Sindaco Manfredi, il ricorso sulla nomina del nuovo sovrintendente del teatro San Carlo per me è surreale

  • Postato il 21 agosto 2025
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Cosa c’entra Fico (Roberto) con la poltrona di Sovrintendente del Teatro San Carlo, il più antico al mondo e tra i più prestigiosi? Come suggerisce lo stesso cognome, di musica lirica ne capisce un fico secco, quanto io di fisica quantistica. Mi sono sfogliata la biografia ufficiale dell’ex Presidente della Camera e già quella carica da molti vista fu come grazia ricevuta e non risulta alcun incarico in nessuno massimo (e neanche minimo) lirico.

Ma per Lei, sindaco Manfredi, Fico era il candidato ombra… Come lo è per Conte nella corsa alla Presidenza della Regione, cioè una pedina facile da manovrare. Giusto per fare un (im)pietoso confronto con il predecessore del Teatro San Carlo, Lissner a 19 anni fondava il suo primo teatro, poi diveniva sovrintendente all’Opéra di Parigi, alla Scala e al San Carlo.

Era talmente competente Lissner che con un “blitz politico” ci fu un tentativo maldestro di farlo fuori per una leggina approvata ad hoc sul limite d’età, 70 anni. Giustizia fu fatta e il Tribunale di Napoli lo reintegrò immediatamente dopo la figura barbina che l’illustre dirigenza – incluso Lei, sindaco, che è il Presidente della Fondazione Teatro San Carlo – fece con la stampa planetaria mentre il New York Times titolava a tutta pagina Such an operatic mess.

Alla conferenza stampa di fine mandato Lissner si è tolto qualche macigno dalla scarpa: “In Italia c’è un’ingerenza della politica nella cultura che altrove non c’è… La politica occupa il San Carlo ma non se ne occupa… Qui la gente ha paura di perdere la poltrona”.

Discutendo del “caso San Carlo” un amico magistrato (per carità, niente nomi) mi faceva notare che una volta preso atto che il Consiglio di Indirizzo del Teatro San Carlo aveva trovato una maggioranza con la benedizione del ministro della Cultura Alessandro Giuli, Lei, anziché puntare i piedi e fare ricorso contro la nomina del nuovo Sovrintendente Fulvio Adamo Macciardi, avrebbe potuto accettare la decisione della maggioranza… L’ego non conosce limiti.

Questa vicenda che sa di surreale si concluderà con l’ennesima riunione dei membri del CID, tra i quali l’imprenditrice Marilù Faraone Mennella e il rettore dell’ateneo Vanvitelli Gianfranco Nicoletti, e un rappresentante della Regione che hanno pubblicamente dichiarato non cambieranno assolutamente idea…

Sull’altro fronte Lei, Manfredi, giocherà a tutto campo la sua offensiva contro la nomina del nuovo Sovrintendente. Che le piaccia o no, sindaco, Macciardi è una figura di primissimo piano nella gestione teatrale e musicale. Invece Lei farà ricorso – scelta antieconomica – a spese dei cittadini. Anzi, i ricorsi al Tar saranno più di uno: il suo come presidente della Fondazione San Carlo, quello della Città Metropolitana, quello a nome del rappresentante del Comune in seno al CID e quello del Comune.

Olé, non manca più nessuno? Chi pagherà le esose parcelle di avvocato e l’eventuale condanna alle spese legali, in caso di soccombenza? Magari potrebbe anche diventare oggetto anche di una indagine della Corte dei Conti… Le ricordo che già la stessa Corte le ha contestato proventi per 763.063 euro dovuti ad “attività esterne in favore di committenti privati” incompatibili con la sua carica di docente universitario. Lei ha poi patteggiato e ne ha restituiti 210mila.

Lei Manfredi non ama Napoli, altrimenti non avrebbe trasformato negli ultimi 4 anni Piazza Plebiscito in una sorta di Luna Park, una fiera da paese a basso costo, con strimpellanti Gigi D’Alessio & Friends… Eh sì, dopo Pavarotti & Friends anche le pulci hanno la tosse in note. Il prezzo per occupazione di Piazza Plebiscito è variabile ma può scendere anche di molto se si tratta di eventi di grande richiamo internazionale, come per l’appunto Gigi D’Alessio (che si accontenta di sole tre date) Sal Da Vinci, Nino d’Angelo e altri.

In totale una quindicina di concerti spalmati per tutto il mese di settembre con relativi lockdown dell’intero quartiere, da aggiungere alla settimana dal 10 al 16 agosto – altri 21 spettacoli per la Rassegna “Restate a Napoli”. Malgrado le continue petizione dei cittadini “Salviamo Piazza Plebiscito”, per danni vanno dall’ inquinamento acustico allo sfregio di una delle piazze più belle al mondo. Petizioni da lei puntualmente ignorate. Malgrado la Sua promessa di valorizzazione e riqualificazione del complesso di piazza del Plebiscito, detto il mini Vaticano.

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Il Fatto Quotidiano

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