con caratteristiche, natura e finalità diverse”, come sancito dalla sentenza del 18/04/2024, n. 10505 della Corte di Cassazione”.