Cosenza, cardiochirurgia della discordia. Al via le assunzioni

  • Postato il 8 novembre 2025
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Cosenza, cardiochirurgia della discordia. Al via le assunzioni

Autorizzato il reclutamento di 96 professionisti per aprire il reparto di cardiochirurgia a Cosenza. Spesa di circa 4,5 milioni all’anno, ad Azienda zero il compito di avviare le procedure


Quattro milioni e mezzo di euro per 96 assunzioni da avviare attraverso Azienda Zero. Sono i medici, gli infermieri, gli Oss necessari ad attivare i reparti di Cardiochirurgia e rianimazione Cardiochirurgica all’ospedale di Cosenza.

CARDIOCHIRURGIA IL REPARTO DELLA DISCORDIA

Il reparto “della discordia” che ha incendiato il dibattito tra Catanzaro e Cosenza a seguito dell’accreditamento mancato per il Sant’Anna Hospital, è stato inaugurato poche settimane fa ma, al momento, è una scatola vuota. C’è ma si deve riempire di professionisti.
Occhiuto, fresco di nomina bis a commissario ad acta, ha avviato le procedure autorizzative. Adesso Azienda Zero, che tra le sue funzioni ad oggi “zoppe” ha quella di accentrare tutte le procedure di assunzione del personale nelle strutture sanitarie calabresi, in primo luogo potrà guardare alle graduatorie aziendali regionali ancora aperte e poi avviare le procedure di reclutamento.
I numeri non sono piccoli, i quattro milioni e mezzo di euro vanno intesi come spesa annuale. L’azienda ospedaliera di Cosenza può spenderli in attesa che vengano approvati i piani assunzionali, considerando però questa spesa come un considerevole extra rispetto al budget.
Dei novantasei da assumere due dovranno essere primari.

CARDIOCHIRURGIA, IL PERSONALE

Servono poi sedici medici, 43 infermieri, 23 operatori sociosanitari e dodici tra tecnici, personale del comparto sanitario e riabilitativo. L’operazione è consistente e vede coinvolta, come noto, anche l’Unical che nelle ultime settimane ha ingaggiato il professore Daniele Maselli, uno dei massimi esperti di chirurgia mininvasiva, catanzarese e uno dei “creatori” della Cardiochirurgia al Sant’Anna hospital di Catanzaro. Un cortocircuito che negli ultimi mesi ha riacceso lo scontro con la città di Catanzaro, “scippata” di un’eccellenza.
Stando all’accordo il professore straordinario dovrà operare due volte la settimana proprio a Cosenza. Maselli, anche questa cosa nota, è anche il dottore che da “esterno” ha operato il presidente-commissario Roberto Occhiuto a Catanzaro.

OBIETTIVO PORTARE CARDIOCHIRURGIA A COSENZA A 400 INTERVENTI L’ANNO


Le aspettative sono molto alte. L’obiettivo è portare la Cardiochirurgia di Cosenza a circa 400 interventi all’anno, con una previsione di circa dieci milioni sia per interventi programmati che specialistici.
L’unica discrepanza al momento è quella sui posti letto. L’Unical aveva annunciato 16 posti letto di Cardiochirurgia e altri 10 di Rianimazione cardiochirurgica. Oggi, invece, si certificano per decreto commissariale sei posti per riabilitazione mentre restano immutati quelli di Cardiochirurgia. Il reclutamento, intanto, è avviato. Solo dopo si potrà definitivamente procedere all’attivazione delle unità operative. Azienda zero adesso potrà guardare alle graduatorie a tempo indeterminato delle aziende sanitarie calabresi, ma potrà anche procedere ad assunzioni a tempo determinato.
Il terreno è caldissimo, sull’ospedale di Cosenza pendono ancora i ricorsi contro le nomine dei primari universitari mentre resta sotto la cenere il fuoco tra Comuni confinanti per la nuova azienda ospedaliera (universitaria) da almeno tre anni in itinere.

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