Scanzano, giallo nella scomparsa della ragazza: scagionato il presunto stalker
- Postato il 7 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Scanzano, giallo nella scomparsa della ragazza: scagionato il presunto stalker

Scagionato il suo presunto stalker della ragazza scomparsa da Scanzano mercoledì e poi ritrovata. La ragazza dimessa dall’ospedale, non ha ancora presentato denuncia.
SCANZANO IONICO (MATERA) – Resta ancora avvolta nel mistero la scomparsa e il successivo ritrovamento della venticinquenne Francesca Scarcia, residente a Scanzano Jonico, nel materano. La giovane era scomparsa verso le 18 di mercoledì e i parenti avevano lanciato l’allarme con un post sui social. Dopo qualche ora, però, la notizia del ritrovamento è stata comunicata ai familiari dagli inquirenti, che hanno rassicurato sulle condizioni di Francesca Scarcia. Sulla vicenda si mantiene il massimo riserbo. La giovane sarebbe stata individuata dai carabinieri a Bernalda, seguendo le tracce lasciate dal suo telefonino. Da lì è stata accompagnata in ospedale, a Policoro, dove è rimasta ricoverata fino a ieri mattina, 6 novembre 2025, in uno stato di forte agitazione, ma incolume. Agli investigatori che le hanno parlato Scarcia avrebbe raccontato una prima versione dei fatti senza sporgere formale denuncia. Per ora.
LE OMBRE SULLA VICENDA E I TIMORI DEI FAMILIARI
Il caso, ad ogni modo, presenta ancora diverse ombre sulle quali stanno indagando la Procura di Matera e gli agenti della Polizia di Stato. Anche per il cognome “pesante” della protagonista di tutta la vicenda, figlia del fratello minore del boss di Policoro, Salvatore Scarcia.
La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza dell’abitazione in cui la 25enne convive col suo compagno da qualche anno. Nei video si scorgerebbe la ragazza mentre esce dalla sua abitazione e entra all’interno di un’autovettura di colore nero, probabilmente un’Audi. Era da sola in casa in quel momento, e si presume che conoscesse chi era alla guida. A poche ore dalla scomparsa i familiari avevano sostenuto che la 25enne non sarebbe mai potuta salire sua sponte su quell’auto. Avevano aggiunto, poi, che di recente aveva sporto denuncia per atti persecutori e aggressione nei confronti di un collega, extracomunitario, conosciuto sui campi durante la raccolta delle produzioni stagionali.
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Di qui il timore, immediato, che potesse esserle accaduto qualcosa di brutto. Tanto più che nei giorni scorsi il gip di Matera aveva revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta nei confronti dell’uomo. Sostituendola con un più blando divieto di avvicinamento alla vittima, unito all’obbligo di indossare un braccialetto elettronico in collegamento con le forze dell’ordine.
TELEFONINO SPENTO E MESSAGGIO SOSPETTO, NESSUNA ACCUSA PER L’UOMO INDICATO QUALE PRESUNTO STALKER DELLA RAGAZZA SCOMPARSA A SCANZANO
Dopo la denuncia della scomparsa tra i primi luoghi ispezionati dai carabinieri ci sarebbe stata proprio l’abitazione del presunto “stalker”. Ma avendolo trovato all’interno, apparentemente all’oscuro di tutto, le ricerche si sono spostate altrove. Fino a Bernalda. Il padre della ragazza aveva spiegato di aver cercato di contattare la ragazza, dopo la sua scomparsa, sul cellulare. L’apparecchio, però, risultava sempre spento, e l’unico messaggio di risposta ricevuto, in cui lei chiedeva di non cercarla, non gli sarebbe parso credibile.
Come se a inviarlo potesse essere stato chi l’aveva portata via. Dopo la sparizione di Francesca Scarcia e l’appello sui social dei familiari c’è stata una mobilitazione generale per ritrovarla, a partire dalla Garante regionale detenuti, vittime di reato, salute e anziani, Tiziana Silletti. «Bellissima questa Regione che si mobilita immediatamente per sostenere chi è in difficoltà», ha scritto su Facebook la garante. «Un segno concreto di solidarietà e di comunità viva».
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