Savona, la madre di Valentina Squillace a Russo: “Fate qualcosa”. Il sindaco: “Limitare mezzi pesanti in centro e garantire sicurezza dei pedoni”

  • Postato il 19 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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savona vista veduta dall'alto centro storico

Savona. “Questa mattina, prima del funerale, la mamma di Valentina mi ha detto ‘Fate qualcosa’. Don Angelo Magnano ha invitato le istituzioni a fare quanto necessario; un cittadino, dopo il funerale mi ha detto ‘Fai qualcosa’. Da sindaco sento il dovere di farmi carico di questa richiesta, anche al di là delle strette competenze comunali. Perchè è vero: non si può morire sulle strade”. Così il sindaco di Savona Marco Russo, nel giorno delle esequie di Valentina Squillace, deceduta a 22 anni dopo essere stata travolta martedì da un tir in corso Tardy e Benech.

Secondo il primo cittadino savonese “il tema riguarda non solo il traffico pesante, ma anche, in generale, la sicurezza delle nostre strade. È vero che è un tema complicato, perché la città è priva di circonvallazione e cinge il porto da tutti i lati, ma va detto che scontiamo un grande ritardo: da troppi anni Savona non ha adeguatamente affrontato né il problema dei camion né quello della sicurezza stradale, e vi è stata grande disattenzione da parte delle altre autorità pubbliche (Ministero, Anas, Regione, RFI e Autorità Portuale) che nel tempo non sono state sufficientemente sollecitate dalla comunità savonese. In questi anni, però, abbiamo provato a recuperare il tempo perduto, avviando numerose progettazione e intrattenendo le necessarie interlocuzioni con gli altri Enti. L’obiettivo è, da un lato, limitare l’attraversamento del nostro centro urbano da parte dei mezzi pesanti e, dall’altro lato, proteggere la sicurezza dei pedoni”.

“Queste sono le linee progettuali, innanzitutto sul traffico pesante, che ovviamente richiede tempo. Aurelia bis: competenza di Anas e del Ministero dei Trasporti, necessaria per l’aggiramento della città da parte dei mezzi pesanti e del traffico urbano proveniente o diretto fuori città, alleggerendo le vie urbane: il primo lotto (Albisola-corso Ricci) è completato all’85%, attualmente fermo per crisi dell’impresa; Anas assicura che a breve ripartiranno i lavori; per il secondo lotto (corso Ricci-casello di Savona) Anas sta predisponendo il progetto, dopo aver individuato d’intesa con il Comune il tracciato idoneo. Il Comune svolge ruolo di impulso e sollecito”.

La seconda linea progettuale riguarda “il traffico portuale, di competenza di Ministero, RFI, Anas, Autorità di Sistema portuale. Non vi è dubbio che sia necessario separare il più possibile il traffico portuale da quello urbano. Con l’Autorità Portuale stiamo lavorando in due direzioni. Da un lato lo spostamento del trasporto delle merci dai camion alla ferrovia: già oggi stanno aumentando i treni che trasportano merci (per esempio le autovetture), riducendo i camion; il Ministero, in accordo con il Comune e l’Autorità portuale, sta progettando un adeguamento della linea ferroviaria, con protezione delle case del centro ottocentesco, per potenziare il transito di merci e passeggeri; stiamo insistendo con il Commissario delle funivie affinché il trasporto del carbone sia trasferito sulla ferrovia. Dall’altro lato la viabilità dedicata: il traffico portuale deve assolutamente avere una strada dedicata che non comporti l’attraversamento della città. Per questo, insieme a tutte le istituzioni del territorio, abbiamo fatto inserire nel Piano regionale delle infrastrutture (PRIIMT) il progetto del tunnel di collegamento diretto tra porto e casello autostradale. Non deve essere considerato un sogno o una meta irrealizzabile ma una necessità assoluta e molto concreta per la città, come vediamo”.

“Poi c’è un terzo punto che riguarda la sicurezza dei pedoni. Le città sono state concepite, nei decenni passati, mettendo al centro l’autovettura con i pedoni obbligati ad adeguarsi al traffico veicolare. Da tempo, molte città, hanno messo al centro il pedone, la sua circolazione e la sua sicurezza. Savona è rimasta ferma. Per questo già dal 2024 abbiamo avviato il PUMS (Piano Urbano delle mobilità sostenibile) che ha proprio l’obiettivo di favorire la circolazione e la sicurezza delle persone e cominciato a pedonalizzare alcune vie. Nei primi mesi del 2026, concluso il percorso partecipativo, definiremo il Piano, che consentirà di attuare gli accorgimenti necessari per proteggere i pedoni”.

“Sappiamo che i tempi non sono immediati e siamo consapevoli che queste azioni vedono protagoniste soprattutto altre autorità pubbliche, però il Comune, oltre a fare ciò che gli compete, vuole continuare a svolgere un ruolo di impulso affinché i risultati si raggiungano nel più breve tempo possibile”.

Autore
Il Vostro Giornale

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