Sabbioneta. Una città patrimonio UNESCO da riscoprire grazie a Juergen Teller
- Postato il 6 agosto 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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7½ è il titolo della mostra di Jürgen Teller: un progetto appositamente realizzato per la Galleria degli Antichi e Sala degli Specchi di Palazzo Giardino di Sabbioneta. Il luogo è straordinario, collocato all’interno della città ideale di Vespasiano Gonzaga, in provincia di Mantova, patrimonio dell’Unesco. La relazione che si viene a creare tra l’antico e il contemporaneo è interessante e particolare.
L’allestimento della mostra di Juergen Teller a Palazzo Giardino a Sabbioneta
Ovviamente nessuna foto può essere appesa alle pareti, così Teller, insieme a Federico Fedel, ha studiato un particolare allestimento. Nella Sala degli Specchi, le fotografie sono appese a soffitto, creando una particolare atmosfera. Nella Galleria degli Antichi, invece sono poste orizzontalmente su un lungo tavolo di legno che impone al visitatore di immergersi fisicamente in quanto vuole guardare. Curatore della mostra è Mario Codognato, che aveva già lavorato con l’artista a Napoli.
Dal titolo al pensiero di Juergen Teller
Il titolo sembra un voto scolastico, ma così non è: testimonia piuttosto gli anni di collaborazione con la moglie, Dovile Drizyte e anche il tempo che quotidianamente trascorrono insieme. Teller si spoglia, racconta la sua vita intima, va ben oltre la fotografia di moda che lo ha reso celebre. L’etichetta della birra è un’immagine con la coppia che fa incontrare le proprie lingue. Lo spettatore è chiamato a partecipare totalmente. Come di fronte a ogni lavoro dell’artista sessantenne tedesco, che da quasi quarant’anni si è trasferito a Londra, ci troviamo di fronte a opere spiazzanti, che superano il limite della tipologia fotografica. Teller ha realizzato numerose campagne per importanti marchi, ma ha sempre operato al di là dei generi, creando spesso un certo scalpore.








Le opere di Juergen Teller in mostra a Sabbioneta
Le sue sono vere e proprie prese di posizione in cui l’ironia sfocia nella denuncia. Da una tasca di una giacca di jeans spunta un libro. Titolo è Why Trump, non ci sono punti interrogativi. È un’affermazione più che una domanda, un rimando al nostro tempo storico. We are building our future together No.98, è un’immagine del 2021 scattata a Napoli. Lui e la moglie, vestiti da operai, stanno scavando il marciapiede: stanno preparando il futuro anche per noi che guardiamo. La mostra ci introduce in una sorta di album di ricordi privati. Codognato spiega: “L’inclusione del quotidiano, l’istantaneo congelamento di ogni situazione immaginabile, hanno anticipato l’estetica dei social e influenzato in maniera evidente e inesorabile le ultime generazioni nel campo fotografico”. Un gruppo di pecore camminano tra le croci di un cimitero del nord, un bambino è seduto in mezzo a un gruppi di tavoli preparati per un pranzo ufficiale, una mela smangiucchiata è sul naso di una donna ritratta in un antico dipinto. Una mostra intima in cui tutto fa riferimento allo scorrere del tempo, al mutamento, ma anche all’amore, il suo, per Dovile, da cui non si separa mai, che ha cambiato totalmente la sua vita.
Angela Madesani
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L’articolo "Sabbioneta. Una città patrimonio UNESCO da riscoprire grazie a Juergen Teller" è apparso per la prima volta su Artribune®.