Sentono strani rumori provenire dalle pareti di casa, poi la scoperta choc: c’era un uomo che viveva nell’intercapedine tra due palazzi

Un clandestino a Portland. È questa la storia di un uomo che da tempo viveva abusivamente nell’intercapedine di un condominio nella periferia della città dell’Oregon. L’ingegno del quarantenne gli aveva permesso di costruirsi autonomamente uno spazio rigorosamente arredato e allestito come una vera e propria casa, con tanto di tv e corrente elettrica attaccata allo stabile. E lo aveva fatto allo scoperto, quasi silenziosamente, anche se era da un po’ di tempo che i residenti sentivano degli strani rumori venire dalle pareti delle loro case.

Si pensava che fossero rumori di fondo normali, ordinaria amministrazione. Invece, uno dei condomini ha deciso di allertare le forze dell’ordine proprio quando ha iniziato a notare una luce sospetta che fuoriusciva da un vano. Pensava fosse un ladro, ma gli agenti, una volta sul posto, hanno notato dei particolari insoliti. Una serratura danneggiata e una prolunga elettrica che passava attraverso una presa d’aria.

Dopo aver fatto irruzione, forzando l’ingresso, hanno trovato l’uomo che nello spazio tra due edifici aveva realizzato un’abitazione, con tutti i crismi. Come si apprende dal comunicato della polizia, pare che l’uomo vivesse da tempo lì. Il quarantenne, accusato poi di furto con scasso, aveva arredato lo spazio con tanto di luci, televisori, un letto e dei dispositivi elettronici, usufruendo chiaramente della corrente del palazzo.

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Il Fatto Quotidiano

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