Crac Consorzio universitario di Crotone, chiesta condanna a 2 anni per Marilina Intrieri
- Postato il 4 marzo 2025
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Crac Consorzio universitario di Crotone, chiesta condanna a 2 anni per Marilina Intrieri
Crotone, nel processo per la bancarotta del Consorzio universitario il pm chiede tre condanne tra cui quella a due anni per Marilina Intrieri
CROTONE – Due anni di reclusione per l’ex presidente del Consorzio universitario Marilina Intrieri, che rivestì la carica dal 2003, anno della costituzione dell’ente, al 2011. Tre anni ciascuno per la consulente e “amministratrice di fatto” Maria Pecoraro Mercogliano, che incassò oltre 100mila euro a fronte dell’inattività della società, e per Giuseppe Antonio Bianco, presidente del cda del Consorzio dal 2011 al 2013. Sono le richieste di condanna avanzate dal pm Alessandro Rho nel processo per il crac del Consorzio universitario di Crotone. Il pm ha anche chiesto l’assoluzione dall’accusa di bancarotta per distrazione per Intrieri. Era il nome dell’ex deputata ed ex consigliera regionale quello che più faceva scalpore, dopo l’inchiesta.
LE ACCUSE
Secondo l’accusa, gli imputati non avrebbero reso possibile la ricostruzione dei mandati di incarico di una società pubblica, da conferirsi secondo procedure evidenti, nei confronti di numerosi professionisti che hanno assistito la società dal 2010 al 2013, per un importo di oltre 244mila euro, pari al 224% del passivo fallimentare. Dalle carte del pignoramento, si evincono compensi al cda ed al collegio sindacale per oltre 86mila euro più altri 45mila per consulenza fiscale e contabile a tre diversi professionisti soltanto nel 2011, quando il Consorzio non era più attivo da oltre un anno.
IL MISTERO
Un mistero, sempre secondo l’accusa, sembrerebbe anche il pagamento di oltre 21 mila euro per “servizi tecnici qualità e antincendio” e per corsi di formazione non meglio specificati all’università Bocconi ed alla S.I.L.C. srl (azienda specializzata nella raccolta, nel lavaggio e nella manutenzione di cisterne, ndr). Che dire, poi, di parcelle per oltre 46mila euro liquidate nel 2013 a una commercialista di Catanzaro più altri 8mila in favore della società di consulenza contabile All Service srl? Mentre il collegio dei sindaci percepiva altri 16mila euro ed il cda oltre 27mila, dando fondo alle somme incassate dalla Regione Calabria in quello stesso anno, per 129mila euro. A fronte di tutte queste spese, neanche un euro veniva accantonato per il lavoratore Antonio Macrì, la cui denuncia innescò l’inchiesta.
PARTE CIVILE E DIFESA
Si sono associati alle richieste del pm l’avvocato Giuseppe Trocino, che rappresenta il lavoratore costituitosi parte civile, e l’avvocato Enzo Vrenna per la curatela fallimentare. Tra le anomalie e le spese pazze evidenziate dall’avvocato Trocino, in particolare, le bollette telefoniche da 12mila euro in un anno e le opacità relative ai rimborsi spese.
Alla prossima udienza la parola alla difesa. Interverranno gli avvocati Fabrizio Criscuolo, Cataldo e Michele Filippelli, Enzo Ioppoli e Francesco Verri. Ormai definitiva l’assoluzione per l’oncologo Ubaldo Prati, che scelse il rito abbreviato.
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