Non è da ‘buonisti’ chiedere carceri più umane. Ma alla destra conviene così
- Postato il 23 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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di Claudio Trevisan
Visto che l’Italia spenderà 3,4 miliardi nel 2025 per un sistema carcerario dove 70% dei detenuti vengono nuovamente condannati per nuovi reati entro 2 anni dopo il rilascio, forse sarebbe il caso di cambiare qualcosa per migliorare il ritorno sull’enorme capitale investito? Il tasso generale di recidiva in Norvegia è solo dell’18%, Portogallo 30%, Svizzera 45% e Germania 48%.
Il 3° Comma dell’Art. 27 della Costituzione stabilisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. I detenuti puniti con la privazione della loro libertà dovrebbero comunque essere trattati con dignità/rispetto e aiutati a sviluppare un senso di responsabilità verso la comunità e a non commettere altri reati. Nel 2025 ci sono circa 62,500 detenuti (con 31,000 agenti della Polizia Penitenziaria). Le nostre carceri sono sovraffollate con l’occupazione al 133% della capienza ufficiale. L’occupazione nelle carceri tedesche è all’80 % della capienza ufficiale, Svizzera 90%, Norvegia 72% e Portogallo 95,5%.
Quando i detenuti (insieme agli agenti) vivono con questo sovraffollamento, in condizioni di caldo estremo (oltre 40 gradi), senza ventilatori/frigoriferi/aria condizionata e dove rischiano la violenza, pare evidente che i trattamenti siano contrari al senso di umanità. Mi sembra che le carceri siano diventate come tante pentole a pressione, con la situazione carceraria sempre più esplosiva (vedi rivolte e suicidi).
C’è chi propone di costruire più carceri ma questo non risolverebbe il problema della recidività e servirebbero sempre più carceri. Inoltre, c’è già adesso una carenza di personale carcerario e ho il sospetto che, causa l’enorme debito pubblico e l’aumento delle spese militari, non ci siano i fondi necessari per nuove costruzioni.
C’è chi propone indulti ogni anno con il risultato che i detenuti gettati in strada senza casa/lavoro e quelli tossicodipendenti senza cure, riprendono a delinquere con ulteriori danni per la società, più lavoro per le forze d’ordine, intasamento dei tribunali e poi subito dopo rientreranno in carcere in un circolo vizioso dantesco senza fine. La categoria di detenuti che ha la più alta % di recidività sono i tossicodipendenti/alcolisti (83,5%) che sono il 40% dei detenuti (25,000 circa).
Facile dire che devono prendersi le loro responsabilità, ma a me sembra che queste persone con gravi problemi di dipendenza non abbiano molta capacità di intendere e volere, specialmente quando hanno crisi d’astinenza. Secondo me se i detenuti, tossici/alcolisti, fossero obbligati a scontare le loro pene nei centri di recupero, risolveremmo il problema delle loro cure, del sovraffollamento nelle carceri e ridurremmo la % di recidività. Naturalmente servirebbe anche trovare/addestrare le persone necessarie per gestire i centri di recupero.
A mio parere non è da “buonisti” ma di buon senso riabilitare/curare questi detenuti nei centri di recupero e non nelle carceri dove non riescono a curarli. Invece di pagare 161 euro (costo giornaliero in carcere) per mantenere a vita tossici/alcolisti recidivi, sarebbe meglio spenderli per curarli/riabilitarli. Visto che i detenuti con la più bassa % di recidività (2%) sono quelli che lavorano sarebbe logico aiutare i detenuti ad imparare un mestiere.
Perché lo Stato continua a non rispettare quanto stabilito dalla Costituzione? Perché lo Stato non adotta i sistemi carcerari molto più efficienti e più umani del nostro? Probabilmente questo è dovuto perché manca il coraggio politico per trasformare il carcere in uno strumento di reinserimento, invece di sola punizione. Mi sembra che alla Destra convenga avere carceri sovraffollate per giustificare indulti sistematici e domiciliari (specialmente per i colletti bianchi) e conviene avere il caos/violenza nelle carceri e criminalità nelle strade per poter attirare più voti e togliere la nostra libertà tramite dl Sicurezza draconiane.
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