Portualità, Invernizzi (FdI): “Transizione, innovazione digitale e sostenibilità sono il vero volano della portualità e della Blue Economy”
- Postato il 3 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Vado Ligure. “Transizione energetica, innovazione digitale e sostenibilità come principio trasversale di sviluppo. Sono i capisaldi sui quali la Regione Liguria è impegnata per lo sviluppo della Blue Economy”. Lo afferma Rocco Invernizzi, consigliere regionale capogruppo di FdI intervenuto al convegno su “Nuove rotte verso il futuro”, organizzato dalle capitanerie di porto con il sostegno dell’Unione Industriali quali opportunità e roadmap di sviluppo.
“La transizione energetica avrà un forte impulso al gas naturale liquefatto (GNL), percorso non più un’opzionabile, ma una condizione imprescindibile per garantire la competitività della portualità italiana – ha precisato Invernizzi – In questo scenario, il gas naturale liquefatto (GNL) rappresenta una delle alternative più sostenibili ai combustibili tradizionali e oggi il porto di Vado e Savona si stà preparando con un progetto di deposito di gas liquido per il rifornimento delle navi. Anche l’innovazione digitale è un altro tassello fondamentale che si basa sull’applicazione dell’intelligenza artificiale per una gestione più sostenibile ed efficiente dei porti e infine la sostenibilità come principio trasversale di sviluppo. Non possiamo parlare di portualità green – ha spiegato Invernizzi– se poi i nostri armatori sono costretti ad andare all’estero per il rifornimento”.
Per Rocco Invernizzi “il futuro dei porti liguri passa dalla capacità di essere non solo più moderni e competitivi, ma anche più sostenibili e intelligenti, il potenziale offerto dall’intelligenza artificiale nel migliorare la gestione dei processi portuali, anche sotto il profilo ambientale è l’obiettivo”.
Nel suo intervento Rocco Invernizzi ha anche sottolineato l’importanza della Blue Economy: “E’ una priorità di sviluppo nell’agenda dell’amministrazione Bucci. Si conferma come uno dei settori strategici per la Liguria: Genova contribuisce per il 12,2% al valore aggiunto provinciale e per il 15,8% all’occupazione, mentre Savona è tra le prime cinque province italiane per incidenza di imprese del comparto portuale, con una forte vocazione alla transizione energetica. Nel 2024 il sistema portuale Savona–Vado ha registrato la crescita più marcata in Liguria (+7,3% delle merci movimentate), consolidando la sua quota sul traffico regionale al 21,4%. Complessivamente, i sistemi portuali liguri hanno movimentato 4,1 milioni di TEU (+4,6%) e 76 milioni di tonnellate di merci (+0,7%), rappresentando rispettivamente il 34% e il 15,8% dei volumi nazionali. Dati che confermano il dinamismo del sistema portuale ligure e il suo ruolo trainante nello sviluppo economico del territorio”.

Non è mancato un accenno al ruolo dei piccoli porti e del settore del diportismo: “Sempre più dinamici e innovativi con un percorso di crescita importante in una regione che deve far fronte alla concorrenza degli approdi della vicina Costa Azzurra e la vetrina del nostro Salone Nautico è la dimostrazione dell’importanza di questo segmento dell’economia del mare”.