“Pensavo fosse una brutta influenza invece era un raro tumore. È stato un inferno, mi hanno asportato mezzo polmone. Non ho mai provato così tanto dolore in tutta la mia vita”: parla l’attore Jarryd Nurden
- Postato il 18 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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L’attore teatrale Jarryd Nurden è tornato sul palcoscenico del West End, noto quartiere dei teatri di Londra, appena sei mesi dopo aver subito un intervento chirurgico per l’asportazione di metà del polmone a causa di un raro tumore, inizialmente scambiato per una banale influenza. Originario del KwaZulu-Natal in Sudafrica, corista fin dall’infanzia, Nurden sognava da sempre di esibirsi nel West End. Ma due anni dopo aver venduto i suoi beni per ottenere un visto e trasferirsi nel Regno Unito, gli è stata diagnosticato un tumore neuroendocrino maligno primario del polmone (carcinoide atipico), una rara forma di cancro polmonare che lo ha costretto a rimanere ricoverato in ospedale per mesi. La diagnosi ha reso necessaria l’asportazione dell’intero lobo inferiore del polmone sinistro, costringendolo a un lungo periodo di recupero costellato di incertezze sul suo futuro. Nonostante il duro lavoro fisico ed emotivo, Nurden è riuscito a tornare sul palcoscenico, dimostrando che il suo sogno era tutt’altro che infranto.
“Quando ho ricevuto quella telefonata (della diagnosi), il mio mondo è crollato”, ha raccontato l’attore all’Independent. “Fino a quel momento avevo fatto dei piani su come sopravvivere, ma poiché questa situazione mi avrebbe tenuto fuori dai giochi per chissà quanto tempo, mi sono detto: ‘Sono proprio nei guai’”, aggiunge.
Nurden ha iniziato la sua carriera teatrale nel 2013, in una produzione sudafricana di West Side Story, e ha poi fatto un salto a livello internazionale con una tournée di Cats nel 2014. Ha ottenuto un visto per il Regno Unito nell’agosto 2021 e si è trasferito a Londra in ottobre, spendendo circa 11.000 sterline in tasse, voli e spese di trasloco. Nella primavera del 2022 avrebbe dovuto iniziare a interpretare il suo primo ruolo nel West End, in Cinderella di Andrew Lloyd Webber, ma lo spettacolo si dovuto concludere presto. Quell’inverno si è ammalato. Pensava a una “brutta influenza”, che poi si è rivelata una rara forma di cancro ai polmoni. “Sapevo di avere una piccola cicatrice sul polmone grazie a una visita medica che avevo fatto cinque anni prima”, racconta. “All’epoca, abbiamo semplicemente stabilito che si trattasse di cicatrici causate da un incidente di annegamento avvenuto quando ero molto giovane”, aggiunge.
Credeva quindi di stare bene e per questo ha continuato a esibirsi in una pantomima natalizia mentre lottava contro i sintomi per riuscire a portare avanti lo spettacolo. Nel frattempo i medici continuavano con gli accertamenti. Nel gennaio 2023, Nurden ha ricevuto una telefonata dal suo agente in cui ha scoperto di avere un ruolo in “We Will Rock You”, la sua prima parte importante nel West End. Lo stesso giorno, aveva un appuntamento all’ospedale di Guy. E in quello stesso giorno gli è crollato il mondo addosso: i dottori avevano scoperto un tumore. I medici hanno confermato che le dimensioni del cancro erano raddoppiate, passando da due a quattro centimetri dall’ultima volta che era stato esaminato. Dovevano quindi eseguire un intervento chirurgico laparoscopico per rimuovere il tumore e stabilire se fosse benigno o canceroso. “Ovviamente, essendo un artista, il nostro corpo è tutto”, dichiara Nurden. “Il tempo è denaro. Sappiamo quanto sia difficile mantenere un livello di eccellenza come sportivi, ballerini, artisti. Così – continua – ho detto (al dottore): ‘Per favore, posso partecipare a questo spettacolo? Ho firmato il contratto proprio stamattina. Ho lavorato tutta la vita per arrivare a questo momento, è stato cancellato l’anno scorso e non posso permettere che venga cancellato di nuovo’”.
Dopo mesi di indagini, tra cui l’intervento chirurgico in laparoscopia nell’agosto 2023, è stato confermato che il tumore era canceroso. A Nurden è stata diagnosticata una neoplasia neuroendocrina maligna primaria del polmone (carcinoide atipico). “Ho sempre descritto quella telefonata come se fossi sott’acqua”, dice. “Tutto rallenta e pensi: ‘Oh, ho il cancro’. Non bevo, non fumo, lavoro sodo. Come è possibile?”, aggiunge. A Nurden è stato detto che, nonostante il tumore principale fosse stato rimosso, erano rimaste alcune cellule cancerose e gli è stata offerta la possibilità di sottoporsi a chemioterapia e radioterapia oppure a un intervento chirurgico importante, una lobectomia, per rimuovere il lobo inferiore del polmone. L’attore ha optato per l’intervento chirurgico e nell’ottobre 2023 è stato sottoposto a una lobectomia completa, ovvero all’asportazione dell’intero lobo inferiore del polmone, per eliminare le cellule cancerose rimanenti. “La convalescenza è stata davvero dura, perché il primo intervento chirurgico a cielo aperto, quello più importante, è andato davvero male, con molte complicazioni”, racconta l’attore. “Penso che a un certo punto la situazione sia stata incerta. E poi non ho più potuto fare progressi. Sono andato avanti per quattro mesi in ospedale. Ho dovuto subire – prosegue – un secondo intervento chirurgico per eliminare le infezioni. È stato un inferno. Nessuna parola potrà descrivere tutte le emozioni negative che ho provato in quei quattro mesi. Un’immensa paura di non poter più ballare o cantare. Un sacco di cose negative, un sacco di dolore. Non ho mai provato così tanto dolore in tutta la mia vita”.
Grazie al sostegno dell’Actors’ Trust, organizzazione che offre supporto agli attori nei periodi di difficoltà, Nurden ha potuto accedere a un sostegno finanziario per restare a galla mentre non poteva lavorare. Sono seguiti mesi di riposo, con Nurden che aveva ancora bisogno di un drenaggio toracico a causa di una fistola al petto, ed è stato costretto a rifiutare un’offerta per esibirsi nel tour internazionale del musical Chicago. Nel luglio 2024 è stato sottoposto a un altro intervento, questa volta per inserire degli stent nella fistola. Tuttavia, quando Chicago lo ha contattato nuovamente per offrirgli un ruolo nella trasferta internazionale di settembre in Cina, lui ha assicurato loro che sarebbe stato pronto, pur non avendo idea se avesse avuto il tempo di tornare in forma a lavorare. “Farò del mio meglio. È tutto quello che posso fare”, ha pensato. Solo tre mesi dopo l’ultimo intervento chirurgico, è tornato sul palco, interpretando il ruolo di Mary Sunshine nel musical. “Ero davvero orgoglioso di me stesso per aver avuto così tanto coraggio, ma non avevo scelta”, racconta “Era una questione di vita o di morte. Queste sono le carte che ti sono state date, e tu le giochi e le giocherai al meglio delle tue capacità. Voglio dire, la sfida- continua – è stata intensa. È stata una prova di un giorno a Londra. È stato volare dall’altra parte del mondo, atterrare, provare per due ore e poi tornare sul palco. E con gli abiti più attillati! Non mi sentivo completamente sexy, nonostante fosse lo show più sexy del mondo. È stato incredibilmente emozionante fare un inchino dopo la prima esibizione”.
“Quell’inchino che ho fatto, è stata una soddisfazione immensa”, dice Nurden. “Una gratitudine immensa per essere tornato sul palco, per essere in uno spettacolo che amo così tanto, per essere con una compagnia così solidale. Ero davvero orgoglioso. Penso – continua – che quando si attraversa un momento che cambia profondamente la vita, si smette di preoccuparsi delle piccole cose. Spesso si sente parlare di come la propria vita sia cambiata dopo aver subito traumi importanti, e spesso non ci si immedesima, ma ora ci riesco”. E conclude: “Penso che sia semplicemente che dai un po’ più valore alla vita rispetto a prima, e dai un po’ più valore al tuo talento, dai valore al fatto di essere sopravvissuto a qualcosa di così folle che ti lasci andare molto di più nelle tue prestazioni, o ti giudichi un po’ meno… In sostanza, hai una seconda possibilità nella vita”.
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