Nissan, inizia il piano di rilancio: 20.000 tagli e 7 stabilimenti sacrificati

  • Postato il 16 maggio 2025
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  • Di Virgilio.it
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La situazione del mercato dell’auto è sempre più intricata, con i numeri di vendita che appaiono sempre più distanti da quelli di inizio anni 2000 e soprattutto dal periodo pre-pandemia. Tra i marchi che sono entrati in crisi c’è anche Nissan. Il colosso giapponese ha annunciato proprio a tal proposito, attraverso un comunicato stampa, il suo nuovo piano Re:Nissan. Un progetto attraverso il quale il brand nipponico punta a ritornare al top.

Nei mesi scorsi Nissan aveva provato un approccio di fusione con Honda che poi si era consumato con un nulla di fatto. A questo punto si è trovata costretta a proseguire da sola lungo la propria strada varando un piano d’azione che ha come obiettivo finale quello di rilanciare il marchio. L’idea a monte è quella di abbassare i costi fissi per un totale di 500 miliardi di yen (circa 3 miliardi di euro) rispetto ai dati fiscali del 2024. L’obiettivo dovrà essere raggiunto entro l’anno 2026.

I sacrifici da fare

Nell’arco dei prossimi mesi Nissan proverà a ridurre i costi variabili di circa 250 miliardi di yen (circa 1,5 miliardi di euro). Per fare tutto questo naturalmente l’azienda sta dando un’accelerata per quanto concerne l’efficienza dell’ingegnerizzazione e dei costi. Per il momento verranno sospese le attività relative ai prodotti avanzati post-FY26. I tagli riguarderanno naturalmente anche gli stabilimenti di produzione, che passeranno da 17 a 10 entro l’anno fiscale 2027. Cancellato anche il progetto di costruzione dello stabilimento di batterie LFP a Kyushu.

L’organico di Nissan verrà ridotto di 20.000 dipendenti tra gli anni fiscali 2024 e 2027, inclusa la riduzione già annunciata di 9.000 unità. Il marchio nipponico ha poi fatto sapere che sta anche cercando di ottimizzare al meglio i processi di sviluppo e che vuole tagliare del 20% il costo orario medio della forza lavoro. Per quanto riguarda i componenti, invece, la loro complessità verrà ridotta del 70% e le piattaforme passeranno da 13 a 7 entro l’anno fiscale 2035.

Nuovi modelli e rapporto con i partner

Con il nuovo progetto i tempi di sviluppo per un nuovo modello verranno ridotti a 37 mesi e a 30 mesi per quelli derivati. In particolare a seguire questa strada sono già la nuova Nissan Skyline, il nuovo C-SUV globale e il nuovo SUV compatto Infiniti. L’idea è quella di porre la massima attenzione su quali che sono i mercati chiave per il brand come Stati Uniti, Giappone, Cina, Europa, Medio Oriente e Messico. In particolare in Cina verrà data precedenza allo sviluppo delle vetture elettriche a batteria. Nel comunicato c’è anche un passaggio sul Gruppo Renault. La Casa francese, infatti, ha da anni una partnership con i giapponesi, che promettono di ottimizzare anche quel tipo di accordo.

Nello specifico ha annunciato che ci sono in corso svariati progetti con i partner dell’alleanza Renault e Mitsubishi Motors. Uno di questi è già noto e si tratta della collaborazione per partorire un veicolo elettrico a batteria basato su Leaf per il mercato nordamericano. Infine un rapido passaggio anche sulla Honda. Nonostante il tentativo di fusione andato a monte, i due colossi nipponici continueranno a collaborare nel campo dell’intelligenza dei veicoli e dell’elettrificazione. Re:Nissan quindi proverà a restituire al mondo uno dei più grandi marchi automobilistici nuovamente in forma per contrastare i competitor.

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