Perché all’Europa conviene avvicinarsi alla Cina se vuole riarmarsi

  • Postato il 7 marzo 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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di Gianluigi Perrone*

Gli Stati Uniti viaggiano nella direzione di una guerra commerciale che potrebbe avere un effetto boomerang verso la propria economia. Diversi osservatori americani criticano la visione di Trump giudicata a breve termine riguardo all’uso delle tariffe contro Canada, Messico, Cina e Europa.

In particolare quest’ultima, in vista delle intenzioni di riarmo, a prescindere dei dubbi sulla spesa di 800 miliardi, dovrebbe tenere in considerazione che uno dei materiali principali per la produzione di armi, il tungsteno, è controllato quasi totalmente dalla Cina, che ha strategicamente preso di mira l’industria del tungsteno e fermato tutte le esportazioni verso gli Stati Uniti in risposta alle nuove tariffe di Trump. La Cina rappresenta circa l’80% della produzione mondiale di tungsteno, che non viene estratto commercialmente negli Usa dal 2015. Gli Stati Uniti hanno considerato la Cina come la loro principale fonte di importazioni di tungsteno, ironicamente uno dei minerali chiave necessari per la produzione di armi degli Stati Uniti, le cui industrie belliche riforniscono l’Europa. Quello del riarmo è quindi solo uno dei motivi per cui l’Europa e i suoi alleati (tra cui abbiamo visto esserci anche il Canada) dovrebbero prendere in seria considerazione di tornare a un rapporto commerciale più intimo con la Repubblica Popolare Cinese.

La Cina potrebbe aspirare al ruolo di leadership in seno all’organizzazione dei Brics, che ha tra i suoi traguardi una multipolarizzazione delle valute, contro il dollaro e a favore dello yuan: si può pensare che le tariffe aiuteranno in tal senso invece di essere un deterrente. Questo per via della carenza di liquidità del dollaro che può solo venire esacerbata dalle tariffe. Trump vuole ridurre il deficit commerciale Usa ma vuole anche mantenere il dollaro come valuta di riserva globale. Questi due obiettivi non possono coesistere, si contraddicono a vicenda. Se gli Usa vogliono che il mondo continui a usare il dollaro nel commercio e nella finanza globale, devono continuare a mantenere un deficit commerciale, il che significa che gli Usa devono continuare a comprare più prodotti di quanti ne esportino, in modo che i dollari possano continuare a circolare nell’economia globale. Questo è l’unico modo per sostenere l’egemonia del dollaro.

*CEO di Polyhedron AI Studio/Youtube Host presso Genda Giada/Mind Cathedral

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