Ti ama, ma non lo dice: ecco cosa c’è davvero dietro, parola di psichiatra

  • Postato il 8 settembre 2025
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Difficoltà a manifestare l’amore: quale dinamica psicologica si nasconde dietro questo comportamento? Lo psichiatra rivela tutto.

Perché molte persone hanno difficoltà a dire “ti amo”? La questione, affrontata dalla psichiatra Marián Rojas Estapé, offre una chiave di lettura profonda sui meccanismi emotivi e comunicativi che governano le relazioni umane. In un contesto in cui l’espressione dei sentimenti appare sempre più fragile, la difficoltà nel manifestare affetto non è solo un problema individuale, ma un fenomeno psicologico complesso, spesso legato a una condizione denominata alessitimia.

Alessitimia: il silenzio delle emozioni non dette

La dottoressa Estapé, conosciuta per la sua presenza sui social e per il suo contributo alla divulgazione psicologica, spiega che molte persone, pur provando affetto intenso, incontrano ostacoli nel riconoscere, nominare e verbalizzare le proprie emozioni. Questo tratto psicologico prende il nome di alessitimia, che letteralmente significa “mancanza di parole per le emozioni”. La difficoltà non è nell’assenza di sentimenti, ma nel deficit comunicativo che impedisce di esternarli efficacemente.

Secondo la psichiatra, il problema si traduce spesso in un silenzio che, seppur non malintenzionato, può provocare sofferenza nelle relazioni. Essere semplicemente presenti o prendersi cura di qualcuno non sempre basta: le parole, come un semplice “ti voglio bene”, possono generare una trasformazione emotiva profonda e rafforzare i legami affettivi.

difficoltà nelle relazioni amorose
Quando non si riesce ad esprimere i sentimenti – blitzquotidiano.it

Le persone affette da alessitimia tendono a essere introverse, con un canale comunicativo chiuso che le porta a trattenere dentro di sé emozioni anche molto intense senza condividerle. Questo blocco si manifesta spesso attraverso segnali fisici come dolori muscolari, insonnia o stanchezza persistente: il corpo diventa la voce di un disagio emotivo non espresso.

L’alessitimia è un costrutto psicologico che coinvolge aspetti neurofisiologici e ambientali. Studi recenti confermano che l’emisfero destro del cervello, coinvolto nell’elaborazione emotiva, e l’emisfero sinistro, deputato al linguaggio, possono mostrare un’interruzione della comunicazione che spiega la difficoltà a esprimere verbalmente le emozioni.

La condizione non è considerata un disturbo a sé stante, ma piuttosto un tratto di personalità che può predisporre alla somatizzazione e a diverse patologie fisiche e psicologiche, tra cui disturbi d’ansia, depressione, disturbi alimentari e dipendenze. L’alessitimia si manifesta con una ridotta capacità di introspezione, difficoltà a mentalizzare le emozioni e una tendenza a manifestare il disagio emotivo attraverso il corpo.

Inoltre, la diffusione della comunicazione digitale ha introdotto un fenomeno definito alessitimia digitale, che aggraverebbe l’incapacità di riconoscere e gestire le emozioni a causa della carenza di segnali non verbali e paraverbali nelle interazioni online. La mediazione tecnologica limita la capacità di costruire legami affettivi autentici e di sviluppare competenze emotive profonde.

La sfida della comunicazione emotiva nelle relazioni moderne

Marián Rojas Estapé sottolinea l’importanza di promuovere le competenze comunicative nelle relazioni interpersonali, affinché le persone possano esprimere stati d’animo come tristezza, stanchezza o bisogno di affetto. La psichiatra suggerisce di avviare piccoli passi, come nel caso dell’emoji, per aprire gradualmente i canali di comunicazione emotiva.

Il silenzio affettivo non deve essere frainteso come assenza di sentimento, ma riconosciuto come un segnale di una realtà emotiva complessa che merita attenzione, ascolto e accompagnamento. La società contemporanea è chiamata a sviluppare una maggiore sensibilità verso chi vive questa difficoltà, imparando a “leggere” anche i messaggi non detti e a valorizzare il potere trasformativo di parole semplici ma significative.

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Autore
Blitz

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