Regione Calabria, cambi al vertice dei dipartimenti: ecco i nuovi dirigenti

  • Postato il 20 dicembre 2025
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Regione Calabria, cambi al vertice dei dipartimenti: ecco i nuovi dirigenti

cittadella regionale

Il presidente Occhiuto ha individuato i nuovi dirigenti generali che guideranno i dipartimenti della Regione Calabria. Cinque nuovi ingressi (tra cui un ritorno) e quattro mancate conferme


A GIUDICARE dai numeri la rivoluzione della burocrazia regionale prospettata dal presidente Occhiuto all’avvio del secondo mandato non parrebbe vedersi. Su 15 dirigenti generali che governano la burocrazia regionale si segnalano cinque nuovi ingressi e quattro mancate conferme. E tuttavia i nomi dei dirigenti generali che escono di scena con lo spoils system di inizio mandato sono significativi – fa notare chi conosce bene la struttura amministrativa della Cittadella – e di per sé valgono già almeno una mezza rivoluzione.

Burocrazia rinnovata, i dirigenti non confermati

Nel nuovo assetto, su cui nelle scorse ore il presidente Occhiuto ha raggiunto la quadra e che da lunedì sarà operativo, escono di scena – da direttori generali – Tommaso Calabrò, Antonella Cauteruccio, Maurizio Nicolai e Paolo Praticò (questi ultimi due erano esterni). Calabrò, coinvolto nell’inchiesta che ha interessato la scorsa estate la Cittadella, aveva la guida dei Dipartimenti Salute e Transizione digitale e sarà destinato a un settore o, secondo alcuni rumors, a un’azienda in house.  Anche Antonella Cauteruccio, che dirigeva l’ex Dipartimento Istruzione e Pari opportunità ora ristrutturato, passerà a un settore.

I nuovi dirigenti regionali scelti da Occhiuto

I nuovi ingressi riguardano tutti dipartimenti significativi. Innanzitutto l’ex blocco Salute e Welfare, nella ristrutturazione diviso in due dipartimenti autonomi. Occhiuto qui ha chiamato i due subcommissari che lo hanno affiancato in questi anni nel governo della Sanità. Ernesto Esposito si occuperà del Dipartimento Salute e servizi sanitari, mentre Iole Fantozzi assumerà la guida del Welfare. Si registra poi il ritorno di Roberto Cosentino, dirigente regionale e candidato a sindaco di Vibo, in passato già responsabile di dipartimento. A lui la direzione generale del dipartimento Turismo, cultura e identità territoriale. Promozioni guadagnate sul campo, infine, quelle di Francesco Tarsia, che va a dirigere il Dipartimento Governo del territorio, difesa del suolo e politiche per la casa, e di Menotti Lucchetta, che si occuperà di Programmazione unitaria.

Per gli altri dipartimenti invece assistiamo a riconferme. Eugenia Montilla (Segretariato generale), Marina Petrolo (Valorizzazione del capitale umano e innovazione nel lavoro pubblico), Filippo Di Cello (Bilancio), Claudio Moroni (Infrastrutture), Fortunato Varone (Lavoro, imprese e aree produttive), Giuseppe Iiritano (Agricoltura, aree interne e politiche di connessione territoriale), Raffaele Rio (che lascia Turismo e mobilità (Sostenibilità ambientale), Domenico Costarella (Protezione civile). Domenico Pallaria guiderà l’Uoa (Unità operativa autonomia) Forestazione per quest’ultimo scorcio prima della pensione.

Chiudono il quadro Roberta Porcelli (Stazione unica appaltante), Pasquale Gidaro (Autorità di Audit), Angela Marafioti (Avvocatura regionale).

Occhiuto: Ci sono dirigenti che sanno assumersi responsabilità e altri che non sempre lo fanno

«Negli anni passati abbiamo assunto tanti bravi funzionari, abbiamo fatto progressioni verticali, abbiamo assunto nuovi dirigenti. È stata la prima volta che si faceva in Calabra. Però avevamo ancora dirigenti nominati ai tempi di Loiero – ha detto Occhiuto ai giornalisti, a margine di Sol and the city, la grande fiera dell’olio a Catanzaro – Molti dirigenti, di settore e generali, hanno grandi qualità, mostrano grande attaccamento al lavoro e sanno assumersi responsabilità. Ce ne sono però tanti, tra quelli in servizio, che non sempre si assumono le responsabilità che dovrebbero assumersi. Confido che il processo avviato per rinnovare la burocrazia regionale, con il concorso per dirigenti di ruolo, l’assunzione di funzionari, le progressioni verticali, possa man mano migliorare anche la qualità e la performance dell’amministrazione regionale, che già ha mostrato segnali di crescita nelle performance rispetto al passato».

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