“Ne ho avuta di paura. Mi fa sorridere (anche piangere) come il mio nome, in questi giorni, sia stato usato”: la manager Marta Donà risponde alle polemiche su Olly

La manager Marta Donà che ha portato al successo artisti come Marco Mengoni, Maneskin, Francesca Michielin e Angelina Mango, ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo 2025 con Olly al primo posto con “Balorda Nostalgia”. Il golden boy della musica italiana – e qui parlano i numeri – ha messo a segno i sold out sia per il tour nei club di maggio, che per i palazzetti del prossimo inverno che per l’evento all’Ippodromo di Milano del 4 settembre, che ha messo a segno 34mila biglietti venduti in 30 minuti. Poi la consacrazione delle classifiche e degli streaming.

Basta? No a chi punta il dito “accusandola” di chissà che manipolazioni e magheggi a favore dei suoi artisti. La realtà delle cose è che questi artisti hanno convinto pubblico e critica con le proprie canzoni e con un percorso artistico solido reso possibile anche dal team della Donà.

La manager è rimasta, volutamente, in silenzio dalla fine del Festival fino a quando ha scritto un messaggio su Instagram per raccontare come ha vissuto le polemiche e questi giorni di stress e felicità post vittoria di Sanremo del “suo” Olly.

“Ho il privilegio di fare del mio lavoro la mia vita. Mi fa sorridere (e mi ha anche fatto piangere) come il mio nome, in questi giorni, sia stato usato. – ha esordito la manager – Non ho mai pensato di poter essere al centro dell’attenzione proprio perché vivo per porre al centro gli altri, è ciò che mi dà orgoglio e soddisfazione. Costruire insieme, immaginare, crederci fortissimo, condividere sono alcune delle cose che mi muovono da sempre. Non ho mai pensato di dover avere paura di fare bene qualcosa e in questi giorni invece ne ho avuta di paura. Per fortuna è durata poco”.

E ancora: “Il bene vero che ho attorno mi ha aiutata a vivere sopra alle cose, sorvolare, appunto, planare e delicatamente poggiarmi avendo ben impresse le immagini di ciò che ho vissuto, come diapositive di una vita. Senza retorica dico grazie”.

E qui i ringraziamenti sentiti: “Grazie al mio team straordinario, una squadra con la quale chillare in spiaggia di giovedì a pranzo e urlare a squarciagola per strada la notte. Grazie a tutti quelli che sanno come sono i miei occhi quando sono felice ma soprattutto sanno come sono i miei occhi quando sono triste e non hanno mai smesso di farli sorridere. Anche con le lacrime. Grazie Francesca, Alessandro e Federico che mi avete fatto vivere una settimana immersa nell’arte e nella musica, questo è il mio privilegio ed è l’unica cosa che conta“.

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