Reset, il boss Porcaro dal carcere: «Io non ho commesso mai reati»

  • Postato il 15 aprile 2025
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Reset, il boss Porcaro dal carcere: «Io non ho commesso mai reati»

roberto porcaro

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Il presunto boss del clan degli Italiani, Roberto Porcaro, parla dal carcere con un manoscritto rivolto al giudice di Reset: «Io non ho commesso mai reati»


COSENZA – Parla dal carcere di Terni, dove è ristretto al 41 bis, il reggente del “clan degli Italiani”, Roberto Porcaro. Lo fa attraverso un manoscritto col quale si rivolge direttamente al giudice Carmen Ciarcia, presidente del collegio giudicante del processo “Reset”, nell’ambito del quale è stato condannato a vent’anni, in abbreviato. Il boss di Cosenza aveva reso dichiarazioni ai magistrati, salvo poi ritrattare affermando di essersi “inventato tutto”, tanto da essere ritenuto dagli stessi “inattendibile”. Il Quotidiano del Sud è entrato in possesso, in anteprima, del documento acquisito in data odierna agli atti del procedimento di cui è in corso la celebrazione del rito ordinario e in cui Porcaro era stato chiamato in causa in qualità di teste.

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RESET, IL BOSS PORCARO DAL CARCERE SCRIVE AL GIUDICE

Di seguito il testo:

Il sottoscritto Porcaro Roberto nato a Cosenza il 04/03/1984, attualmente detenuto nella casa circondariale di Terni, in regime speciale di cui all’art. 41 bis o.p., con il presente manoscritto che invio alla illustre S. V. faccio presente che all’udienza di questo procedimento, all’udienza di giorno 11/03/2025 cui ero stato citato come teste, essendo che non mi è stata data la parola, e avendo udito che l’av. Belvedere e l’avvocato Cristiano hanno chiesto di acquisire un mio verbale, voglio precisare alla illustre S. V. che io già in data 2/01/2024 ho inviato alla S. V. un manoscritto ed anche al mio legale di fiducia nella persona persona dell’avv. Scarpelli Mario del Foro di Cosenza, tenendo presente che già al procedimento Reset filone abbreviato di cui sono imputato e sono stato condannato a 20 anni, già il 18/09/2023 avevo già fatto dichiarazioni dove dicevo sostanzialmente che la Procura mi ha fatto perdere tempo a me facendomi incarcerare per cose che non centro ne dalla porta ne dalla finestra ed io ho fatto perdere tempo a loro.

Comunque la cosa che è chiara ed evidente che la S. V. non troverà mai in questo procedimento Reset sia ordinario che abbreviato che ci siano miei riconoscimenti fotografici, non esistono, in più dopo che solo per mio volere, ho detto che avevo detto solo bugie mi è stato applicato da più di un anno il regime speciale di cui all’art. 41 bis e la D.d.a. di Catanzaro sulla richiesta del 41 bis (dopo che io ho ritrattato) scrivono a chiare lettere che le mie dichiarazioni dell’epoca sulla richiesta di applicazione del 41 bis è avvallato sia dalla D.n.a. e sia dal ministro di grazia e giustizia.

Dopo questo, ho ricevuto altre ordinanze del Tribunale di Catanzaro, dove i giudici di Catanzaro scrivono all’unanimità che dopo tutto ciò occorso e una mia videochiama arbitraria effettuata ad agosto 2023 tutto il mio dichiarato vuole letto in chiave di evidente inattendibilità e scrivono che le mie dichiarazioni sono “artefatte”.

Quindi siccome ciò che le ho scritto è cosa nota sia sui giornali che nei processi e quindi ben nota ai legali non capisco perché l’avvocato Belvedere e l’av. Cristiano hanno chiesto l’acquisizione di questa carta straccia non pensando alla loro malafede, non capisco perché hanno commesso questo errore grossolano. Fermorestando che loro sono a conoscenza di questo iter scritto pocanzi.

Di questo processo Reset filone ordinario c’è chi non conosco, chi conosco come grandi lavoratori, ma la cosa che tengo a precisare che con gli inputati del filone ordinario io non ho commesso mai reati. Manderò copia di questo mio manoscritto alla S. V. tramite ufficio matricola in data 12/03/2025 e manderò copia tramite raccomandata al mio legale di fiducia Scarpelli Mario del Foro di Cosenza. Signor presidente ci tenevo a precisare ciò perché ormai è cosa nota e parlano i provvedimenti. Le invio i miei più sinceri e cordiali saluti.

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