“Sono una manipolatrice e una ladra. Non provo senso di colpa. Ho provato a strangolare un gatto, sono entrata nelle case…”: il libro choc della psicoterapeuta Patric Gagne

Si chiama Patric Gagne, è sposata e ha due figli. Del suo libro, Sociopath: A Memoir, parlano i tabloid e non solo. Perché la dottoressa (è una psicoterapeuta, non un dettaglio secondario) ha raccontato quando ha capito di essere sociopatica e come ci convive, continuando ad eserciare la sua professione. “Sono una sociopatica e lo adoro. Sono una bugiarda e una ladra. Sono manipolatrice a livello emotivo. Non provo senso di colpa. Non provo vergogna”, scrive.

Il suo è un libro molto controverso anche perché la dottoressa invita a essere “comprensivi con i socipatici” e spiega che alcune emozioni per loro (su tutte, la capacità di provare empatia) sono inaccessibili. “La gente vuole credere che un sociopatico si riconosca subito, ma noi impariamo presto — almeno io l’ho fatto — a nascondere il fatto che non proviamo le cose come gli altri. E usiamo comportamenti distruttivi per affrontare questa realtà. Quindi impariamo a mimetizzarci perfettamente”, il racconto. Gagne sostiene che, visto il numero dei socipatici (in Gran Bretagna sono tre milioni), dovrebbero essere pensare dei gruppi di sostegno come si fa per la depressione e invece sono molti gli psicoterapeuti che si rifiutano di curarli.

La regola che Gagne si è data fin da adolescente è evitare di causare dolore. A sette anni iniflò una matita nella testa di un altro bambino ma qualche tempo cercò di strangolare un gatto (sì) è lo lasciò andare. Il suo modo per gestire la patologia è quello di “concedersi degli sfoghi”: durante gli anni dell’università, entrava abusivamente nelle case degli altri. Dopo la confessione al papà e la fine degli studi, la 48enne decise di essere sincera con i colleghi: “Da allora ho scoperto che praticamente chiunque sappia che sono sociopatica vuole starmi vicino. Tutti hanno un lato oscuro, e l’idea di stare con qualcuno che può accettare la tua oscurità senza giudicarti è molto attraente per molte persone”. Come dimostrano gli studi, la sociopatia raggiunge il suo picco nei vent’anni, e oggi Gagne afferma: “La maggior parte delle mie tendenze distruttive ormai sono sparite”.

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