Piani di guerra su Signal, media: “La Casa Bianca vuole sostituire Hegseth”. Lui rilancia: “Al Pentagono ci sono le talpe”
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Non accenna a placarsi la polemica sul nuovo caso che vede protagonista Pete Hegseth. Il segretario alla Difesa, hanno riferito New York Times e Cnn, ha condiviso i dettagli di un attacco in marzo contro gli Houthi in una chat su Signal che includeva sua moglie, suo fratello e il suo avvocato personale. Si tratta di una seconda chat, dopo quella in cui aveva postato e commentato i piani di guerra contro i ribelli yemeniti con i vertici del team di sicurezza, presente anche il direttore di The Atlantic, Jeffrey Goldberg, inserito per errore. La posizione del capo del Pentagono ora vacilla sempre di più, con i dem che rilanciano la richiesta di dimissioni e Donald Trump che per ora lo difende: “Solo fake news, sta facendo un gran lavoro, chiedete agli Houthi”.
Oggi l’emittente National Public Radio (Npr) riferisce, citando un funzionario, che la Casa Bianca ha avviato la ricerca di un nuovo segretario alla Difesa. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un post su X ha negato che siano in atto sforzi per sostituire Hegseth. “Questo articolo di Npr è una notizia completamente falsa basata su una fonte anonima che chiaramente non ha idea di cosa stia parlando”, ha scritto Leavitt linkando l’articolo di Npr. “Come ha detto il presidente”, lui “sostiene con forza” Hegseth, ha aggiunto, riferendosi al fatto che ieri Trump, parlando alla Casa Bianca, ha detto che il capo del Pentagono “sta facendo un ottimo lavoro“.
Il diretto interessato si è difeso in un’intervista a Fox News: “Non ho mai inviato piani di guerra su Signal”, ha detto il capo della Difesa. “Prendo le informazioni top secret molto sul serio. Guardo piani di guerra tutti i giorni, anche dieci minuti fa, non li ho mai condivisi”, ha aggiunto, rilanciando e tentando di spostare l’attenzione su un altro tema. “Stiamo investigando sulle talpe che hanno condiviso informazioni con la stampa”, ha detto Hegseth a proposito della sospensione di Colin Carroll, capo dello staff del vicesegretario alla Difesa Stephen Feinberg, e i due alti dirigenti, Dan Caldwell e Darin Selnick, tutti sospettati di aver fatto trapelare la notizia di un briefing top secret sulla Cina al quale avrebbe dovuto partecipare Elon Musk.
“Quello che è stato condiviso su Signal, allora e ora, in qualsiasi modo lo si voglia definire, erano coordinate informali, non classificate per i media. E questo l’ho detto sin dall’inizio”, ha spiegato Hegseth a Fox News. “Tutto quello che facciamo è in regola, lavoriamo per i nostri soldati, per il presidente e nulla di questo è basato sulla realtà”, ha aggiunto il capo del Pentagono che ha liquidato così le nuove rivelazioni, senza però negare di aver condiviso le informazioni sulla chat di famiglia.
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