Più minori adescati online: alla base c’è una manipolazione della volontà

  • Postato il 13 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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SOS, da sempre considerata la sigla per la richiesta d’aiuto che oggi, più che mai è la porta d’ingresso all’universo parallelo dell’illegalità: Segnalazione di Operazioni Sospette (SOS). “Segui i soldi e troverai la mafia”, diceva Giovanni Falcone. Segui i soldi e troverai i mercati più perversi la frase che si addice alla vicenda/inchiesta su Andrea Piscina, conduttore radiofonico, all’epoca vice allenatore di calcio di una polisportiva milanese, che acquistava in “live streaming” stupri di bambini trai 3 e 16 anni. Un perfetto meccanismo globalizzato che dalle Filippine, passando per gli Stati Uniti, permetteva all’italiano di disporre di tutto il peggio sulla pelle di minorenni.

I reati di adescamento di bambini hanno subito un aumento esponenziale: +6% dal 2023 secondo Telefono Azzurro – nella recente giornata dedicata – che aggiunge il dato rispetto agli abusi che avvengono con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale: +380% rispetto all’anno pretendente. Lo schema è sempre un po’ lo stesso. Fingere di essere un coetaneo o una coetanea poco più grande, quello che cambia, si scopre, è il coinvolgimento sempre più devastante della mente dei minori oltre che del proprio corpo.

Dal punto di vista del codice penale sono i reati che vengono riassunti negli articoli 600-ter cod. pen., 600-quater cod. pen., 600 quater.1 cod. pen., 609-undecies cod. pen. Codici dietro ai quali si nascondono storie di abusi così numerosi che hanno indotto la Procura di Milano – all’interno del V Dipartimento Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli, coordinato dalla procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella – a istituire un sottogruppo specializzato, composto da due sostituti procuratori, che si occupa solo di reati di pedopornografia che sempre più spesso si svolgono anche nel mondo parallelo di “chat room virtuali” che permettono di parlare per tutto il tempo desiderato e condividere file multimediali oltre ad effettuare anche video conversazioni.

Ma ciò che è stato definito in alcune ultime sentenze è come i minori diventino a tutti gli effetti “autori mediati” che attuano la condotta oggetto di incriminazione non – ovviamente – per propria libera scelta, ma in quanto in balia della volontà dell’agente incriminato. Nella sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato Andrea Piscina a sei anni di reclusione, si legge che l’uomo invitava il bambino a masturbarsi con frasi esplicite e immagini morbose.

SOS torna a essere il grido di allarme quindi di una realtà che sta sempre più prendendo piede che – come si legge nella condanna – rientra in un concetto “allargato” di adescamento in cui: “Rientrano tutte quelle condotte impiegate per indebolire la volontà del minore: ovvero ottenere il massimo controllo attraverso tecniche di manipolazione psicologica tese, a convincere la potenziale vittima della normalità dei rapporti sessuali tra adulto (sotto mentite spoglie) e il minore”.

Siamo quindi di fronte alla totale manipolazione di volontà. Piscina inviava alle proprie vittime immagini di nudo di ragazzine adolescenti allo scopo di invogliare ulteriormente le vittime ad assecondare le proprie richieste oscene. Gli abusatori restano persone dai modi gentili e pacate; lo stesso autore della vicenda di cui leggete “non aveva mai tenuto nei confronti dei ragazzini della squadra, comportamenti inopportuni o sgradevoli tanto che la sua richiesta di arresto aveva provocato in tutti i conoscenti, un particolare sgomento”. Nella sentenza viene sottolineato l’aspetto dirimente di riuscire a mantenere un comportamento distaccato e rispettoso nei confronti dei componenti della squadra; manifestando la capacità di governare i propri impulsi destinati a trovare soddisfazione solo nella realtà virtuale.

L’abilità di ottenere la compiacenza del minore che asseconda le richieste fatte dall’imputato non risulta infatti in alcun modo coartata, se non dall’inganno.

e.reguitti@ilfattoquotidiano.it

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Il Fatto Quotidiano

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