Ritrovato il busto di Jim Morrison rubato 37 anni fa dalla tomba. La polizia francese l’ha individuata durante una indagine anticorruzione

  • Postato il 20 maggio 2025
  • Trending News
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Dopo quasi quattro decenni, la marmorea effigie di Jim Morrison, rubata nel 1988 dalla sua tomba nel cimitero parigino di Père Lachaise, è stata ritrovata. La scultura, realizzata in onore del frontman dei Doors, era scomparsa nel nulla fino a pochi giorni fa, quando la polizia francese l’ha rinvenuta in maniera del tutto fortuita nel corso di un’indagine anticorruzione.

La tomba di Morrison, situata nel celebre cimitero di Père Lachaise, è da sempre meta di pellegrinaggi da parte di fan e curiosi. Nel 1981, in occasione del decimo anniversario della sua morte, lo scultore croato Mladen Mikulin aveva donato un busto in marmo in sua memoria, che però fu trafugata sette anni dopo, nel 1988. Solo oggi, dopo ben 37 anni, se ne ha notizia certa.

La notizia è stata confermata da fonti della polizia ieri, lunedì 19 maggio. L’immagine diffusa su Instagram dagli investigatori mostra la scultura in condizioni deteriorate: ricoperta di graffiti, con naso e bocca danneggiati. Al momento non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulle circostanze esatte del ritrovamento o sull’identità di chi ne fosse in possesso.

Jim Morrison, figura iconica della musica rock, morì nel 1971 a soli 27 anni. Con canzoni come “Light My Fire” e “The End”, incise insieme ai Doors, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura musicale mondiale. La sua morte precoce, avvenuta in circostanze mai del tutto chiarite – ufficialmente per arresto cardiaco, ma secondo alcuni a causa di un’overdose – lo ha reso uno dei membri più noti del cosiddetto “Club 27”, che include anche artisti come Jimi Hendrix, Amy Winehouse e Kurt Cobain.

L'articolo Ritrovato il busto di Jim Morrison rubato 37 anni fa dalla tomba. La polizia francese l’ha individuata durante una indagine anticorruzione proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti