Registro Tumori in Campania, grave e suicida la sottovalutazione dell’inquinamento ambientale

  • Postato il 24 giugno 2025
  • Ambiente
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il Registro Tumori della Regione Campania, edito nel massimo silenzio in data 28 maggio 2025 e aggiornato al 2021 con proiezioni dei trend di incidenza e mortalità al 2025, pur non riportando i dati per distretto sanitario (ed è gravissimo specie per Asl Napoli 1 centro!), fornisce comunque in maniera chiarissima esempi illuminanti di cosa significa e come si crea la “tempesta perfetta” che sta sbriciolando la Salute e la Sanità della Regione Campania per declarata incapacità (e/o non volontà) di intervenire in maniera adeguata in Prevenzione Primaria tutelando il territorio e non solo rivolgendosi alla Prevenzione Secondaria (diagnosi precoce).

A titolo di esempio si registra un notevole eccesso di incidenza di melanoma specie tra i giovani che pare correlato anche (oltre al sole) a situazioni di grave inquinamento ambientale locale e non solo da pcb e diossina, ma anche da Pfas e Pfoas.

Nei confronti di questi inquinanti, pur avendo la Regione Campania speso molte decine di milioni di euro per monitoraggi ambientali, ancora senza risultati pubblicati su riviste internazionali – vedi studio Spes – non abbiamo ancora a disposizione un solo dato sulla presenza di Pfas e Pfoas nelle zone dove sono stati sventrati e si sventrano ancora oggi centinaia di migliaia di frigoriferi oltre alle zone delle concerie del Sarno. Nel marzo 2013, infatti, un gruppo di lavoro della Iarc ha riclassificato i pcb tra i cancerogeni umani. L’evidenza è stata ritenuta “sufficiente” per il melanoma e “limitata” per i linfomi non-Hodgkin e il cancro della mammella.

Io sono, e purtroppo resto ancora nel 2025, l’unico medico in Campania che ha visto riconosciuto il nesso di causalità in giudizio legale tra pcb e cancro (pastori Cannavacciuolo e vigile Michele Liguori) e tra pcb e melanoma per un sottufficiale di Marina esposto a pcb. E’ gravissimo con questi dati ufficiali del Registro Tumori con trend al 2025 chiaramente determinati da un gravissimo quanto misconosciuto inquinamento ambientale ancora in atto.

Esempio ancora più grave e paradigmatico di pessima gestione sanitaria da dispregio della Prevenzione Primaria viene fornito dal dato ufficiale dell’eccezionale incremento del cancro del polmone tra le donne, determinato sinteticamente da un eccesso di incremento di donne fumatrici da almeno una decina di anni. Ebbene, nessuno vuole vedere che sono gli stessi anni nei quali il ministero della Sovranità alimentare ha stretto un accordo per un miliardo di euro di investimenti, cedendo ben 3200 ettari del migliore terreno agricolo regionale alla Philip Morris, la multinazionale del tabacco. L’ottimo tabacco prodotto in Campania viene utilizzato da oltre un decennio per produrre la migliore nicotina per gli svapatori elettronici, in uso in particolare dalle nostre giovani fanciulle.

Non esiste nulla, a parte la cocaina, in grado di indurre dipendenza come la nicotina inserita in concentrazioni crescenti negli svapatori dalle nostre ragazze, per cui oggi registriamo al 2025 un notevolissimo incremento di cancro al polmone specie tra le giovani donne campane che, sommandosi all’inquinamento di Terra dei Fuochi, viene diagnosticato pressoché sempre in stadio avanzato non utile neanche per una Prevenzione secondaria chirurgica. Spendiamo di conseguenza cifre eccezionali (ben oltre il miliardo di euro incassato dalla Philip Morris) per fare sopravvivere oggi anche le nostre giovani donne con cancro al polmone avanzato i cui elevatissimi costi di cura ricadono al 70% direttamente sulle Asl di residenza dei pazienti.

Registriamo un eccesso di incidenza di cancro della vescica correlabile alle centinaia di pozzi contaminati da tricloro e tetracloroetilene e sequestrati decenni fa dal Generale Costa. Registriamo un eccesso di incidenza di cancro della tiroide da inquinamento grave non certo correlabile alla sola radioattività ambientale naturale come nel distretto di Ischia, che mostra da vari decenni una gravissima inversione del tasso di incidenza e mortalità rispetto ai distretti delle zone interne non radioattivi come Acerra. Registriamo un eccesso di incidenza di linfomi non Hodgkin e di cancro della mammella specie nei distretti come Acerra, correlabili sempre a contaminazioni da pcb, diossine, Pfas e Pfoas su cui non abbiamo dati istituzionali di biomonitoraggio ambientale dalla Regione Campania.

E’ gravissima e suicida la ultradecennale sottovalutazione dell’inquinamento ambientale e della conseguente contaminazione tossica delle matrici umane in Regione Campania. Non è certo interesse di chi produce e vende farmaci ad altissimo costo per curare i tumori fare Prevenzione Primaria per ridurre l’incidenza dei casi che appare ancora assolutamente eccezionale in Campania in alcuni territori. I nostri cittadini ultracentenari del Cilento non moriranno mai precocemente e così in tanti come nei circa 24 comuni identificati dalla relazione Vadalà (14 maggio 2025) all’interno delle Asl Napoli 1 , Napoli 2 , Napoli 3 e Caserta.

La Campania ha urgente bisogno di un governo migliore e più competente rispetto a chi, negando oltre ogni limite di ragione il disastro ambientale di Terra dei Fuochi, ha creato la “tempesta perfetta” che sta continuando ad uccidere in incontrastato eccesso, e non solo di cancro, i cittadini della Regione più giovane di Italia.

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Il Fatto Quotidiano

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