Team radio GP Messico: il calvario di Hamilton, la gioia contenuta di Leclerc
- Postato il 28 ottobre 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni
Lewis ha vissuto una gara parecchio difficile. Aveva l’occasione di portare a casa un podio, quello che sarebbe stato il primo della sua stagione. Ma sin dalla partenza la sua corsa ha preso una piega complicata che, di fatto, ha innervosito il britannico. Verstappen e Leclerc hanno tagliato curva 1 prendendo vantaggio, aspetto che non è andato giù all’ex Mercedes. Lo si evince dalle continue sue richieste via radio inerenti alle decisioni della direzione gara.
Il suo ingegnere di pista cerca di tranquillizzarlo, di fargli dimenticare quanto accaduto per dare la massima priorità alla corsa, considerando che la sua vettura va gestita con estrema attenzione sul tema gomme e freni. Ma Lewis non riesce a voltar pagina e resta ancorato a quanto successo in precedenza. Non si capacita del perché gli steward non abbiano preso provvedimenti con Max e non gli va giù che Leclerc sia davanti.
- Lewis Hamilton: “Ero davanti a Charles.”
- Riccardo Adami: “Ricevuto.”
- Lewis Hamilton: “Ho perso una parte della mia ala anteriore, penso.”
- Riccardo Adami: “Capito, ora ci diamo un’occhiata. Per il momento resta fuori.”
- Lewis Hamilton: “Gli altri hanno preso del vantaggio.”
- Riccardo Adami: “Ora non ti preoccupare, pensa alla gestione gomme e al lift and coast. Per ora tutto bene con la macchina.”
- Lewis Hamilton: “Cosa ne pensi delle altre vetture?”
- Lewis Hamilton: “Allora… cosa ne pensi della partenza? Gli altri hanno preso del vantaggio in curva 1.”
- Riccardo Adami: “La direzione gara ha notato tutto e stanno controllando. Ti raccomandiamo 100 metri in più di lift and coast. Devi aumentare di 100 metri il lift and coast.”
L’incontro ravvicinato con Max Verstappen
La pressione sale quando entra in lotta con il quattro volte campione del mondo. Max monta le gomme Medium, scelta per allungare il primo stint. Ciò malgrado, spinge alle spalle della vettura numero 44 e approfitta del massiccio lift off di Hamilton. L’olandese lo passa in curva 1 ma, non avendo spazio alla 2, taglia il prato e resta davanti. Hamilton si mette in scia nella retta che porta alla 4 e prova l’attacco all’esterno.
Ma il britannico non riesce a fermare l’auto, blocca l’anteriore e arriva lungo. Anche lui taglia il prato e non prende la via di fuga. Alché offre le sue ragioni in radio, sostenendo che non poteva fare altro perché è stato spinto verso l’esterno, non avendo spazio per fare la curva. Situazione che lo porterà alla sanzione per non aver rispettato le regole, in quanto avrebbe dovuto prendere il raccordo in asfalto per tornare in pista.
- Lewis Hamilton: “Sono stato spinto fuori.”
- Riccardo Adami: “Abbiamo visto, Lewis.”
- Lewis Hamilton: “È entrato [Max] all’interno e mi ha spinto verso destra.”
- Riccardo Adami: “Sì, abbiamo capito, ora concentrati sulla guida però.”
La gestione della staccata diventa cruciale
Qualche giro più tardi, l’impianto frenante si surriscalda. I fantasmi di Singapore si palesano e, per evitare un altro incendio sui dischi, il lift and coast aumenta vertiginosamente. Un livello molto superiore rispetto al resto dei piloti, più del doppio per farci un’idea. Lewis ne prende atto, ma non dimentica quanto successo al via. Per questo chiede ancora una volta se ci sono novità in tal senso. Poi si parla pure di mescole.
- Riccardo Adami: “Dobbiamo realizzare un totale di 300 metri di lift and coast.”
- Lewis Hamilton: “Quanto ne sto facendo adesso?”
- Riccardo Adami: “L’ultimo giro ne stavi facendo circa 200 metri.”
- Lewis Hamilton: “Cosa stanno facendo con la situazione relativa a curva 1?”
- Riccardo Adami: “Ancora nulla, cerca di concentrarti sulla tua gara. Cerca di stare più stretto in curva 1 per avere un’uscita migliore tra le curve 2 e 3, per il resto vai bene.”
- Riccardo Adami: “Aumenta di 50 metri il lift and coast in curva 12. Cosa mi dici delle tue gomme?”
- Lewis Hamilton: “Le gomme sono ok per il momento.”
Due pesi e due misure per Lewis
Se lasci la pista tagliando il prato e acquisti un vantaggio da questa manovra, in automatico la direzione gara ti penalizza. Questa la regola applicata. Hamilton cerca di giustificare la sua manovra, obbligato a passare sull’erba per mancanza di grip. Per di più si lamenta della decisione sul suo conto, in quanto Verstappen, sebbene in due occasioni abbia tagliato la pista, non è stato nemmeno investigato.
- Riccardo Adami: “Abbiamo una penalità di dieci secondi per la manovra recente con Verstappen. Ovviamente non siamo affatto d’accordo, ma non possiamo farci nulla. Cerca di mantenere la concentrazione sulla gara e spingi. Abbiamo Bearman alle nostre spalle.”
- Lewis Hamilton: “Non capisco… che brutta cosa. Il grip in quella zona è molto basso, non c’è aderenza, non potevo fare altro. Questi ragazzi sono incredibili…”
Il grande lavoro di Charles
Tagliare il traguardo in seconda posizione con una Ferrari SF-25 è un’impresa in questo campionato. Eppure Leclerc ci riesce di nuovo, bissando il medesimo risultato ottenuto a Monte Carlo. Una gara solida, dove il monegasco ha dovuto gestire parecchio la vettura per poi difendersi nel finale sul ritorno indiavolato di Verstappen. Per fortuna la Virtual Safety Car gli dà una grossa mano.
Sulla linea del traguardo il ferrarista tira un sospiro di sollievo, si complimenta con il resto della truppa e parla delle coperture. Il rendimento con le Medium non lo convince, tanto che domanda se ci fosse stato qualche problema con le pressioni. Preoccupazione presto smontata dal muretto, in quanto anche il resto dei piloti non aveva un grande feeling con questa mescola, preferendo quella a banda rossa.
- Bryan Bozzi: “P2, amico! Raffredda le gomme. Davvero ben fatto.”
- Charles Leclerc: “Grazie, ragazzi. Abbiamo fatto un ottimo lavoro. È stata una gara molto dura. Dobbiamo solo capire cosa sia successo con le gomme medie. Forse è stata una questione di pressioni? Non so…”
- Bryan Bozzi: “Le gomme Soft erano le preferite da tutti. Va’ sereno, hai fatto una gara super.”