Sposo parcheggia in divieto il giorno delle nozze: non ha patente né assicurazione
- Postato il 19 ottobre 2025
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- Di Virgilio.it
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A Verdello, in provincia di Bergamo, la Polizia locale è intervenuta durante un matrimonio. Lo sposo, un trentenne di origini marocchine, aveva parcheggiato l’auto in una zona vietata mentre all’interno del municipio si svolgeva la cerimonia. Pochi minuti dopo l’inizio, i vigili sono arrivati nel cortile e, tra invitati e addobbi, hanno steso il verbale che ha spento in fretta il clima di festa.
Nessuna licenza di guida
Gli agenti, risalendo alla targa del veicolo, hanno scoperto che il proprietario del mezzo non era abilitato alla guida, né italiana né straniera. La coppia, arrivata in ritardo, non aveva chiesto alcuna deroga per sostare vicino all’edificio comunale e le successive verifiche, nate come una semplice infrazione al Codice della Strada, hanno aperto una serie di accertamenti poi trasformate in qualcosa di ben più serio.
Trascorsi pochi giorni, la stessa vettura viene intercettata dai sistemi di lettura targhe durante un controllo della Polizia locale. Il segnale è automatico: assicurazione scaduta. Il mezzo viene fermato, e lo sposo, alla richiesta dei documenti, mostra una fotocopia, spiegando di avere perso l’originale. A quel punto gli agenti procedono al sequestro, depositando l’auto presso l’abitazione della moglie italiana, che risulta l’unica con una residenza stabile nel territorio.
Con il prosieguo delle indagini, al trentenne viene contestata una multa di 5.100 euro per guida senza patente, ma dagli archivi consultati dalle Forze dell’Ordine di Verdello salta fuori un precedente identico. Il documento di guida non è mai stato ottenuto, né in Italia né all’estero e così l’infrazione smette di essere solo una sanzione: si configurano gli estremi penali.
Le scoperte dell’indagine
Le verifiche successive cambiano il tono delle operazioni. Gli agenti scoprono che lo sposo non risulta residente in alcun indirizzo e che la sua documentazione non è in regola. Tra l’assenza della patente e l’assicurazione scaduta, la vicenda finisce sotto esame approfondito.
Quando gli operatori provano a rintracciare l’uomo, scoprono che non si trova più né a Verdello né nell’abitazione della moglie. Quest’ultima, contattata dal comando, dichiara di ignorare la sua posizione e di non avere contatti recenti con lui, il che alimenta i sospetti sul significato del matrimonio appena celebrato, ritenuto da alcuni un possibile strumento per ottenere la cittadinanza italiana.
Il fascicolo passa dunque dal piano amministrativo a quello giudiziario. La procura valuta la posizione del soggetto, mentre la Polizia locale mantiene aperta un’indagine parallela per verificare l’autenticità del legame coniugale e la regolarità dei documenti presentati al momento delle nozze. L’intero accaduto, avviato da un banale parcheggio, assume contorni di frode e di violazione reiterata delle norme sulla circolazione.
Il comandante della Polizia locale, Giovanna Farina, in una nota, sottolinea che “il caso riflette l’importanza dei controlli automatici e del coordinamento tra enti locali”. I lettori di targa, spiega, hanno permesso di ricostruire in pochi giorni una catena di infrazioni altrimenti destinata a rimanere invisibile, nonostante intrecci codici diversi.
L’auto al momento resta sotto sequestro, custodita presso l’abitazione della moglie, mentre lo sposo risulta ancora irreperibile. La procura di Bergamo segue la pista della permanenza irregolare e dell’eventuale simulazione di matrimonio, impegnata nelle verifiche di concerto con la Prefettura e gli uffici anagrafici del Comune.