Parla Lorenzo Fascì, il carabiniere reggino che ha salvato una donna

  • Postato il 15 maggio 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Parla Lorenzo Fascì, il carabiniere reggino che ha salvato una donna

Share

Il carabiniere reggino Lorenzo Fascì ha salvato una donna a Bergamo: «Le ho detto che tutto nella vita può essere risolto».


«Un eroe è un normale essere umano che fa la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze». Questa meravigliosa massima di Joseph Campbell sintetizza al meglio la storia del carabiniere scelto Lorenzo Fascì, 28 anni, uno dei tanti figli di Reggio partiti altrove per costruirsi un futuro e che, ieri, pur non trovandosi in servizio e in abiti civili, ha salvato una donna in procinto di suicidarsi, onorando al massimo la divisa della Benemerita.

Fascì, applicato alla caserma di Albino, in provincia di Bergamo, si trovava con la fidanzata e il padre di lei, sulla Strada Statale 42, ad altezza di San Paolo d’Argon, sempre nel Bergamasco, quando ha scorto una donna in procinto di lanciarsi da un cavalcavia. Evitando il peggio, conscio del pericolo e della gravità della situazione, il carabiniere ha attuato le precauzioni del caso, avvicinandosi piano alla donna e parlandole negli occhi, scavalcando la recinzione del cavalcavia e salvandole la vita, stringendola in un abbraccio. Il fotogramma, diffuso sulla pagina ufficiale dei carabinieri e poi preso in prestito dalle varie agenzie, è diventato subito virale.

IL RACCONTO DELL’APPROCCIO EMPATICO

Successivamente il racconto rilasciato alle varie agenzie di stampa: «Ero al di là delle barriere di protezione, ma per me la priorità era salvare la donna. Mi sono avvicinato a lei, che inizialmente vedendomi mi chiedeva di star fermo, altrimenti si sarebbe buttata. Mi sono quindi bloccato e le ho detto di essere un carabiniere e che qualsiasi problema nella vita si può risolvere parlandone. Ho cercato di instaurare un rapporto con questa donna e mentre parlavamo, ho ridotto sempre più la distanza tra noi e mi sono avvicinato pian piano».

LEGGI ANCHE: Il gesto eroico del carabiniere reggino che salva una donna dal tentato suicidio

E poi? «Ho usato il mio corpo come scudo – prosegue – e l’ho sorretta per tutto il tempo necessario. I soccorsi credo che siano arrivati dopo una decina di minuti, anche se la percezione del tempo in quei momenti è molto labile». All’arrivo dei Carabinieri e del 118, la donna non era ancora intenzionata a tornare verso la strada.

L’ABBRACCIO DEL CARABINIERE REGGINO LORENZO FASCÌ, SIMBOLO DI COMUNICAZIONE

«Parlandoci – conclude il racconto – pian piano siamo riusciti a convincerla e a piccoli passi, con me che restavo sempre dietro di lei, siamo arrivati verso il ciglio della strada. Ci siamo abbracciati, un chiaro segno di comunicazione. Quell’abbraccio è stato il gesto che più mi ha toccato». Sebbene Fascì sia stato definito a più riprese eroe, soprattutto dalla premier Meloni, sul suo profilo Facebook, lui cerca di mantenersi sul tono dell’umiltà e della modestia, asserendo che è stato più importante che la donna sia salva.

In più, ha spiegato che, durante l’addestramento, ha imparato tattiche per creare empatia con chi si trova in situazioni analoghe e sottolinea quello che è il ruolo dei suoi commilitoni, all’interno dei piccoli centri e non: «Facciamo pattuglia, ricezione denunce, siamo a stretto contatto con il cittadino, lavoriamo in sinergia con la popolazione. Il carabiniere di stazione, all’interno di un paese, penso che sia una delle figure più importanti».

L’OMAGGIO DEL SINDACO DI REGGIO CALABRIA E DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha lodato il gesto, definendo l’abbraccio «carico di umanità», aspettandolo in città per conferirgli gli onori che merita. Si associa ai ringraziamenti anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana: «Le più vive congratulazioni al carabiniere scelto Lorenzo Fascì per il gesto di straordinario coraggio e altruismo con cui ha salvato una vita, testimoniando il valore profondo del senso civico e della solidarietà.

Con lucidità, prontezza e umanità, ha dimostrato come l’impegno quotidiano delle Forze dell’ordine sia fatto di gesti determinanti. Il suo esempio è un richiamo per tutti a non voltarsi dall’altra parte di fronte a chi è in difficoltà». Un gesto per niente scontato, ma ricco di meraviglia e ammirazione, che sia di monito non solo a chi indossa una divisa, ma a tutti i cittadini, per ricordare che non esistono ruoli o gerarchie prestabilite, per diventare eroi. Basta davvero poco, affinché sia tanto.

Share

Il Quotidiano del Sud.
Parla Lorenzo Fascì, il carabiniere reggino che ha salvato una donna

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti