“Non bisogna aver paura di gridare la pace per Gaza. OnDance si rinnova all’Arco della Pace con Bolero. Le istituzioni tutelino la danza”: così Roberto Bolle
- Postato il 5 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Torna l’appuntamento annuale con OnDance di Roberto Bolle, in scena all’Arco della Pace di Milano fino al 7 settembre. È l’ottava edizione della grande festa della danza ideata e diretta dalla stella della danza. Il tema di OnDance 2025, inserita nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, “è il profondo e affascinante legame tra danza e sport: due universi che condividono passione, disciplina, forza e bellezza del movimento”. Nel frattempo è anche uscito il nuovo libro edito da Rizzoli “Roberto Bolle”, che racchiude in immagini e racconti la carriera dell’artista.
“Quest’anno per l’ottava edizione di OnDance siamo all’Arco della Pace, una nuova location dopo diverse edizioni in Piazza Duomo. – racconta a FQMagazine Roberto Bolle – Abbiamo voluto cambiare per avere un set, una scenografia naturale diversa e per invadere uno spazio cittadino diverso. Uno spazio molto amato, molto conosciuto di grande passaggio. Abbiamo due spazi, quindi una grandissima pedana da una parte dell’Arco e lo spazio per il Ballo in Bianco e il Ballo in Rosso dall’altra parte. Il Ballo Rosso sarà la vera novità di questa edizione: sarà una coreografia collettiva a differenza del Ballo in Bianco, che è la lezione della mattina, come noi ci alleniamo ogni mattina alla lezione alla sbarra. Quindi il Ballo Rosso sarà il momento in cui danziamo tutti insieme su una coreografia prestabilita e sulla musica di Bolero di Ravel. È un momento per celebrare la passione appunto il rosso el ”amore che tutti noi abbiamo per la danza”.
Le istituzioni facciano di più per il nostro settore
“L’amore dei giovani per la danza? “Sicuramente ci sono molti ragazzi che si approcciano alla danza in questo momento rispetto ad alcuni anni fa. Rispetto quando io ho iniziato, quando ero alla Scuola di ballo, eravamo in pochissimi. Indubbiamente è aumentato molto il numero dei ragazzi, anche grazie alla televisione, grazie ai talent… Questo è molto positivo ed è anche uno stimolo, un incentivo in più per le istituzioni a fare di più per la danza, perché non c’è nel nostro Paese abbastanza attenzione alla danza, quindi tanti ragazzi si avvicinano ma pochi possono diventare professionisti”.
Nella mia vita c’è ancora tanta danza
“I miei prossimi appuntamenti saranno il Bolero alla Scala di Milano, poi ci sarà Caravaggio, che ballerò al Teatro Rggio di Torino, al Carlo Felice di Genova e altri appuntamenti come Londra, dove porterò il Bolle and Friends per la prima volta a novembre, a Dubai, anche lì porterò sempre a novembre una serata speciale di Bolle and Friends, quindi palcoscenici internazionali e nazionali. Insomma nella mia vita c’è tanta danza ancora per un bel po’”.
Non bisogna aver paura di gridare la pace
“Sicuramente quello che si può fare, in questo momento, è mantenere l’attenzione molto alta per Gaza, quindi attraverso i social, attraverso delle prese di posizione. Noi l ‘abbiamo fatto a Osaka durante Expo 2025, alla fine dello spettacolo, del Bolle and Friends, con le bandiere per la pace. Credo che ognuno nel suo piccolo debba dimostrare quanto sia importante questo argomento e non far mai scendere l’attenzione perché credo che sia a cuore a tutti non bisogna aver paura di dirlo, di gridarlo, di dimostrarlo”.
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