“Pensavo di avere un’infezione alle vie urinarie, ma era un cancro alla vescica al quarto stadio. Mi restano al massimo 24 mesi”: la storia di Chris Cotton

  • Postato il 26 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Pensava di avere un’infezione alle vie urinarie, invece era un cancro alla vescica al quarto stadio. È la storia di Chris Cotton, un padre di famiglia la cui vita è stata completamente stravolta dalla diagnosi ricevuta il giorno dopo il suo 50esimo compleanno.

Come riporta il New York Post, Chris ha iniziato ad avvertire i primi sintomi nell’ottobre 2022: dolore durante la minzione e necessità di andare più spesso in bagno. Convinto fosse un’infezione alle vie urinarie ha bevuto succo di mirtillo rosso e si è rivolto al proprio medico il quale gli ha prescritto degli antibiotici. I fastidi, effettivamente, dopo qualche tempo sono spariti salvo poi tornare. A quel punto si è sottoposto a nuove indagini: è stato allora che una tac e una biopsia hanno portato a galla la verità. Ora la sua aspettativa di vita è di 12-24 mesi e si sta sottoponendo alla chemioterapia nel tentativo di allungare i giorni che gli rimangono.

Cotton, residente a Sandbach, nel Cheshire, ha dichiarato: “Il cancro si era già diffuso ai linfonodi pelvici e a un vaso vicino alla vescica. Di conseguenza, la prognosi era molto infausta: l’oncologo stimava che mi rimanessero circa 12-24 mesi di vita. Questa notizia devastante è stata un enorme choc, non solo per me, ma anche per mia moglie Hannah e per le nostre due meravigliose figlie di 12 e 14 anni”. Da un giorno all’altro il mondo della famiglia è cambiato, tra visite in ospedale, nuove cose imparate sul cancro e “conversazioni difficili con familiari e amici”.

Durante la biopsia i medici gli hanno rimosso un tumore di 10 cm dalla vescica. “Mi ero preparato al fatto che potesse trattarsi di cancro – ha spiegato Chris -, ma dopo che il medico se n’è andato mi sono reso conto che era un tumore e sono rimasto sconvolto per un po’. È stata davvero dura, ma devo accettare la situazione in cui mi trovo, ho ben poco controllo su questo”. Il 3 gennaio di quest’anno, un giorno dopo il suo cinquantesimo compleanno, la notizia ferale: “L’oncologo ha detto che il mio cancro era incurabile. Ho chiesto quanto tempo mi rimanesse. È una domanda che nessuno vuole fare e a cui nessuno vuole rispondere”.

L’uomo ha deciso di vivere al meglio i 12-24 mesi di vita che gli restano: “Ci sono cose che vorrei fare nella mia vita, posti che vorrei vedere”.

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