Colesterolo e colazione: l’alimento che abbassa i valori senza ricorrere a farmaci

  • Postato il 7 settembre 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Il colesterolo alto è una delle condizioni più comuni tra la popolazione italiana. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 37% degli adulti presenta valori superiori a quelli consigliati, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Spesso ci si concentra su farmaci e cure quando la prevenzione potrebbe partire dalla tavola, in particolare dal pasto che apre la giornata: la colazione.

Sempre più studi scientifici dimostrano che iniziare la mattina con determinati alimenti aiuta a mantenere i livelli di colesterolo nella norma. Una buona abitudine che non sostituisce eventuali terapie prescritte dal medico, ma che rappresenta un alleato concreto nella gestione quotidiana della salute.

Perché la colazione incide sul colesterolo

La prima colazione non è solo un momento di pausa prima di uscire di casa: influisce in modo diretto sul metabolismo. Dopo il digiuno notturno, il corpo ha bisogno di carburante e le scelte che facciamo al mattino orientano l’andamento glicemico e lipidico per diverse ore.

Saltare la colazione o affidarsi a prodotti confezionati ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi non solo non offre energia duratura, ma può favorire squilibri nei livelli di colesterolo. Al contrario, un pasto bilanciato e ricco di fibre solubili contribuisce a limitare l’assorbimento del colesterolo cattivo (LDL) e a sostenere quello buono (HDL).

L’alimento che abbassa il colesterolo: l’avena

avena in barattolo
L’alimento che abbassa il colesterolo: l’avena (blitzquotidiano.it)

Diversi studi concordano: tra i cibi più efficaci per ridurre il colesterolo c’è l’avena. Inserirla nella colazione, sotto forma di fiocchi o farina, è una strategia semplice ed efficace. Il merito va a una particolare fibra solubile, il beta-glucano, che durante la digestione forma una sorta di gel capace di intrappolare parte del colesterolo e degli acidi biliari, riducendone l’assorbimento.

Secondo una ricerca pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, consumare almeno 3 grammi di beta-glucani al giorno (equivalenti a circa 70 grammi di fiocchi d’avena) può ridurre in modo significativo i livelli di colesterolo LDL. L’effetto è stato confermato anche dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che riconosce all’avena un ruolo ufficiale nella riduzione del colesterolo.

Come introdurre l’avena nella colazione quotidiana

Molti pensano all’avena come a un alimento monotono o legato esclusivamente alle diete, ma in realtà può essere gustosa e versatile. Una delle preparazioni più semplici è il porridge, una crema calda ottenuta cuocendo fiocchi d’avena in acqua o latte. Aggiungendo frutta fresca di stagione, un cucchiaino di miele o frutta secca, diventa un piatto completo e saziante.

Chi preferisce alternative più veloci può optare per l’overnight oats, ovvero fiocchi d’avena lasciati in ammollo durante la notte con yogurt o bevande vegetali e arricchiti al mattino con semi, frutta o spezie. Anche i pancake con farina d’avena rappresentano una valida opzione, perfetta per chi cerca varietà senza rinunciare al beneficio della fibra.

L’importanza delle fibre solubili

L’avena non è l’unica fonte di fibre solubili utili a ridurre il colesterolo. Anche la frutta, in particolare mele, pere e agrumi, contiene pectina, un’altra fibra capace di intrappolare grassi e zuccheri durante la digestione. Legumi come ceci, fagioli e lenticchie apportano ulteriori fibre preziose e possono diventare ingredienti ideali di colazioni salate, sempre più apprezzate anche in Italia.

Integrare fibre solubili già a colazione significa dare al metabolismo un segnale positivo fin dall’inizio della giornata. Questo non solo riduce il colesterolo, ma aiuta anche a controllare la glicemia e a mantenere il senso di sazietà, evitando spuntini eccessivi nelle ore successive.

Colazione mediterranea: un modello vincente

L’Italia vanta una tradizione alimentare riconosciuta come una delle più salutari al mondo: la dieta mediterranea. Anche la colazione può seguire questo modello, puntando su cereali integrali, frutta fresca, yogurt e frutta secca. Un mix che apporta carboidrati complessi, proteine e grassi insaturi, tutti elementi che contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo.

Ad esempio, una tazza di yogurt bianco con fiocchi d’avena, noci e una mela a pezzi rappresenta una colazione mediterranea completa. Le noci, in particolare, sono state oggetto di numerosi studi che ne hanno evidenziato la capacità di ridurre i livelli di LDL grazie alla presenza di acidi grassi omega-3 vegetali.

Gli errori da evitare a colazione

Non tutti gli alimenti che consumiamo al mattino hanno un effetto positivo sul colesterolo. Croissant, merendine e biscotti industriali contengono spesso grassi saturi e zuccheri in eccesso, che possono favorire un aumento dei trigliceridi e del colesterolo cattivo. Anche le bevande zuccherate, comprese alcune versioni di succhi di frutta confezionati, rappresentano un falso amico: forniscono calorie vuote e non apportano fibre utili.

Scegliere con attenzione cosa mettere nel piatto al mattino non significa rinunciare al gusto, ma piuttosto orientarlo verso opzioni che soddisfano il palato senza danneggiare la salute.

Colesterolo buono e cattivo: la differenza che fa la salute

Spesso si parla genericamente di “colesterolo alto”, ma in realtà è fondamentale distinguere tra LDL e HDL. Il primo, definito “cattivo”, tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Il secondo, l’HDL, svolge invece una funzione protettiva, perché trasporta il colesterolo in eccesso verso il fegato, dove viene eliminato.

Una colazione a base di alimenti ricchi di fibre, acidi grassi buoni e proteine magre non solo riduce l’LDL, ma aiuta ad aumentare l’HDL, creando un equilibrio favorevole per la salute cardiovascolare.

Cosa dice la ricerca scientifica

Le evidenze sono numerose. Un ampio studio pubblicato su Nutrition Reviews ha confermato che l’assunzione quotidiana di avena riduce significativamente i livelli di LDL e il colesterolo totale. Un’altra ricerca, condotta dall’Università di Harvard, ha dimostrato che chi consuma regolarmente cereali integrali a colazione ha un rischio inferiore di sviluppare malattie cardiache rispetto a chi preferisce prodotti raffinati.

Questi dati confermano che le scelte quotidiane, anche apparentemente piccole come cosa mettere in tavola al mattino, hanno un impatto reale e misurabile sulla salute a lungo termine.

Una buona abitudine che vale per tutti

Non serve essere già diagnosticati con ipercolesterolemia per prestare attenzione alla colazione. Iniziare la giornata con avena, frutta, yogurt o pane integrale è un gesto di prevenzione che vale per chiunque. Tanto più che queste abitudini, consolidate nel tempo, contribuiscono non solo a ridurre il colesterolo, ma anche a controllare il peso corporeo e a prevenire altre patologie metaboliche, come il diabete di tipo 2.

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Blitz

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