“Stavi sicuramente svuotando la lavastoviglie. Mettici una buona parola con Pier Silvio Berlusconi”: Fiorello spiazza tutti e chiama Silvia Toffanin

Si susseguono le “vittime” delle incursioni telefoniche di Fiorello e Fabrizio Biggio a “Radio 2 Radio Show – La pennicanza”. Una delle protagoniste del pre pomeriggio di Fiorello è stata una ignara Silvia Toffanin: “Prima di far partire questa telefonata dicevamo che stavi sicuramente svuotando la lavastoviglie”. La conduttrice di “Verissimo” ha prontamente risposto: “Ho appena finito di lavare i piatti in effetti”. E ancora Fiorello: “Molti pensano che noi di questo mestiere certe cose non le facciamo”. Fiorello ha chiuso poi l’argomento: “Invece facciamo tutto”.

Ma Fiorello ha chiamato Silvia Toffanin per una richiesta speciale: “Ieri io guardavo Canale 5 e a un certo punto Eros Ramazzotti mi ha citato. Io volevo mostrare il video, ma noi siamo in Rai e magari qualcuno può fare causa. Volevo sapere se tu potessi mettere una buona parola con Pier Silvio Berlusconi“. La Toffanin lo ha tranquillizzato: “Ora lui è in riunione, ma tu mandalo in onda e io lo chiamo intanto”. Applausi e risate.

Tra temi caldi e gag surreali, Fiorello ha parlato del tax credit nel mondo del cinema: “La cultura va incentivata, altrimenti questo Paese diventa arido. Se fai un biopic su Adam Bodor incassi 1 euro, ma va fatto. Però serve anche autocritica: tra noi ci sono stati truffaldini che hanno girato film solo per prendere i soldi. Lo sappiamo tutti, è successo. Fermiamo chi truffa!”. A rafforzare il messaggio, ecco una chiacchierata al telefono con il “fake?” Gabriele Muccino: “Il tax credit? È una vergogna! Ci sono film che incassano poco, è vero, ma la gente va al cinema solo per i popcorn!”. E sul tema del ‘maccartismo’, il ‘regista’ si espone: “Ma io sono comunista, certo! Pensate che il mio cane si chiama Elio, come Elio Germano!”.

L’estate è alle porte e per Fiorello non ha dubbi: “In Rai inizia la stagione delle repliche!”. E così, lo showman presenta il palinsesto: “Lolita Lobosco 3, Imma Tataranni 3, Don Matteo 13, Un Professore 2… ma questo è accanimento terapeutico!”. Un’irresistibile combinazione di parodia, satira e nonsense, che ha già segnato l’inizio scoppiettante de ‘La Pennicanza’.

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