Natale amaro: viaggiare verso la Calabria costa una fortuna
- Postato il 10 dicembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Natale amaro: viaggiare verso la Calabria costa una fortuna

Calabria, Natale a casa diventa una chimera. Rincari record su treni, bus e aerei: per molti calabresi tornare a casa a Natale è ormai un lusso. Aumenti fino al +285%. Federconsumatori: «Prezzi fuori controllo».
NON solo regali, pranzi e cenoni. Sul bilancio familiare dei calabresi a dicembre pesano, e in modo sostanzioso, anche i costi dei viaggi. Quelli sostenuti da chi rientra per trascorrere le feste in famiglia e quelli sostenuti anche da chi decide di raggiungere fuori regione i propri cari. «Uno sforzo economico davvero gravoso, una voce di spesa per un nucleo familiare, ancor più che per singoli viaggiatori, che eroderà molto di più del valore di un’intera tredicesima» lamenta Federconsumatori Calabria.
VIAGGI DI NATALE, STANGATA SUI BILANCI DEI CALABRESI
La Calabria, ricorda la federazione dei consumatori, è la regione con il reddito pro capite più basso d’Italia (17mila euro circa). I costi dei viaggi, quindi, pesano e parecchio. Tanto più che, secondo l’indagine dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, si riscontrano sulle tratte esaminate per treni aerei e bus, aumenti medi del 48% sulle tariffe ferroviarie, del 9% su quelle aeree e del 56% per quelle dei bus.
VIAGGI VERSO LA CALABRIA, GLI AUMENTI
Per i viaggi verso la Calabria, nei rilevamenti di fine novembre e le 2 settimane di festività natalizie, l’osservatorio ha registrato aumenti considerevoli. Un bus da Milano per Reggio Calabria, sotto le festività, costa il +285% rispetto al prezzo normalmente applicato. Per i treni, è la tratta Torino-Reggio Calabria quella che registra maggiori aumenti con +195% per l’andata e +81% per il ritorno. In aereo, su un Roma-Reggio Calabria si registrano aumenti dell’8% all’andata e del 25% al ritorno.
L’IDAGINE DI FEDERCONSUMATORI CALABRIA
L’indagine di Federconsumatori Calabria, come ogni anno, ha ampliato l’indagine all’offerta di viaggio di treni, aerei e bus simulando, nella prima settimana di dicembre, un viaggio di andata e ritorno programmato, con partenza il 20 dicembre 2025 e rientro dalla Calabria il 4 gennaio 2026, ma per un nucleo di 3 adulti per rendere ancora più evidente l’incidenza dei costi sui bilanci, per interi nuclei familiari.
PER NATALE PROPOSTE RIDOTTE
«Dalla mole di dati esaminati sulle diverse proposte di viaggio emerge come primo dato l’offerta limitata verso la Calabria nell’approssimarsi delle feste: Trenitalia presentava per il 20 dicembre verso la Calabria un’offerta inferiore al 45% e circa al 70% dalla Calabria (per il 4 gennaio) – spiega Federconsumatori – Nella stessa settimana e per lo stesso giorno di andata (20 dicembre), Italo segnava già il tutto esaurito. Ancor più limitata l’offerta di voli, in particolare verso Crotone, città poco servita, a costi elevati (sino a 1.524 euro andata e ritorno in treno per 3 adulti) e con tempi di viaggio preistorici (sino a 16 ore e 50 minuti di sola andata)».
AUMENTI OLTRE LA MEDIA NAZIONALE
Gli aumenti sul costo dei biglietti vanno al di là della media nazionale, per via di «dinamiche algoritmiche aggressive sul costo del viaggio Nord-Sud che Federconsumatori denuncia da anni». In meno di 15 giorni i rincari dal 16% al 77% sulla medesima proposta di viaggio si inseguono di giorno in giorno.
VIAGGIARE IN MACCHINA, LA SCELTA MENO CARA
«A fronte dei costi in treno ed aereo, è evidente che per un nucleo familiare di 3 componenti adulti, resta di maggior favore, nonostante i costi e gli aumenti su carburante e pedaggio autostradale, l’utilizzo della propria autovettura» spiega Federconsumatori. Qualche esempio: un viaggio andata e ritorno da Torino e Reggio per tre persone costerebbe 600 euro in auto, ma in bus si arriverebbe a spendere tra i 536 e 990 euro, in treno tra i 725 e i 1.500, in aereo tra i 989 e i 1.409.
IANNELLO: «COSTI INSOSTENIBILI»
«Sbandierare il progetto di Ponte sullo Stretto, peraltro bocciato più volte dalla Corte dei Conti, quando il sistema dei trasporti, da e verso la nostra regione, resta ancorato a tempi e costi sempre più insostenibili, è un bluff insopportabile – dice Mimma Iannello, presidente Federconsumatori Calabria – Non ci stancheremo di denunciare le politiche tariffarie aggressive, opache e inique applicate dai principali vettori nazionali: in termini di quantità dell’offerta, di qualità del viaggio ormai relegato a spazi angusti e servizi igienici spesso carenti, o vincoli esasperanti al costo del bagagli e con costi proibitivi che diventano un terno al lotto in prossimità delle feste natalizie quando migliaia di corregionali e turisti decidono partire per la Calabria».
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