Pista elisoccorso, Cariati teme un nuovo caso Congi

  • Postato il 5 marzo 2025
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Pista elisoccorso, Cariati teme un nuovo caso Congi

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A Cariati l’atterraggio provvisorio dell’elisoccorso è a 5 km dall’ospedale Vittorio Cosentino. Il rischio è di allungare i tempi.


CARIATI – Lo spostamento della pista dell’elisoccorso dall’area portuale al campo sportivo di località Varco, fuori le mura del centro storico, ad una distanza di 5 chilometri dall’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, rischia di allungare i tempi dei soccorsi e peggiorarne gli esiti.


Dopo il sindacato NurSind Cosenza a e il movimento “Le Lampare”, anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, esprime le sue perplessità e boccia la decisione presa, a dire dell’assessore comunale Tommaso Critelli, in via provvisoria.

La provvisorietà dipende dai tempi di realizzazione dell’elisuperficie adibita a volo notturno, che dovrebbe essere piazzata in uno spazio adiacente il nosocomio cariatese. Tavernise afferma che la situazione di Cariati non è la sola. «Già in passato – dice – ho denunciato ritardi e inefficienze nel sistema di emergenza. Ad esempio a Trebisacce, dove un uomo ha perso la vita a causa di un ritardo di due ore dell’elisoccorso». Episodi che – a parere dell’esponente pentastellato – mettono in luce la necessità di una riorganizzazione efficace del servizio di elisoccorso in tutta la regione».

La decisione di spostare la pista dal porto al centro storico è stata presa lo scorso 20 gennaio, durante una riunione convocata presso il Comando della Capitaneria di Porto di Corigliano, in cui sono state illustrate le diverse criticità logistiche legate all’atterraggio, in primis la mancata autorizzazione all’idoneità dell’area, che non può più essere utilizzata come elisuperficie, tranne in casi eccezionali. Si teme il ripetersi di un nuovo caso Congi. Ma c’è di più. Secondo il sindacalista Capalbo, lo spostamento della pista potrebbe ritardare la realizzazione dell’elisuperficie, o far passare l’idea che questa possa essere una soluzione definitiva. «Cariati e il suo territorio ha bisogno di un’elisuperficie h24 il più vicina possibile all’ospedale. L’auspicio è dunque che non si ripeta un’altra tragedia come quella di San Giovanni in Fiore, che a seguito della mobilitazione popolare avrà l’elisuperficie.


La piattaforma è richiesta anche dai centri dell’entroterra della Sila Greca, come Campana, Bocchigliero e Longobucco, i cui sindaci, insieme ai vertici cosentini della Cgil, dopo aver protestato giovedì prossimo saranno dal dg dell’Asp.

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